La Polizia di Stato ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica di Matera, nei confronti di una ventenne lombarda, ritenuta responsabile del reato di truffa aggravata, commesso on-line.
Dalla ricostruzione investigativa effettuata dalla Squadra Mobile, la giovane donna avrebbe contattato telefonicamente la vittima, un uomo residente a Matera, che aveva posto in vendita, su una nota piattaforma di annunci online, un ciclomotore al prezzo di 800 euro. La donna, al telefono con il venditore, dopo averlo convinto che avrebbe ricevuto la somma pattuita direttamente sul suo conto corrente, lo traeva in inganno, convincendolo ad effettuare preliminarmente una ricarica di 1.472,38 euro su una carta prepagata a lei intestata. Il tutto si verificava in circostanze di luogo e di tempo di cui si era approfittata la donna, ostacolando la difesa della vittima, che non aveva modo di verificare l’identità dell’acquirente.
Dopo aver effettuato la ricarica, ovviamente, il denaro non veniva più restituito all’uomo, che così comprendeva di essere stato truffato. Pertanto, si rivolgeva alla Polizia di Stato, che individuava e identificava la donna, segnalandola all’Autorità giudiziaria.
Delegazione Potenza, quota del 17,8% dell’intero settore terziario nella produzione del Valore Aggiunto regionale
Il terziario è sempre più il “motore” dell’economia, dell’occupazione, della crescita locale ma le “nubi” che si addensano – calo consumi e desertificazione commerciale in medio e piccoli centri, su tutti – richiedono un maggiore protagonismo delle imprese del terziario per determinare scelte coraggiose. E’ il messaggio lanciato dall’assemblea nazionale di Confcommercio, alla quale ha partecipato una folta delegazione di Confcommercio Potenza, aperta dalla relazione del Presidente Carlo Sangalli e caratterizzata da un appassionato intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’assemblea – sottolinea il Presidente Confcommercio Potenza Angelo Lovallo, che ha guidato la delegazione – conferma la vitalità del terziario anche nella nostra regione dove il rapporto di Banca d’Italia presentato ieri attesta una quota del 17,8% dell’intero settore terziario nella produzione del Valore Aggiunto regionale, con 2 miliardi 350 milioni (più 6,6% in un anno) di cui il 50% prodotto direttamente dal commercio che da solo cresce in un anno dell’11,4%. Anche la quota del 23,4% di imprese del commercio lucane considerate da Bankitalia “ad alta crescita” è un indicatore significativo dell'impegno "oscuro" di imprese familiari e ditte individuali. Questo – aggiunge Lovallo – non significa affatto che il terziario non debba affrontare le turbolenze degli altri comparti e non risenta la congiuntura comunque negativa: nel 2023 l'economia lucana ha rallentato per effetto dell'indebolimento della domanda interna e del ciclo economico globale. Il ruolo economico e sociale del commercio, dei servizi di prossimità, sempre più, come ha denunciato il Presidente Sangalli, si scontra col preoccupante fenomeno delle chiusure delle attività nelle città, dai centri storici alle periferie. Il rischio di desertificazione commerciale - che a Potenza nell’ultimo decennio ha raggiunto il 13,7% in meno di esercizi commerciali - è alla fine una ferita per l'idea di cittadinanza. Secondo il capo dello Stato, “le luci dei negozi sono preziose anche per la sicurezza, danno vita a centri storici e quartieri periferici, sono luoghi d’incontro e di amicizia” e dunque “la perdita di 110mila attività negli ultimi anni ha effetti che si riverberano sull’intera società”. È importante, dunque, “la riflessione avviata da Confcommercio nel progetto Cities: sarebbe grave rassegnarsi al declino e bisogna evitare nei borghi lo spopolamento di persone e negozi perché la bellezza e la cultura italiane hanno bisogno di luoghi vivi, visto che danno un contributo sostanziale al ‘senso dell’Italia’”.
Produttività, occupazione, crescita è d’altra parte il “circuito” che Confcommercio ha tenuto ben presente anche nel rinnovo del contratto collettivo nazionale del terziario. Il presidente di Confcommercio ha quindi lanciato un appello a “proseguire nella riduzione del cuneo fiscale sul costo del lavoro” e a “valorizzare la sinergia tra welfare pubblico e welfare contrattuale e aziendale”, aggiungendo la necessità di “più formazione e di più lavoro, anche con la programmazione di adeguati flussi di immigrati”.
