Giorno di saluti alla caserma “Bergia”. Oggi, giovedì 20 giugno, il Generale di Corpo d'Armata Antonio de Vita, Comandante del Comando Interregionale Carabinieri “Ogaden” di Napoli, ha salutato il personale della Legione Carabinieri “Puglia” perchè a breve lascerà il servizio attivo. L'alto ufficiale, ricevuto dal Comandante della Legione, il Generale Ubaldo Del Monaco, ha ricevuto gli onori militari dalla guardia schierata in “Grande Uniforme Storica”.
Il Generale de Vita ha incontrato tutti i Comandanti Provinciali, una rappresentanza dei Carabinieri delle Organizzazioni Territoriale e Speciale, delle Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari nonché del personale in congedo dell'Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali. Dopo 42 anni di dedizione e sacrificio al servizio dell'Arma, l'appuntamento ha rappresentato l’occasione per i militari della Puglia di ringraziare il Generale de Vita per la costante azione di guida e sostegno svolta nel quadro di una leadership unanimemente apprezzata e riconosciutagli.
Tra i numerosi incarichi svolti, il Generale de Vita nel 2006 è stato Comandante Provinciale di Torino, nel 2014 Comandante Provinciale di Napoli, nel 2016 Comandante Provinciale di Roma, nel 2018 Comandante della Legione Lombardia e nel 2021 Comandante della Legione Lazio. Al Comando Generale dell’Arma è stato anche Capo del I Reparto nonché Sottocapo di Stato Maggiore in Sede Vacante. Conclude ora il suo percorso come Comandante Interregionale “Ogaden” con il grado di Generale di Corpo d’Armata.
Nel salutare i Carabinieri presenti, ad alcuni dei quali ha consegnato le Medaglie Mauriziane (prestigioso riconoscimento riservato a chi, nel corso della propria carriera, ha raggiunto i 50 anni di servizio e di comando), il Generale de Vita ha rivolto il suo commosso saluto di commiato, esprimendo il sentito compiacimento per l’impegno e la dedizione profusi nell’espletamento dei compiti d’istituto in un territorio particolarmente impegnativo e difficile, sottolineando il valore dei risultati raggiunti sia nell’attività di prevenzione che in quella di contrasto alla criminalità comune e organizzata.
Esposito: “Saremo in prima linea per la raccolta firme per chiedere il referendum sull’abrogazione della legge Calderoli”
“L’approvazione in via definitiva dell’autonomia differenziata alla Camera, in combinato disposto con il premierato, è una ferita profonda per la democrazia. In questo modo si ledono i diritti delle cittadine e dei cittadini, si compromette l’unità del Paese, si attacca la Costituzione nata dalla Resistenza antifascista”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito, all’assemblea generale della Camera del Lavoro Cgil provinciale che si è svolta oggi a Potenza. Il direttivo ha espresso “forte preoccupazione” per la legge Calderoli e ha rinnovato all’unanimità “l’impegno a proseguire ogni azione di lotta necessaria in difesa dei diritti di tutti i cittadini e di tutte le cittadine, del nord e del sud del Paese, perché un arretramento delle regioni del Mezzogiorno comporterà un rallentamento dell’Italia intera, che non sarà in grado di affrontare le difficili sfide che si prospettano a livello europeo e globale, in un contesto delicato quale quello attuale afflitto dalle guerre.
La Cgil di Potenza – ha annunciato Esposito – risponde pertanto fin da subito alla mobilitazione rilanciata da La Via Maestra, di cui il sindacato è promotore e che ha portato centinaia di migliaia di persone in piazza il 7 ottobre del 2023 a Roma e lo scorso 25 maggio a Napoli e che riunisce oltre cento organizzazioni contro la legge approvata, aderendo al comitato promotore per la raccolta di firme che auspichiamo porti al referendum per l’abrogazione della legge Calderoli.
L’autonomia differenziata – ha ribadito Esposito - non colpisce solo il Mezzogiorno, ma l’intero Paese. Con questa legge appena approvata sono a rischio il diritto alla sanità pubblica, all’istruzione, alla salvaguardia dell’ambiente, alla sicurezza sul lavoro, alla possibilità stessa di promuovere nuove politiche industriali e di sviluppo capaci di creare lavoro stabile e di qualità.
