Redazione MJ News

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Al via la richiesta di accesso ai contributi per le imprese

È attivo da oggi lo sportello telematico per la richiesta di accesso ai contributi dell’avviso pubblico della Regione Basilicata MINI PIA, “Piani di Sviluppo Industriale attraverso pacchetti integrati agevolativi” a favore delle imprese.

La finalità della misura è la definizione delle procedure attuative per selezionare gli interventi indirizzati sia al rafforzamento delle imprese esistenti, sia alla creazione di nuove iniziative imprenditoriali nel territorio lucano.

Attraverso il Pacchetto integrato di Agevolazioni, le imprese potranno presentare un unico Piano di Sviluppo Industriale articolato in Progetti specifici e richiedere contributi finanziari per la realizzazione di investimenti produttivi, per l’acquisizione di servizi innovativi e di trasferimento tecnologico e per lo sviluppo di competenze attraverso la formazione.

La copertura finanziaria degli oneri connessi all’Avviso Pubblico è pari a € 21.000.000,00 a valere sui fondi FESR FSE+ Basilicata 2021-2027.

Lo sportello resterà aperto fino alle ore 18,00 del prossimo 13 settembre.

Per tutti i dettagli si invita a consultare il testo integrale dello stesso nella sezione avvisi e bandi del sito della Regione Basilicata.

Ascolta il podcast: Mini-Pia, aperto lo sportello telematico • Basilicata in Podcast (spotify.com)

Leggi la notizia: https://www.regione.basilicata.it/giunta/site/giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3105496&value=regione

“Pensare di affrontare lo spopolamento dei comuni delle aree interne attraverso il Pnrr si sta rivelando fallimentare”: così Saverio Lamiranda, ad Terre di Aristeo, per il quale lo stato di attuazione della spesa dei progetti finanziati dal Pnrr, secondo il monitoraggio openpolis, ad oggi, è al 46,9% della spesa. Il fondo complessivo ammonta a 825 milioni di euro  per  1669 progetti di cui 72 in Basilicata (71 presentati dai Comuni e uno dalla Regione). Le Aree Interne costituiscono circa tre quinti dell’intero territorio nazionale, distribuite da Nord a Sud, e presentano caratteristiche simili:  grandi ricchezze naturali, paesaggistiche e culturali; distanza dai grandi agglomerati urbani e dai centri di servizi;  potenzialità di sviluppo centrate sulla combinazione di innovazione e tradizione. Per il rilancio e la valorizzazione delle Aree Interne il Pnrr ritiene necessario sostenere investimenti che innalzino l’attrattività di questi luoghi, invertendo i trend di declino che le colpiscono (infrastrutturali, demografici, economici), e facilitino meccanismi di sviluppo. Obiettivi – dice Lamiranda – più che condivisibili, solo che restano principi. Il supporto del PNRR si articola nelle seguenti due linee di intervento: potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità (725 milioni 823 progetti, 38 in Basilicata);  Servizi sanitari di prossimità 100milioni 866 progetti, per questa linea di intervento da noi è prevista la costruzione di 40 punti di atterraggio dell’elisoccorso per 24,5 milioni. Nell’ambito del PNRR destinato ai comuni particolare rilevanza assume la linea di attività relativa all’attrattività dei piccoli borghi (Missione 1 Componente 3 Investimento 2.1), parte integrante della strategia delineata con il Piano strategico regionale. La Misura è suddivisa in due linee: A e B e i comuni interessati sono rispettivamente: Rionero in Vulture per la linea A, beneficiario di un finanziamento di 20 milioni e, per la linea B: Pietrapertosa/Castelmezzano/Accettura, Ginestra e Rapone per un importo complessivo pari a 5 milioni e 555 mila euro. Per la linea A, come noto, il progetto pilota finanziato è quello di “Monticchio Bagni” che vede come capofila il comune di Rionero in Vulture. Il progetto ha registrato ritardi in fase di avvio necessitando di alcune varianti in relazione agli esiti di approfondimenti. Per la linea B invece i comuni aggiudicatari di finanziamento a seguito di graduatoria ministeriale sono: Pietrapertosa/Castelmezzano/Accettura, Ginestra e Rapone. Risulta evidente – dice Lamiranda – che queste misure non possono bastare ad arginare la fuga dai piccoli borghi che ha la media di 1,5 persone al giorno.  Per questo sollecitiamo un costruttivo confronto e la condivisione ed il sostegno del nuovo Consiglio Regionale appena insediato in attesa della nuova Giunta dalla quale aspettiamo un impegno operativo. Per chi come Terre di Aristeo ha scelto di richiamare nel  Progetto Pilota l’obiettivo centrale del  Ripopolamento e la Rigenerazione dei Borghi Lucani è difficile semplicemente nascondere l’amarezza di continuare a parlarne come se fossimo in un deserto oppure di fronte a politici sordi.