Su un piano più in generale, Sangalli ha poi evidenziato che, nonostante la produttività stagnante e le condizioni della finanza pubblica, il nostro Paese “ha recuperato, in termini economici, ciò che sembrava impossibile, cioè i nove punti di prodotto lordo persi nel solo 2020, andando persino oltre di quattro punti e mezzo rispetto ai livelli pre-pandemici”. Un risultato ottenuto “grazie al contributo di tutti” e che rappresenta una vera e propria “eccezionalità italiana”. Vi ha contribuito enormemente il turismo, che “sta registrando performance straordinarie e che quest’anno farà ancora meglio”. Parlando poi del “ruolo strategico delle infrastrutture, dei trasporti e della logistica”, il presidente confederale ha evidenziato che “il futuro è nella doppia transizione, verde e digitale. La sostenibilità o è assieme ambientale, economica e sociale o non è”.
Detto che per le micro e piccole imprese “l’accesso al credito è un problema che resta per lo più irrisolto” e che serve quindi “una riforma complessiva all’insegna dell’innovazione”, Sangalli ha concluso parlando di un “grande classico”: il fisco. E visto che il percorso della riforma “deve necessariamente fare i conti con il sentiero stretto della finanza pubblica e con la disciplina di un rinnovato Patto europeo di stabilità e crescita”, ha sollecitato un “deciso impegno europeo” per una “Global Minimum Tax” che preveda “una giusta tassazione delle grandi multinazionali e delle grandi piattaforme digitali globali”.
L’Assemblea Generale di Confcommercio si è chiusa con l’intervento del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha definito il terziario di mercato “punta avanzata della performance economica del nostro Paese”. Una performance tale che “anche nel 2024 cresceremo di almeno l’1%, cresciamo più degli altri Paesi a partire dalla pandemia e cresce soprattutto l’occupazione, con il tasso di inflazione più basso della Ue. L’Italia sta diventando un modello economico e sociale”.
La consigliera regionale di Parità Pipponzi ha invitato i sindaci eletti nella tornata elettorale dell’8 e 9 giugno a rispettare le quote di genere per una corretta composizione delle giunte.
“La mancata rappresentanza di genere – ha affermato la Consigliera di parità – lede il principio della democrazia paritaria, privando l’attività amministrativa di una diversa prospettiva e di una visione che solo l’armonica compresenza di uomini e donne può conferire per costruire una società più giusta ed equalitaria”.
Entrando nel dettaglio, le norme stabiliscono che i sindaci dei Comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti devono garantire la rappresentanza di genere nelle giunte, obbligo che vale, chiarisce la Consigliera, anche per gli organi collegiali del Comune e per gli Enti e organismi da esso dipendente.
“Poiché non è specificata la quota di genere che deve essere assicurata, ne consegue – ha aggiunto Pipponzi - che in queste amministrazioni le regole che prevedono la presenza del sesso meno rappresentato in misura non inferiore al 40 per cento dei componenti dell’organo collegiali non sono vincolanti. Se il sindaco ritiene di derogare al principio della pari rappresentatività è tenuto però a motivare congruamente la sua scelta. E se lo Statuto comunale lo prevede è possibile attingere a un assessore esterno a seguito di un interpello rivolto al genere meno rappresentato, come stabilito dalla sentenza n. 237/2018 del Tar Basilicata che ha annullato la delibera sindacale di un Comune lucano con meno di 3.000 abitanti”.
Nei Comuni con oltre 3.000 abitanti, invece, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento con arrotondamento aritmetico. “Ovviamente anche per queste amministrazioni comunali – ha concluso la Consigliera di parità - vale la regola della necessità di documentare l’istruttoria messa in campo per garantire la rappresentanza di genere. Rivolgo, infine, gli auguri di buon lavoro ai sindaci, ai consiglieri e soprattutto alle consigliere comunali elette, auspicando che tutti e tutte mettano in atto, prima di tutto, la necessaria sensibilità paritaria, fondamentale per garantire ai cittadini la piena partecipazione alla vita pubblica”.