Al Paese non serve l’autonomia differenziata, che ridurrà ancora di più i diritti di tutte e di tutti, ma servono investimenti per la sanità pubblica, per far crescere i salari, per l’istruzione, il welfare, le pensioni, l’ambiente, il lavoro. Anziché dare attuazione alla Costituzione, quella legge ne viola i principi fondamentali: quelli dell’unità del Paese, della solidarietà, del superamento delle disuguaglianze. Per questo – ha concluso il segretario - chiediamo alle forze sociali, sindacali e politiche della Basilicata di dare vita a una grande e diffusa mobilitazione per contrastare l’autonomia differenziata, promuovere il referendum abrogativo della legge e avviare da subito la raccolta delle firme”.
Entusiasmo dei giovani atleti che hanno visto da vicino le Volanti, la Sala Operativa e le apparecchiature usate dalla Polizia Scientifica
Anche quest’anno sono arrivati a Matera i ragazzi del torneo internazionale “Minibasket in Piazza”. Organizzato dall’Associazione Polisportiva Dilettantistica Pielle Matera, al torneo aderiscono 48 squadre, composte di bambini e bambine di età tra i dieci e gli undici anni, provenienti dall’Italia e da varie parti del mondo.
Questa mattina, 60 giovani cestisti che partecipano alla manifestazione sono stati in Questura per conoscere da vicino la Polizia di Stato di Matera. I ragazzi di Padova e delle città di Bengasi (Libia), Toronto (Canada) e Belgrado (Serbia) sono stati accolti da Maura e Roberto, due poliziotti che operano sulle Volanti, che hanno spiegato loro che il poliziotto è una persona di cui fidarsi, amica di tutti i cittadini che rispettano le regole e sempre pronta a intervenire per soccorrere chi ha bisogno e garantire la sicurezza.
I giovani atleti hanno dapprima osservato da vicino le volanti, montando e curiosando anche al loro interno e restando attratti dagli strumenti di cui sono dotate, come i lampeggianti e le ricetrasmittenti.
Hanno poi visitato due uffici molto importanti della struttura, uno per garantire la sicurezza sul territorio, l’altro per individuare i responsabili dei delitti: il Centro Operativo Telecomunicazioni, che riceve le telefonate dei cittadini dirette al 113 e coordina gli interventi delle Volanti sul territorio e il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, con la sua strumentazione tecnologica all’avanguardia per compiere rilievi e analisi su ambienti e reperti rinvenuti sul luogo del crimine.
I ragazzi hanno risposto con entusiasmo, ponendo alcune domande agli operatori, dimostrandosi emozionati nell’osservare da vicino le auto di servizio e incuriositi dalle numerose strumentazioni tecniche presenti nel Centro Operativo e presso la Polizia Scientifica.
I piccoli visitatori prima di andare via hanno ricevuto alcuni gadget della Polizia di Stato come ricordo per la giornata trascorsa in Questura.
Con gli occhi ancora emozionati dai momenti davvero speciali vissuti in compagnia dei poliziotti, i ragazzi hanno lasciato la Questura, pronti ad affrontare la prossima sfida di minibasket.
Da parte di tutta la Polizia di Stato di Matera, un grosso in bocca al lupo ai giovani atleti, con l’augurio che questa settimana di sport possa contribuire alla diffusione dei valori di legalità, amicizia e condivisione.
20 giugno 2024 - Si è svolta oggi presso l'Accademia Nazionale dei Lincei a Roma, la cerimonia di assegnazione dei Premi 'Antonio Feltrinelli’ 2024, uno dei più prestigiosi premi italiani destinato a premiare ‘il lavoro, lo studio, l’intelligenza’. Con la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, la Dott.ssa Antonella Tramutola, Neurobiologa presso l'Università Sapienza di Roma, si è aggiudicata il premio ‘Antonio Feltrinelli Giovani’ riservato a cittadini italiani per le scienze biologiche.La ricercatrice potentina, classe 1984, non è nuova ai riconoscimenti. Già nel 2017 le era stato assegnato un prestigioso assegno di ricerca dalla Fondazione Umberto Veronesi e, sempre nello stesso anno, le venne conferita la 'Medaglia SIB 2017’ dalla Società Italiana di Biochimica.