Si svolgerà domani, 15 giugno, a Matera, a partire dalle ore 9 all’Hotel Nazionale il convegno “Psichiatria di precisione, caratterizzazione clinica e nuovi approcci nel trattamento dei disturbi depressivi e delle psicosi” patrocinato dall’Azienda Sanitaria Locale di Matera. Ad organizzare l’incontro sono Vincenzo Pierro Direttore facente funzione del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura dell’ASM di Matera e Antonio Ventriglio del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università degli studi di Foggia. Nel corso del convegno, al quale prenderanno parte relatori provenienti da tutta Italia, si parlerà di depressione che costituisce una condizione patologia gravemente invalidante e globalmente diffusa con stime che portano a ritenere che possa interessare fino a 350 milioni di persone in tutto il mondo. Alcuni fattori possono rendere più difficile il trattamento di questo disturbo, elementi che verranno affrontati durante il convegno. “Il convegno in programma domani a Matera -afferma il commissario Straordinario dell’ASM, Maurizio Friolo- servirà a fare il punto della situazione anche sulle ultime terapie dei disturbi depressivi; terapie sempre più personalizzate e improntate al massimo profilo di efficacia e tollerabilità, tali da favorire interventi psicosociali e riabilitativi. Come di consueto l’ASM si conferma attenta a questo tipo di patologie con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita per i pazienti e i loro familiari al fine di ridurre l’impatto sociale che questo tipo di disabilità comporta”.

Si terrà lunedì 17, organizzato da Confapi Matera presso la sede dell’Edilcassa di Basilicata, un seminario tecnico sull’avviso pubblico MINI PIA della Regione Basilicata, con la partecipazione di aziende e consulenti.

Il bando, che prevede aiuti alle imprese che investono con un Pacchetto Integrato di Agevolazioni, sarà illustrato dai responsabili del Dipartimento Sviluppo Economico, il Direttore Generale Canio Sabia e l’ing. Giuseppina Lo Vecchio. Dopo i saluti del Presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, l’introduzione sarà a cura dell’Assessore allo Sviluppo Economico, Michele Casino.

Il seminario ha lo scopo di mettere le imprese associate e i loro consulenti nelle migliori condizioni per partecipare al bando, su cui Confapi Matera e altre associazioni imprenditoriali hanno fatto pervenire un documento di osservazioni per segnalare evidenti criticità.

“Dopo quello sulla ESG prosegue dunque il ciclo di seminari organizzati da Confapi Matera e Formapi, la società di servizi in house dell’Associazione, su argomenti di interesse delle PMI” – dichiara Cosimo Dottorini, Direttore Generale di Confapi Matera e amministratore unico di Formapi.

“Novità normative e opportunità che di volta in volta si presentano al sistema imprenditoriale saranno sempre oggetto della nostra attenzione per i dovuti approfondimenti a beneficio delle aziende lucane. L’avviso pubblico MINI PIA era atteso da tanto tempo da quelle imprese che hanno intenzione di investire per ammodernare i propri impianti e crescere restando sul nostro territorio”.

“Per il seminario sul MINI PIA – conclude il Direttore di Confapi Matera – ci aspettiamo una numerosa partecipazione di imprenditori, a dimostrazione del grande interesse che la misura sta suscitando e soprattutto della ritrovata voglia di investire delle aziende lucane, pronte a cogliere le opportunità della nuova programmazione 2021-2027 che purtroppo parte con notevole ritardo, ma che auspichiamo sappia recuperare rapidamente il tempo perduto”.