I calanchi della città jonica insigniti di un prestigioso riconoscimento grazie al quale presto faranno parte dell’elenco dei geositi più importanti al mondo
L’Unione Internazionale di Scienze Geologiche inserirà nel 2025 i calanchi di Montalbano Jonico e il suo territorio nell’elenco dei geositi più importanti al mondo. Un risultato reso possibile grazie al riconoscimento della sezione ideale che affiora nei calanchi quale standard ausiliario della sezione tipo del Pleistocene inferiore medio di circa 773mila anni fa.
E’ quanto emerso nella sala presidenziale della Provincia di Matera che ha ospitato la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione di “Vivi Montalbano”, l’iniziativa delle guide escursionistiche Aigae della città jonica in programma domenica 16 giugno, a partire dalle ore 9.00, che darà la possibilità ai partecipanti di fare escursioni, visite guidate e altri eventi per vivere il territorio, tra natura, storia, arte, musica e specialità enogastronomiche.
A fare gli onori di casa il Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, che ha ricordato come “l’obiettivo dell’iniziativa sia di creare occupazione nel settore del turismo e del suo indotto, oltre che fare rete con le comunità circostanti e far conoscere il nostro territorio. Il prestigioso riconoscimento che il nostro sito ha avuto, unito all’inserimento nell’elenco dei siti dell’Iugs, fanno dei calanchi di Montalbano Jonico un patrimonio di grande prestigio e da valorizzare. Questa, però, è solo l’iniziativa principe: ce ne saranno molte altre e voglio ringraziare le guide escursionistiche Aigae per l’importante lavoro che svolgono quotidianamente nel valorizzare il territorio”.
Con Marrese nella sala presidenziale erano presenti il prof. Salvatore Gallicchio, dell’Università di Bari, Porzia Lombardi, guida escursionistica Aigae, e Francesca Giannitelli, della coop l’Arcobaleno.
Gallicchio ha reso noto che per il sito di Montalbano Jonico “è ufficiale un risultato scientifico molto importante per i calanchi della nostra città. La sezione ideale che affiora nei calanchi di Montalbano Jonico è stata nominata dalla commissione internazionale di stratigrafia del quaternario come standard ausiliario della sezione tipo del Pleistocene inferiore medio di circa 773mila anni fa. In pratica siamo una sezione equivalente al cosiddetto chiodo d’oro che si trova nell’area Mediterranea dove esso è ubicato. Il riconoscimento avrà ripercussioni importanti per il territorio di Montalbano Jonico che a breve entrerà a far parte di una rete Unesco che comprende siti geologici di interesse internazionale ritenuti patrimonio dell’umanità”.
Lombardi ha ricordato che l’obiettivo è “conclamare Montalbano Jonico quale parte integrante del brand Metapontino e mettere in mostra le bellezze del nostro territorio, dalla riserva regionale dei calanchi al centro storico, passando per la cultura, la musica e l’enogastronomia”.
Giannitelli ha infine ricordato che “la coop L’Arcobaleno è ormai attiva da 25 anni nei servizi socio-educativi, nell’accoglienza residenziale, nel sostegno a favore di persone con disabilità e nell’accoglienza di donne vittime di violenza, ma in questo caso intende valorizzare il territorio e lo fa collaborando con le associazioni locali anche con iniziative annuali”.
Questo il programma della giornata:
ore 9.30, raduno al belvedere Vassallo;
ore 9.45 escursione nella riserva dei calanchi, guidata dai prof Gallicchio, Girone e Maiorano dell'Università di Bari e dalle guide Aigae di Montalbano Jonico
ore 12.30 fine escursione
ore 13.00 i ristoranti vi faranno gustare le loro tipicità (pranzo a carico del partecipante)
ore 16.00 raduno in corso Carlo Alberto nei pressi dell'arco dell'orologio per la visita guidata nel centro storico di Montalbano Jonico.