La ricerca della Dott.ssa Tramutola si sviluppa sullo studio delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e la sindrome di Down. Il suo lavoro si concentra sullo stress ossidativo e sui problemi legati alla degradazione proteica, esaminando come questi contribuiscano alla demenza simil-Alzheimer sia nella popolazione generale che nelle persone affette da sindrome di Down.Un premio insignito per la sua 'eccellente attività di ricerca’ che da oltre 10 anni porta avanti con intensa passione, tanto da aver contribuito alla ricerca con oltre 53 pubblicazioni scientifiche. Non mancano le attività congressuali dove viene richiesta la sua presenza, ma si è resa anche promotrice dell’ultimo convegno internazionale sulla sindrome di Down tenutosi a Roma dal 5 all’8 giugno 2024.Questo premio rappresenta un traguardo significativo nella carriera della Dott.ssa Tramutola e un incoraggiamento per tutti i giovani ricercatori italiani a perseverare nel loro lavoro scientifico.
E’ vietato il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12:30 alle ore 16:00 con efficacia immediata e fino al 31 agosto 2024, sull’intero territorio regionale nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo, limitatamente ai soli giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ riferita a: “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa” ore 12:00, segnali un livello di rischio “ALTO”.
È quanto stabilisce l’Ordinanza n. 1 del 18 giugno 2024 emanata dal presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
“Adottata in maniera tempestiva - afferma il presidente Bardi – l’ordinanza mira a tutelare e salvaguardare la salute di migliaia di lavoratori impegnati in Basilicata, durante la stagione estiva, in una intensa attività di raccolta e movimentazione di frutta, ortaggi e prodotti tipici stagionali, senza possibilità per i lavoratori di ripararsi dal sole e dalla calura nei momenti della giornata caratterizzati da un notevole innalzamento della temperatura che vede la Basilicata travolta da una eccezionale ondata di caldo con punte record di oltre 40°”.
Worklimate 2.0 è una piattaforma previsionale per ridurre gli impatti dell'esposizione alle elevate temperature sulla salute e produttività dei lavoratori, coordinata dal Consiglio nazionale delle ricerche attraverso l’Istituto per la bioeconomia (Cnr-Ibe) e Inail.
Il provvedimento sarà pubblicato sul prossimo numero del Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata e trasmesso, per gli adempimenti di legge, ai Prefetti e a tutti Sindaci dei Comuni del territorio regionale.
IL GENERALE DI CORPO D’ARMATA ANTONIO DE VITA, COMANDANTE INTERREGIONALE “OGADEN” CON SEDE A NAPOLI E COMPETENZA SULLE REGIONI BASILICATA, CAMPANIA, PUGLIA, ABRUZZO E MOLISE, HA VISITATO IL COMANDO LEGIONE CARABINIERI “BASILICATA” PRESSO LA CASERMA LUCANIA DI POTENZA.
L’ALTO UFFICIALE, ORIGINARIO DI PALERMO, TRA I VARI INCARICHI RIVESTITI DURANTE LA SUA PRESTIGIOSA CARRIERA, HA COMANDATO I COMANDI PROVINCIALI DI TORINO, NAPOLI E ROMA, LE LEGIONI CARABINIERI “LOMBARDIA” E “LAZIO”, È STATO CAPO DEL PRIMO REPARTO DEL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI CHE SI OCCUPA DELL’IMPIEGO DI TUTTO IL PERSONALE DELL’ARMA NONCHÈ SOTTOCAPO DI STATO MAGGIORE DEL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI.
IL GENERALE DE VITA È STATO ACCOLTO DAL GENERALE DI BRIGATA GIANCARLO SCAFURI, COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “BASILICATA”, DAL VICE COMANDANTE DELLA LEGIONE COLONNELLO ANGELO PRIMALDO GIURGOLA, DAL COL. MARIA GABRIELLA MARTINO, COMANDANTE DELLA REGIONE CARABINIERI FORESTALE “BASILICATA”, DAI COMANDANTI PROVINCIALI DI POTENZA E MATERA, DA MILITARI DEL COMANDO LEGIONE, DALLA RAPPRESENTANZA SINDACALE MILITARE, DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI E DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI FORESTALE.