La Polizia di Stato di Matera ha notificato due D.A.SPO. – provvedimento che vieta l’accesso a tutti gli impianti sportivi del territorio nazionale dove si svolgano manifestazioni agonistiche calcistiche – della durata di un anno, nei confronti di altrettanti tifosi della squadra di calcio del Matera FC.

I fatti risalgono all’incontro di calcio del 14 aprile 2024, disputatosi presso lo stadio comunale “XXI Settembre – Franco Salerno”, tra il Matera FC e la SS Fidelis Andria 2018, valevole per il campionato di calcio di serie D, girone H, quando sugli spalti della “Curva Sud” alcuni fumogeni, notoriamente vietati, sono stati accesi e abbandonati a terra, in un settore gremito di spettatori, creando una situazione di pericolo per l’incolumità delle persone.

L’attività investigativa svolta da personale della Digos, che ha analizzato le immagini riprese dalla Polizia Scientifica durante la partita, ha portato all’individuazione degli autori dell’accensione di due fumogeni, identificati in due tifosi materani, di 31 e 48 anni. Considerata la pericolosità di tali condotte, il Questore di Matera, grazie all’attività istruttoria espletata dalla Divisione Anticrimine, ha disposto i D.A.SPO. nei loro confronti.

Il divieto di accesso agli impianti sportivi adottato è esteso a tutte le manifestazioni ufficiali, comprese le sedute di allenamento, disputate o tenute dalla squadra del Matera FC, anche se non comprese nei calendari dei campionati e delle competizioni organizzate dalla F.I.G.C., Lega Dilettanti e del Comitato Regionale Basilicata. Si specifica che il D.A.SPO. è un provvedimento amministrativo disposto non solo nel caso di accertata lesione dell’ordine pubblico, ma altresì nel caso di condotte che comportino o agevolino situazioni di allarme e determinino il pericolo, anche solo potenziale.

“La sessione del G7 dedicata all’Africa e ancor più il sostegno, l’ampia condivisione, l’impegno comune incassati dalla Premier Meloni per il prosieguo del Piano Mattei sono elementi significativi dell’attenzione dei Paesi del G7 in particolare all'approccio italiano fortemente innovativo di cooperazione da pari a pari con le nazioni africane". Lo afferma Alfredo Carmine Cestari,  presidente Camera ItalAfrica, aggiungendo che il Piano Mattei – come conferma la Premier Meloni  - è “uno dei tre pilastri della strategia del G7 per l'Africa”, insieme al progetto ‘Global Gateway’ promosso dall'Unione Europea, e della Partnership for Global Infrastructure and Investment, progetto di corridoio economico e infrastrutturale per collegare India, Medio Oriente ed Europa. “L’avvio dei primi progetti pilota nei 13 Paesi coinvolti in questa prima fase, che sono in particolare progetti infrastrutturali nei campi dell'energia, delle infrastrutture e della produzione, con una particolare attenzione alla formazione e all'educazione dei giovani del continente africano – continua Cestari – è la migliore testimonianza che la nuova cooperazione è partita bene. E’ la “massima” di Nelson Mandera (“fare per me senza di me è fare contro di me”) ad orientare ogni iniziativa di intervento. Il Mediterraneo è una base logistica ed energetica in un contesto geopolitico in continua evoluzione, come dimostrano le tensioni nel Mar Rosso: la sua centralità economica – aggiunge - è destinata a crescere, perché è il crocevia di tre continenti, Asia, Africa ed Europa, che contengono la maggior parte della popolazione mondiale e una straordinaria ricchezza di civiltà e di culture. Sul fronte energetico, il petrolio del futuro sono i crediti di carbonio e il raggiungimento della riduzione di CO2 passa dal coinvolgimento dei Paesi in via di sviluppo che sono dei grandi contenitori per questi progetti. Paradossalmente invece, l’Africa è stata finora lasciata fuori dalla transizione energetica: secondo l’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), solo il 2% degli investimenti mondiali per le rinnovabili negli ultimi due decenni sono stati fatti nel continente africano, dove il tasso di elettrificazione è sotto il 50% e dove vivono più di 900 milioni di persone ancora prive di accesso a combustibili, tecnologie e acqua pulita per cucinare. Il Continente sta adottando soluzioni per le energie rinnovabili su larga scala, necessarie a garantire a tutti un accesso all’elettricità affidabile, conveniente e sostenibile. I motivi sono diversi e tutti strettamente connessi: l’Africa, sebbene sia responsabile di una piccola quantità di emissioni di carbonio e consumi (solo il 4% dell’energia a livello globale), è oggi l’area del mondo più vulnerabile ai cambiamenti climatici e il continente dove la popolazione crescerà di più.
il Governo italiano – continua Cestari - sta facendo passi “storici” rispetto al passato che il sostegno del G7 contribuirà a rafforzare. Noi vogliamo fare la nostra parte con il coraggio che ci ha sempre sorretto, ma anche tutti gli enti statali che hanno come compiti istituzionali il sostegno all’internazionalizzazione devono fare la propria”. Il “motto” è “fare bene ai Paesi Africani per fare del  bene alle nostre imprese. Perché – spiega – è un’opportunità per le imprese specie del Sud per imboccare la strada dell’internazionalizzazione. Il Sud è la porta di ingresso del Mediterraneo.  Il progetto Sud Polo Magnetico, sostenuto da ItalAfrica, ponendosi l’obiettivo di una reale cooperazione economica, in stretta sinergia con il Piano Mattei, rimette in gioco il Sud e le imprese meridionali”.