Per info e prenotazioni: 333 271755
Il rapporto della Banca d’Italia sull’economia regionale evidenzia le debolezze del comparto agricolo lucano perché non può certamente essere motivo soddisfacente la crescita, in base ai dati Istat sulle coltivazioni, nel 2023, di quasi tutte le principali produzioni agricole regionali rispetto al 2022. In particolare, le variazioni più rilevanti segnalate da Banca d’Italia hanno riguardato le coltivazioni di ortive e quelle di frutta; la produzione di olive da tavola e da olio è invece rimasta stabile. Ad affermarlo è Giovambattista Lorusso, presidente Cia-Agricoltori Potenza per il quale l’indicatore più allarmante è il calo del 5,2% in un anno del Valore Aggiunto prodotto dall’agricoltura e stimato in 749 milioni di euro. Sono in particolare le numerose calamità naturali a partire dalla peronospora che ha prodotto danni soprattutto negli areali dell' aglianico e la foraggicoltura per il comparto zootecnia con evidenti fenomeni speculativi per approvvigionamenti e i continui-crescenti costi aziendali, primi fra tutti quelli energetici – aggiunge Lorusso – che hanno pesato e pesano sulle aziende agricole che hanno comunque confermato i 4.600 occupati stabili. Resta sempre aperta la criticità credito: alla fine del 2023 i prestiti bancari erogati al settore produttivo hanno registrato una contrazione dell’1,9 per cento su base annua, riflettendo soprattutto la riduzione del credito relativo alle relazioni banca-impresa già in essere a inizio anno. L’andamento ha risentito della debole domanda di finanziamenti e della maggiore rigidità dei criteri di offerta. I prestiti sono risultati sostanzialmente stabili per le imprese medio-grandi, mentre hanno registrato un calo marcato per quelle più piccole (-7,4 per cento). Incoraggiante – commenta Lorusso – è l’incremento dell’export delle nostre produzioni agricole di qualità (più 4%) per un ammontare di 55 milioni di euro a conferma del potenziale per arrivare a nuovi mercati. La criticità della situazione impone tempi rapidi nella ricostituzione della Giunta Regionale con l’assessore alle Politiche Agricole. Il Piano Agricolo Alimentare 2024-2027 per la Basilicata che la Cia-Agricoltori Basilicata ha presentato nell’assemblea regionale di aprile – continua Lorusso - contiene un’ analisi del fabbisogno e contestualmente indica le specifiche azioni programmatiche progettuali per affrontare le emergenze insieme a quelle di medio e lungo periodo. Indicazioni e proposte della Cia diventano la “bussola” delle politiche di programmazione nel comparto agricolo individuando specifiche azioni sulle fonti finanziarie a sostegno del Piano Agricolo. Per concretizzare la proposta di piano agricolo regionale è necessario un cambio di rotta immediato da parte della Regione Basilicata per rispondere alle richieste congiunturali del settore per delineare in prospettiva un futuro che consenta di migliorare la capacità produttiva, redditi dignitosi, sviluppo delle aree rurali, sostenibilità economica, ambientale e sociale. Per realizzare tutto ciò è necessario far convergere una serie di fattori oltre che appropriate risorse che mettono al centro delle politiche di sviluppo il settore agricolo”.
“Desidero congratularmi con le donne e gli uomini che sono stati eletti o riconfermati alla carica di sindaco alle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno. Il loro impegno di rappresentanza delle comunità amministrate sarà decisivo per la crescita della comunità regionale, i sindaci sono il principale punto di riferimento istituzionale, quello più vicino ai cittadini e ai loro problemi. Spero di poterli incontrare al più presto per rinsaldare l’impegno comune delle istituzioni del territorio per uno sviluppo sostenibile della nostra regione, nell’interesse esclusivo dei cittadini e dei giovani. La Regione sarà al vostro fianco”. Così il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi ha inteso salutare i sindaci eletti nei Comuni della Basilicata alle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno.
Si chiama “Una carezza al ginkgo biloba” l’evento artistico promosso dall’associazione Ce.C.A.M e dall’artista Mariella Màs che si svolgerà a Marconia di Pisticci sabato 15 giugno 2024 nella Sala Consiliare del Comune (in via Genova) e che coinvolge ben 18 espositori tra pittori e scultori. La kermesse che mette insieme arte e benessere psicofisico ha lo scopo di far conoscere e approfondire argomenti attinenti l’albero millenario il cui nome è Ginkgo Biloba. Il suo significato e simbolismo è stato oggetto di ispirazioni artistiche, poetiche e religiose per gli artisti che, nell’occasione, esporranno le loro opere. Ad aprire l’evento moderato da Pinuccia Sassone sarà il sindaco di Pisticci, Domenico Albano, insieme al presidente del Ce.C.A.M, Giovanni Di Lena e all’Assessore comunale alla Cultura, Antonio Maria De Sensi.