DURANTE LA CERIMONIA IL COMANDANTE INTERREGIONALE HA ESPRESSO IL SUO PIÙ VIVO COMPIACIMENTO PER LA SIGNIFICATIVA E PROFICUA ATTIVITA’ SVOLTA DAI CARABINIERI IN OGNI COMUNE LUCANO, IMPRESCINDIBILE PRESIDIO DI LEGALITÀ ED AUTENTICA ESPRESSIONE DI PROSSIMITÀ DELLE ISTITUZIONI AL CITTADINO.
Prosegue l’opera di intensificazione dei servizi d’istituto messa in atto dal Comando Provinciale di Potenza anche nei contesti più periferici del territorio di competenza.
Nel fine settimana appena trascorso, i Carabinieri della Compagnia di Senise hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in genere e, nello specifico, delle violazioni in materia di circolazione stradale e stupefacenti.
In tale contesto è stata rafforzata la presenza e vigilanza sulle arterie stradali a lunga percorrenza come le SS653 e nei luoghi di aggregazione di giovani al fine di garantire il rispetto della legalità. Circa un centinaio di controlli tra veicoli e passeggeri con un ristretto numero di contestazioni al codice della strada. Attività proseguite senza soluzione di continuità su tutta la giurisdizione di competenza avvalendosi dell’ausilio di apparati etilometrici e test rapidi per acclarare l’uso di sostanze stupefacenti alla guida.
Nel corso delle citate attività istituzionali, i militari dell’Arma, tra le altre, hanno rintracciato un 57enne del luogo e dato così esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Potenza. Provvedimento scaturito da mirata attività investigativa dei Carabinieri che portava alla contestazione di reiterate violazioni imposte da precedente misura cautelare. L’uomo, dopo le formalità di rito, veniva condotto presso la Casa Circondariale del capoluogo.
Nello stesso week-end, i Carabinieri di Senise hanno inoltre proceduto al deferimento in stato di libertà di un cittadino italiano del luogo il quale, dopo l’identificazione ed i controlli di rito, è stato sottoposto a perquisizione personale e veicolare a e trovato in possesso di 22 grammi di marijuana. La sostanza è stata sottoposta a sequestro e l’uomo deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria lagonegrese che è ora è chiamata a valutarne la posizione.
L’attività ordinaria e straordinaria di controllo del territorio proseguirà sul vasto territorio potentino dove, attraverso l’impiego dei militari del Comando Provinciale di Potenza, l’Arma dei Carabinieri, nei numerosi centri, garantisce un impegno e un’attenzione costante nella prevenzione e repressione di qualsiasi forma di illegalità.
“La medicina territoriale continua a rappresentare il punto più debole dei servizi sanitari da garantire ai cittadini, specie ai più fragili, sia per realizzare le Strutture sanitarie necessarie per l’integrazione Territorio/Ospedali e per salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini-utenti, sia per le risorse finanziarie indispensabili all’assunzione di nuovo personale medico, infermieristico, specializzato”. Così i segretari regionali della Basilicata di Uil, Vincenzo Tortorelli, UilFpl Antonio Guglielmi e UilPensionati Carmine Vaccaro riferendo che il Dipartimento welfare della Uil, guidato dal segretario nazionale Santo Biondo, ha elaborato un approfondito ed utilissimo studio di settore dal quale si evincono chiaramente i ritardi e le inadeguatezze nell’attuazione degli interventi del Pnrr Missione 6 Salute. In Basilicata – evidenzia lo studio Uil – sono previsti 19 Case di Comunità (1 ogni 28.245 residenti) entro il 2026; 5 Ospedali di Comunità (1 ogni 107.332 residenti) entro il 2026; 6 Centrali Operative Territoriali (1 ogni 89.443), solo in questo caso entro la fine di quest’anno. La sanità lucana – aggiungono Tortorelli, Guglielmi e Vaccaro - mostra un quadro complesso caratterizzato da molti punti critici riguardanti i presidi ospedalieri e la medicina territoriale. Pertanto, per la Uil è fondamentale intervenire per rilanciare la centralità della sanità pubblica e per ridurre i tempi di attesa, soprattutto negli esami di diagnostica e quelli più urgenti, nonché per migliorare il rapporto infermieri/pazienti e per accelerare i tempi per la realizzazione di una medicina territoriale che dia risposte soprattutto alle fasce più vulnerabili della popolazione. Tenuto conto che le nuove strutture sanitarie territoriali dovranno, pena la restituzione delle risorse del Pnrr assegnate, essere completate e messe in funzione entro il 2026, la Uil, Uil Fpl e la Uil Pensionati ritengono indispensabile un urgente confronto con il Presidente Bardi in attesa della composizione della nuova Giunta.