Documenti storici inediti – tra i quali l’ “Albero della famiglia Dragona” (1666, autore conte Alberto Schlifer) – saranno per la prima volta al pubblico nella Mostra-Museo “Dimensione Europea di Vlad Tepes (Dracula)”  che si inaugura domani ad Acerenza (Palazzo Glinni). La preziosa copia del libro che narra della "Famiglia Dragona" riporta non solo le regole dei cavalieri dragoni ma anche l'elenco ed i nomi dei Cavalieri del Drago. Il nome Dracula deriva proprio da Draco (il drago nello stemma) e divenne celebre nel corso del 1800 a seguito del romanzo di fantasia dello scrittore irlandese Bram Stoker.  Si tratta di cavalieri legati a Vlad Tepes nella guerra cruenta a difesa del Cristianesimo contro i mussulmani turchi che cercavano di sfondare i confini ed invadere l'Europa, imponendo la religione mussulmana. Per questo, per i Romeni,  Vlades Tepes (Dracula) è un eroe nazionale (come in altri Paesi Balcani) e arriveranno dalla Romania ad Acerenza rappresentanti del Governo Romeno (Dipartimento per i Romeni all’Estero), dell’Ambasciata di Romania in Italia, una delegazione della Repubblica di Moldova e del Comune di Chisinau, studiosi e ricercatori internazionali, tra i quali la meseografa Paulina Amelian, per scoprire un busto in bronzo e un dipinto della pittrice Iolanda Cretoiu.

La Mostra-Museo fa parte del progetto  culturale “Sulle orme di Dracula in Europa” che è stato presentato e condiviso al Ministero Cultura della Romania e in incontri a Napoli e ad Acerenza con studiosi ed amministratori locali e sarà attuato dalla Famiglia Glinni e da Palazzo Italia Bucarest attraverso la società Rumena dal brand registrato "Dracula Acerenza",   in collaborazione con l’ Associazione culturale Mihai Viteazu Prahova , presieduta da Mircea Cosma, e l'Associazione Rumeni in Italia - Basilicata. Con il progetto si intende raccontare ai turisti ed ai visitatori di Acerenza la storia ed il legame tra Acerenza ed il discusso conte Rumeno attraverso il racconto fatto dallo stesso Conte che tornerà a rivivere attraverso proiezioni tridimensionali. La voce del Conte Dracula sarà affidata al regista ed attore lucano Pino Quarta mentre quella della figlia Maria sarà di una famosissima attrice Rumena.

Un grande attrattore turistico, il primo forse della Basilicata basato su vicende storiche.

Cosa porterebbe Dracula ad Acerenza? Una domanda a cui stanno lavorando ricercatori e studiosi per dare una risposta. Secondo la teoria storica più diffusa, Vlad sarebbe morto ospite di sua figlia Maria Balsa (vissuta ad Acerenza), che fu adottata da una famiglia napoletana dopo la scomparsa del padre in battaglia contro i turchi. 