Seguiranno gli interventi “Testa o cuore? Il Ginkgo Biloba, la resilienza e la coincidenza degli opposti” di Antonia Maria Marchitelli; “Il sacro Ginkyo, l’albero della vita” di Tommaso La Malfa; “Proprietà nutrizionale” di Sandra Viggiani; “L’Arteterapia e il benessere psicologico” di Anita Caroselli; “L’Arte in cammino”di Margherita Lo Tito.
Alle ore 20 è prevista l’inaugurazione della mostra che avrà luogo nella sala consiliare. Dal giorno successivo la mostra si sposta nella sede dell’associazione Ce.C.A.M in largo Ester Scardaccione dove rimarrà aperta fino al 22 giugno prossimo. Gli artisti coinvolti sono Anna Maria Pagliei, Felterino Onorati, Antonia Stigliano, Domenica Del Monte, Ivanna Melfi, Lidia De Nittis, Lino Barbalinardo, Maria Anna Pepe, Maria Cristina Fior Tabacco, Maria Lauria, Maria Teresa Di Marsico, Mariella Màs, Michele Lo Tito, Mimma Lopatriello, Piera Glinni, Rocco Scattino, Rosa Maria Cudemo, Rosa Stella Pastore.
Ad Acerenza (Palazzo Glinni) è in fase di allestimento la Mostra-Museo “Dimensione Europea di Vlad Tepes (Dracula)” che sarà inaugurata sabato 15 prossimo alla presenza di rappresentanti del Governo Romeno (Dipartimento per i Romeni all’Estero), dell’Ambasciata di Romania in Italia, di studiosi e ricercatori.
L’avv. Carlo Francesco Glinni e Giovanni Baldantoni (Palazzo Italia Bucarest-Associazione Lucani nei Balcani) presentano il progetto culturale “Sulle orme di Dracula in Europa” che è stato presentato e condiviso al Ministero Cultura della Romania e in incontri a Napoli e ad Acerenza con studiosi ed amministratori locali e sarà attuato in collaborazione con l’ Associazione culturale Mihai Viteazu Prahova , presieduta da Mircea Cosma, e l'Associazione Rumeni in Italia - Basilicata. In Basilicata sono presenti oltre 7.200 romeni di cui 3.900 in provincia di Potenza (32,9% dei residenti di tutti i Paesi esteri). Di qui la prevista istituzione ad Acerenza del Consolato Onorario di Romania che sarà affidata al dr. Glinni. “L’impegnativa operazione culturale – dice Glinni – si basa su una lunga ricerca di fonti storiche avviata da mio fratello Gianni, sul contributo di Mircea Cosma e di altri studiosi romeni ed italiani, sulla preziosa biblioteca di famiglia e avrà il riconoscimento ufficiale da parte del Dipartimento per i Rumeni all’Estero con l’inaugurazione del busto in bronzo del Conte Vlad Tepes (Dracula)”. Vlad III è venerato come eroe popolare in Romania, così come in altre parti d'Europa, per aver protetto la popolazione dall’invasione dei Turchi. Un’effigie è installata a due passi dalla cattedrale di Acerenza dove si trova il blasone del drago alato, simbolo del celebre Vlad III Basarad o Balsarad- detto Dracula, che deriva il nome proprio da Draco (drago nello stemma), divenuto celebre nel corso del 1800 a seguito del romanzo di fantasia dello scrittore irlandese Stoker. Le ricerche storiche sono concentrate sulla cripta della Cattedrale di Acerenza dove si ritroverebbe la salma di Maria Balsa , coniuge del Conte Ferrillo, la figlia di Vlad III. Per Baldantoni,”acheruntino doc” – che da anni lavora al Progetto da Palazzo Italia Bucarest con autorità romene – “si tratta della prima tappa far diventare Acerenza un attrattore storico-culturale. Acerenza ha tutte le carte in regola, attraverso il Progetto italo-romeno, pubblico-privato, per essere un luogo da visitare”. Un Progetto che prevede insieme alla promozione turistica in Romania e nei Paesi Balcanici l’intensificazione di scambi culturali ed economici in attuazione del protocollo di gemellaggio, firmato ad Acerenza il 30 aprile scorso tra il sindaco Scattone e i colleghi della Romania (Associazione Comuni Prahva, 92 comuni). Sabato 15 prossimo con l’inaugurazione della Mostra-Museo, nel Palazzo Glinni restaurato nel primo piano saranno presentati i documenti storici sul conte Dracula – tra i quali l’antico manoscritto “Albero della famiglia Dragona” (1666)- e le documentazioni della leggenda, sarà allestita una sala multimediale. Per rafforzare l’ attrattore storico-culturale sorgerà una specifica biblioteca (famiglia Glinni) che sarà aperta a studiosi ed appassionati.