Per il Segretario confederale della Uil Santo Biondo “sulla medicina territoriale, il Governo continua a tenere nascosto il tema delle risorse economiche. In risposta alla pubblicazione, di qualche giorno fa, del nostro report sulla Missione 6 del Pnrr, Agenas ufficializza le linee di indirizzo per l'attuazione del modello organizzativo delle Case di Comunità e Ospedali, omettendo però, ancora una volta, di quantificare le risorse economiche necessarie per le assunzioni di personale sanitario da adibire al funzionamento delle Case e Ospedali di Comunità. Il nostro lavoro di analisi – continua Biondo - ha evidenziato che, a tale scopo, occorrono circa 1,4 miliardi da destinare al personale del comparto (infermieri, infermieri di comunità, Oss e personale di supporto) al quale si dovrà aggiungere il finanziamento per i medici. Una somma molto lontana - ha sottolineato Santo Biondo - da quanto stanziato dal Governo con legge dello Stato (considerato che il Pnrr non consente di finanziare assunzioni), che si attesta invece a 250 milioni di euro per il 2025 e 250 milioni di euro per il 2026. Una cifra che, se confermata, andrebbe purtroppo a sancire il fallimento della Missione 6 Salute". "Inoltre, - ha proseguito il sindacalista della Uil - la previsione dell'infermiere di famiglia o di comunità ha costituito un'innovazione importante, ma i dati oggi ci dicono che nonostante il DM77 ne richieda 25/30 mila in servizio, in Italia se ne contano a malapena 3000. Senza alcuna assunzione di nuovo personale, il rischio potrebbe essere quello di creare la figura dell'IFoC attraverso un travaso di personale sanitario dall'area ospedaliera all'area territoriale. Ciò è in totale contrapposizione con l'obiettivo sbandierato dal Governo di voler abbattere le liste d'attesa nella Sanità. Con la recente pubblicazione del report in questione, poi, la Uil ha già ampiamente rappresentato che la specifica Missione 6 Salute manca di dati e di informazioni circa la sua fase d'attuazione". E’ questo un elemento negativo che – aggiungono Tortorelli, Guglielmi e Vaccaro – riguarda anche la Regione Basilicata e nello specifico la Struttura di Missione del Pnrr insediata presso la Presidenza della Giunta che non fornisce informazioni aggiornate su quanto sta avvenendo nella fase di programmazione degli interventi e nella spesa delle risorse assegnate alla Basilicata (25 milioni di euro).
Per le imprese artigiane lucane delle aree montane – che hanno un peso del 18,2% sul totale delle piccole-medie imprese della regione – è sempre la situazione delle infrastrutture a rappresentare il gap più forte nei confronti delle aree di pianura, collinari e costiere. Il tempo di percorrenza dalla montagna verso le infrastrutture più vicine per le imprese del Materano è superiore ai 74 minuti e per quelle della provincia di Potenza più di 45 minuti. Ad evidenziarlo è il report di Confartigianato su imprese ed economia di montagna. L’analisi dei dati sull’accessibilità dei territori comunali alle principali infrastrutture di trasporto più vicine evidenzia che chi proviene da un comune di montagna impiega in media 35,8 minuti, cioè 13,8 minuti in più (+62,7%) rispetto ai 22 che impiega chi proviene da un comune non di montagna per raggiungere il più vicino punti di accesso ad una autostrada, stazione ferroviaria, porto e aeroporto.