Maria sposò Matteo Ferrillo, un nobile partenopeo, e si ipotizza che le spoglie mortali di Vlad furono sepolte nel sepolcro dei Ferrillo a Napoli. Alcuni studiosi italiani e colleghi dell’Università di Tallinn sostengono questa teoria, sostenendo che l’illustre principe potrebbe riposare proprio sotto i portici del chiostro piccolo. Un altro legame con le terra di cui fu principe il conte Vald Dracula è uno stemma presente sia sulla tomba di Napoli che nella cripta di Acerenza: due delfini accoppiati, stemma della regione della Dobruja, zona della Romania attigua alla Valacchia, governata da Vlad Tepes e luogo in cui egli vinse una delle sue numerose battaglie.

 “La nostra iniziativa che è in primo luogo un’operazione culturale – spiega Carlo Francesco Glinni – si basa su una lunga ricerca di fonti storiche avviata da mio fratello Gianni, sul contributo di Mircea Cosma e di altri studiosi romeni ed italiani, sulla preziosa biblioteca di famiglia e avrà il riconoscimento ufficiale da parte del Dipartimento per i Rumeni all’Estero con l’inaugurazione del busto in bronzo del Conte Vlad Tepes (Dracula). Per Baldantoni,”acheruntino doc” – che da anni lavora al Progetto da Palazzo Italia Bucarest con autorità romene – “si tratta della prima tappa far diventare Acerenza un attrattore storico-culturale. Acerenza ha tutte le carte in regola, attraverso il Progetto italo-romeno, pubblico-privato, per essere un luogo da visitare”. Un Progetto che prevede insieme alla promozione turistica in Romania e nei Paesi Balcanici l’intensificazione di scambi culturali ed economici in attuazione del protocollo di gemellaggio, firmato ad Acerenza il 30 aprile scorso tra il sindaco Scattone e i colleghi della Romania (Associazione Comuni Prahva, 92 comuni).  

In Basilicata sono presenti oltre 7.200 romeni di cui 3.900 in provincia di Potenza (32,9% dei residenti di tutti i Paesi esteri). Di qui la prevista istituzione ad Acerenza del Consolato Onorario di Romania che sarà affidata al dr. Glinni. La Comunità Italiana in Romania, molto numerosa , per gran parte “pendolare” ma con circa 8000 iscritti all’AIRE (Anagrafe residenti italiani all’estero) – sottolinea Baldantoni – sente il bisogno di rafforzare le relazioni istituzionali e tra rete di imprese. 

“È doveroso da parte mia dare il benvenuto a tutti quanti voi. Alcuni per la prima volta siedono in questo consesso, con altri abbiamo già trascorso cinque anni insieme nella legislatura passata. Con i rappresentanti della maggioranza e dell’opposizione, avrei voluto iniziare questa seduta in modo diverso. Mi associo al pensiero di tutti per ciò che è accaduto ad Angelo Chiorazzo. La politica è una cosa, l'aspetto umano e le amicizie sono altro. Noi tutti siamo vicini ad Angelo Chiorazzo e ci aspettiamo che possa essere presto fra noi, perché è certamente anche dal dialogo costruttivo fra opposizione e maggioranza, che vengono fuori le idee migliori per la comunità. Ci accingiamo ad una legislatura che sarà piena di priorità da affrontare. Mi auguro di poterlo fare anche alla luce della passata esperienza in modo costruttivo con la maggioranza e l'opposizione. Mi auguro che in Consiglio ci sia un dialogo franco, produttivo, sincero e costruttivo per il bene della nostra regione. Questo è lo spirito che dovremmo avere tutti noi. Chiedo un aggiornamento per poter indicare quello che sarà il prossimo Governo regionale. Ho già avuto delle interlocuzioni e altre le avrò nei prossimi giorni. Nel frattempo, abbiamo continuato a lavorare alle scadenze che non possono essere rinviate perché la Regione non si fermi a causa del cambio di legislatura. La Regione va avanti ed è giusto che sia così. Mi auguro che la mia richiesta possa essere accolta anche dall'opposizione e sono convinto che tutti insieme riusciremo a lavorare con l'impegno che ci siamo prefissi. Grazie e in bocca al lupo a tutti noi per il lavoro che ci apprestiamo a compiere. Mi auguro che sia una legislatura che porti vantaggi alla nostra regione. Auguri a tutti”.