Il primo giorno di scuola per gli studenti della Basilicata sarà il 16 settembre 2024 e la data di termine è fissata al 10 giugno 2025 per la scuola primaria e secondaria e al 30 giugno 2025 per la scuola dell’infanzia.
Lo prevede il calendario scolastico per l’anno 2024/2025 approvato dalla Giunta regionale.
Sulla base di comprovate esigenze, le singole istituzioni scolastiche autonome, potranno anticipare per un massimo di tre giorni la data di inizio delle attività didattiche.
Il calendario – si legge nella delibera presentata in Giunta dall’assessore Michele Casino - accoglie la richiesta di Confindustria Basilicata di dare inizio alle attività scolastiche non prima del 16 settembre per allineare la capacità turistica della regione a quella della maggioranza delle regioni contermini che hanno fissato l’inizio delle lezioni scolastiche successivamente al 12 settembre.
Tale scelta consente quindi di prolungare la stagione turistica di alcuni giorni, con indubbi vantaggi sul conto economico degli operatori, specie del segmento ricettivo e balneare e permette a molti la possibilità di andare in vacanza in un periodo di bassa stagione, a condizioni di prezzo più vantaggiose.
Il calendario prevede complessivamente 204 giorni utili di lezione per la scuola primaria e secondaria e 221 giorni per la scuola dell’infanzia, dei quali non meno di 200 giorni vincolati a lezione.
Tra le previsioni del provvedimento di Giunta, quella di limitare il più possibile i rientri di una sola giornata, in presenza di sospensioni e festività ravvicinate obbligatorie tra settembre 2024 e giugno 2025, in considerazione delle inevitabili ricadute che tali scelte hanno rispetto alle necessità di conciliazione dei tempi tra famiglia e lavoro e alle esigenze dei soggetti gestori di servizi e delle imprese del territorio.
Entro il 15 luglio prossimo le istituzioni scolastiche sono tenute a comunicare il proprio calendario alle famiglie, agli Enti Locali e alla Direzione Scolastica regionale.
Non sarà certamente l’incremento, da prefisso telefonico, dell’economia regionale (più 0,5%) registrato nel 2023 dalla Banca d’Italia nel rapporto annuale presentato oggi ad introdurre elementi di rassicurazione. A sostenerlo è il segretario regionale della Uil Vicenzo Tortorelli sottolineando che sono due gli elementi di maggiore preoccupazione: l'attività nel comparto automobilistico (Stellantis), seppur lievemente aumentata rispetto al 2022, è rimasta su livelli contenuti nel confronto storico; il settore idrocarburi ha registrato un calo della produzione e delle quotazioni degli idrocarburi. Soprattutto il calo nell’estrazione di petrolio – aggiunge – è destinato a pesare in termini di royalties riconosciute ancora di più a seguito dell’operazione di anticipazione decisa dalla Giunta Regionale per ripianare i debiti nella sanità. Anche nei settori costruzioni e del terziario l’andamento non è stato positivo. I punti di debolezza indicati da Bankitalia confermano l’andamento monitorato dall’Ufficio Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della Uil, questa volta aggiornato al primo quadrimestre 2024: sono state 2,7 milioni le ore di ammortizzatori sociali concesse in Basilicata, di cui la quasi totalità nell’industria (2,2 milioni), a seguire il commercio (344 mila ore) e l’edilizia (97mila). Tra le due province Matera registra un incremento dell’85% delle ore di cig rispetto al primo quadrimestre dell’anno mentre Potenza un decremento netto di meno 83%. E’ sempre la cig straordinaria la più utilizzata (quasi 2 milioni di ore) seguita dall’ordinaria (700 mila) . Quanto al mercato del lavoro il rapporto di Bankitalia - con