Nel dettaglio da un comune di montagna occorrono 97,8 minuti per arrivare ad un porto (30 in più rispetto ai 67,8 minuti degli altri comuni), 64,4 minuti per arrivare in aeroporto (26,2 in più rispetto ai 38,2 minuti degli altri comuni), 34,2 minuti per arrivare ad una stazione ferroviaria (13,6 in più rispetto ai 20,6 minuti degli altri comuni) e 27,8 minuti per accedere alla rete autostradale (10,5 in più rispetto ai 17,3 minuti degli altri comuni).
Questo divario di tempi di percorrenza, valutato per un profilo tipo di mobilità – si tratta di 73 viaggi in un anno, somma di 12 accessi a stazioni con traffico di treni a lunga percorrenza, 48 viaggi autostradali, 12 accesso ad aeroporti per servizi commerciali e 1 accesso a porti con traffico passeggeri – incrociato con il fatturato per impresa permette di stimare per un imprenditore attivo in montagna un maggiore costo annuo di 2.168 euro in più rispetto ad un imprenditore attivo altrove pari ad un extra costo del 22,3%.
Nel nostro report – afferma Rosa Gentile dirigente nazionale e Presidente Confartigianato Matera - sulla salute del tessuto imprenditoriale e sociale della montagna influisce la crisi demografica. Per le aree interne delle due province lucane è un’emergenza che mette a rischio botteghe, laboratori e piccole attività sino alla scomparsa in troppi paesi di antichi mestieri artigiani quali il falegname, il fabbro, l’idraulico, il calzolaio e l’imbianchino. E le previsioni dell’Istat prospettano per tutte le regioni a maggiore carattere montano un calo di popolazione più intenso rispetto alla media nazionale. La più grande contraddizione – aggiunge Gentile - è che l’Italia è prima nell’Unione europea per PIL generato in aree montane che rappresenta il 27,7% del PIL europeo di tali aree, il doppio del 12,4% che il PIL del nostro Paese rappresenta su PIL totale europeo. In questi territori operano 552mila unità locali delle imprese per cui lavorano 1,8 milioni di addetti.
L’iniziativa promossa dall’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci e dall’ASM prevede visite gratuite il giorno 20 giugno
Farà tappa a Matera, giovedì 20 giugno, il tour nazionale del camper ambulatorio dell’AISC, Associazione Italiana Scompensati Cardiaci. L’iniziativa promossa dall’AISC in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale di Matera porterà il camper in Piazza San Francesco dalle ore 9 alle ore 14. Il camper che a bordo avrà medici e infermieri sta attraversando l’Italia per dare informazioni sullo scompenso cardiaco, sulla prevenzione primaria e le opzioni terapeutiche, effettuare test preliminari e ricevere una visita gratuita con la valutazione di alcuni semplici parametri biochimici che individuano eventuali fattori di rischio.
“Abbiamo aderito all’iniziativa –sostiene Maurizio Friolo, Commissario Straordinario dell’ASM- perché informare i cittadini contribuisce ad intercettare la malattia nella sua fase inziale e quindi a migliorarne la prognosi. Un modo per fare prevenzione in mezzo alla gente ampliando la capacità di riconoscere la patologia e seguire le cure corrette per migliorare la qualità di vita dei pazienti”.
Ad effettuare le visite sarà Antonio Cardinale, Responsabile di Struttura Semplice Dipartimentale Degenza Cardiologica dell’Asm, coadiuvato dal personale infermieristico. Per accedere alle visite non è necessaria la prenotazione, ma si procederà in base all’ordine d’arrivo, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Nell’ambito del sistema sanitario, le malattie cardiovascolari quali lo scompenso cardiaco, rappresentano situazioni cliniche meritevoli di grande attenzione sia per il numero dei soggetti che ne sono colpiti, sia per le gravi ripercussioni sulla sanità pubblica nazionale e regionale. Lo scompenso cardiaco colpisce l’1.5% della popolazione italiana (oltre 1 milione di persone).