Kingly: la barretta buona ed ecologica creata nei laboratori dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura

Semola Cappelli e farina Carosella, confettura di melacotogna e pistacchio di Stigliano.

Sono questi i pregiati ingredienti utilizzati per produrre Kingly:  la barretta buona ed ecologica realizzata a Lagopesole, nei laboratori dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura “Giustino Fortunato”.

Un progetto scolastico che ha coinvolto alunni e docenti dall’ideazione del prodotto, alla trasformazione dei materiali fino alla realizzazione del packaging.

Ci racconta come nasce Kingly, il professor Rocco Stefanile, docente di laboratorio di biologia e chimica applicata ai processi di trasformazione.

Ascolta il podcast: https://open.spotify.com/show/4be7xGFX8IZa6BzOiS5BXP

Leggi la notizia: https://www.regione.basilicata.it/giunta/site/giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3105455&value=regione

L’Istituto Italiano di Cultura di Parigi (direttore Antonio Calbi) in occasione de la “Fete de la musique” il 21 giugno prossimo ha promosso a Parigi (Giardino dell’Hôtel de Galliffet) un evento musicale – “Canto Minimo” - con Graziano Accinni (chitarra) e Giuseppe Forastiero (voce). Un evento dedicato alla religiosità popolare lucana. Con il suo "Canto minimo" il musicista Graziano Accinni (chitarrista per  circa 25 anni di Mango), accompagnato dalla voce consona e molto espressiva  di Giuseppe Forestiero, si lascia trasportare e ispirare da antichi canti in dialetto della tradizione devozionale lucana. Questo grande patrimonio – sottolinea l’operatore-promotore culturale Rocco Stella - è ancora quasi tutto da scoprire; negletto e trascurato negli ultimi anni di "meanstream  musicale esterofilo", è assurto a partire dai primi anni del 2000, ma forse ancora prima,  a nuova vita grazie alla ricerca testuale dei testi e grazie alla valorizzazione delle antiche melodie musicali. Andando controcorrente Graziano, forse il primo in Basilicata – aggiunge Stella - è andato alla ricerca, nei vari e remoti angoli della regione, di antichi testi e di antiche melodie di canti devozionali lucani. "Canto minimo" e i suoi necessari adattamenti pop e i suoi arrangiamenti impeccabili non intaccano la bellezza e l'incanto delle antiche musiche e degli antichi versi in dialetto. Si coglie l'originalità di un patrimonio culturale unico e irripetibile che interpretava e che interpreta ancora un sentimento religioso semplice e schietto, senza mediazioni, un contatto personale col divino che consentiva a tante persone,  spesso analfabete, talvolta tra tante difficoltà materiali, di recarsi a piedi, impiegando giorni, ai vari santuari della Lucania (in genere tra maggio e settembre), incuranti di ogni avversità e asperità. Nei canti devozionali  proposti da Accinni – sottolinea Stella  che insieme al musicista di Moliterno ha realizzato il “viaggio dell’uva e del vino”,  l’album musicale e poetico di sei canzoni, incentrate sui molteplici temi e  sulle diverse significazioni derivanti dall’ imponente tradizione dell’uva e del vino -   il sentimento religioso è scrostato di ogni sovrastruttura, di ogni liturgia, di ogni difficoltà interpretativa;  assurge semplicemente nella sua purezza primordiale e quasi ingenuità creaturale.

Per Graziano Accinni presentare "Canto minimo" a Parigi è un prestigioso riconoscimento internazionale al suo lungo ed appassionato lavoro di ricerca e recupero delle canzoni della devozione popolare. Un lavoro che porta in giro in Italia.

Ogni 21 giugno, a Parigi  i musicisti colgono l'occasione per tenere concerti gratuiti nelle strade, nei musei, nei bar e ristoranti, nelle chiese, nei parchi e nei giardini. Evento popolare e festoso, la Fête de la musique presenta un'ampia gamma di stili, dal rock al metal, dal varietà francese al reggae, dal jazz al blues e alla musica classica.

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