la prevalenza per profili a bassa qualificazione, redditi bassi e con il ricorso a contratti a tempo determinato - rafforza la nostra valutazione: nei prossimi anni, la partecipazione al mercato del lavoro potrebbe risentire fortemente del calo molto accentuato della popolazione e dell'innalzamento dell'età media. Rinnoviamo pertanto l’invito al Presidente Bardi a ricostituire quanto più rapidamente la Giunta Regionale per avere interlocutori istituzionali con i quali affrontare tutte le problematiche sociali ed occupazionali per mettere in salvo la Basilicata, a partire dagli occupati a rischio di perdere il lavoro. Infine – dice Tortorelli - se come riferisce Bankitalia le risorse assegnate nell'ambito del PNRR ai soggetti attuatori pubblici per interventi in Basilicata sono quasi il doppio della media nazionale a livello pro capite è indispensabile monitorare la spesa effettuata e le ricadute per l’occupazione e lo sviluppo economico sinora fortemente deludenti.
Rapporto Banca Italia: Tortorelli (Uil), restano tutte le preoccupazioni per lavoro ed economia
Non sarà certamente l’incremento, da prefisso telefonico, dell’economia regionale (più 0,5%) registrato nel 2023 dalla Banca d’Italia nel rapporto annuale presentato oggi ad introdurre elementi di rassicurazione. A sostenerlo è il segretario regionale della Uil Vicenzo Tortorelli sottolineando che sono due gli elementi di maggiore preoccupazione: l'attività nel comparto automobilistico (Stellantis), seppur lievemente aumentata rispetto al 2022, è rimasta su livelli contenuti nel confronto storico; il settore idrocarburi ha registrato un calo della produzione e delle quotazioni degli idrocarburi. Soprattutto il calo nell’estrazione di petrolio – aggiunge – è destinato a pesare in termini di royalties riconosciute ancora di più a seguito dell’operazione di anticipazione decisa dalla Giunta Regionale per ripianare i debiti nella sanità. Anche nei settori costruzioni e del terziario l’andamento non è stato positivo. I punti di debolezza indicati da Bankitalia confermano l’andamento monitorato dall’Ufficio Servizio Lavoro, Coesione e Territorio, questa volta aggiornato al primo quadrimestre 2024: sono state 2,7 milioni le ore di ammortizzatori sociali concesse in Basilicata, di cui la quasi totalità nell’industria (2,2 milioni), a seguire il commercio (344 mila ore) e l’edilizia (97mila). Tra le due province Matera registra un incremento dell’85% delle ore di cig rispetto al primo quadrimestre dell’anno mentre Potenza un decremento netto di meno 83%. E’ sempre la cig straordinaria la più utilizzata (quasi 2 milioni di ore) seguita dall’ordinaria (700 mila) . Quanto al mercato del lavoro il rapporto di Bankitalia con la prevalenza per profili a bassa qualificazione, redditi bassi e con il ricorso a contratti a tempo determinato, rafforza la nostra valutazione: nei prossimi anni, la partecipazione al mercato del lavoro potrebbe risentire fortemente del calo molto accentuato della popolazione e dell'innalzamento dell'età media. Rinnoviamo pertanto l’invito al Presidente Bardi a ricostituire quanto più rapidamente la Giunta Regionale per avere interlocutori istituzionali con i quali affrontare tutte le problematiche sociali ed occupazionali per mettere in salvo la Basilicata, a partire dagli occupati a rischio di perdere il lavoro. Infine – dice Tortorelli - se come riferisce Bankitalia le risorse assegnate nell'ambito del PNRR ai soggetti attuatori pubblici per interventi in Basilicata sono quasi il doppio della media nazionale a livello pro capite è indispensabile monitorare la spesa effettuata e le ricadute per l’occupazione e lo sviluppo economico.