Redazione MJ News

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Nel pomeriggio di venerdì l’Assemblea della Sezione Unionchimica, che raggruppa le imprese operanti nei settori della chimica e della plastica-gomma, ha eletto all’unanimità i nuovi organi statutari.

L’ing. Pietro Mazziotta, amministratore unico di Hydrolab Srl, azienda operante nel settore dei laboratori di analisi chimiche, con sede a Ferrandina (Mt), è stato confermato presidente per il prossimo triennio.

“Il lavoro svolto nel triennio precedente mi ha visto impegnato, quale componente della giunta nazionale, nel rinnovo del CCNL applicato ai lavoratori della piccola e media industria della chimica, concia e settori accorpati, plastica e gomma, abrasivi, ceramica, vetro” – dichiara Pietro Mazziotta. 

“L’accordo, tra le principali novità, oltre alla previsione di aumenti contrattuali, introduce l’obbligo di inserire nei contratti di appalto clausole che vincolino le imprese appaltatrici all'osservanza degli obblighi derivanti anche dai contratti collettivi sottoscritti dalle OO.SS. maggiormente rappresentative. Prevede, inoltre, un forte impulso alle azioni in materia di violenza di genere al fine di prevenire e gestire con maggiore consapevolezza tali problemi nei luoghi di lavoro”.

“Oggi bisogna rafforzare la nostra azione a livello territoriale con l’attenzione alle opportunità di sviluppo derivanti dai finanziamenti nazionali, regionali e ZES. Occorre interagire con la massima istituzione regionale, recentemente rinnovata, per rappresentare le esigenze dei territori, chiedendo un’azione efficace sugli organismi di gestione, tra cui il Consorzio Industriale, che deve essere motore delle iniziative di sviluppo, con la condivisione delle scelte e l’individuazione delle priorità indicate dalle aziende: sicurezza, infrastrutture, celerità nei tempi per l’ottenimento delle autorizzazioni, solo per citarne alcune”.

“Dobbiamo chiedere un sostegno maggiore per la formazione delle competenze, cercare il raccordo con le varie Istituzioni scolastiche per la creazione di profili professionali mancanti e promuovere iniziative formative con maggiore presenza in contesti aziendali, rafforzando lo strumento dell’alternanza scuola-lavoro per preparare gli studenti all’immediato inserimento nelle imprese. Il contesto in cui operiamo risente di improvvise variazioni dei costi, della disponibilità delle materie prime, di tutte le ripercussioni degli eventi globali che si succedono rapidamente”.

“Come Categoria ma anche all’interno del Consiglio Direttivo di Confapi Matera lavorerò per supportare le imprese di minori dimensioni nell’adeguarsi ai nuovi parametri dell’ESG, che saranno obbligatori dal 2027 ma che già oggi vedono i criteri di sostenibilità richiesti a vari livelli, dall’accesso al credito alla partecipazione alle gare d’appalto”.

“La visione dell’imprenditore ravennate, Raul Gardini – conclude il Presidente di Unionchimica di Confapi Matera - prefigurava con trent’anni di anticipo quelli che oggi sono posti come indirizzi obbligatori per la sopravvivenza dell’economia europea: bioeconomia ed economia circolare, chimica verde, materiali biodegradabili basati sull’utilizzo di materie prime rinnovabili da scarti e sottoprodotti dell’agroindustria”.

L’Assemblea ha eletto nel Consiglio Direttivo Antonella Russo (Greenswitch), Gabriele Monacis (Tecknoplast), Giuseppe Iacovone (Heart Italiana), Michele Ramundo (Raro), Sara La Carpia (Safe In Tec e Futura LCM)). Vicepresidente è stato eletto Michele Ramundo.

I vini Terre dell’Alta Val d’Agri - una doc giovane in una terra antica - sono stati protagonisti di una serata enogastronomica a Viggiano. A celebrare i nuovi successi di questi vini che si producono a Viggiano, Grumento Nova e Moliterno, in una cena-degustazione nel ristorante panoramico dell’Hotel dell’Arpa di Viggiano, il “miglior critico enologico al mondo sul vino italiano” (titolo 2022) Luca Gardini. Assaggi e storia delle migliori produzioni dell’Azienda Agricola Di Fuccio, oggi alla quarta generazione. Oltre al vino icona La Preta 2019, il Bianco Basilicata Igp “Eremo 2022”, il Rosato Terre Alta Val d’Agri Doc “Antifonario 2022” e un altro rosso doc “Bangor 2021”. Sono vini che hanno una storia secolare. Fonti testuali e riscontri materiali collegano l’Alta Val d’Agri al Terzo Centro di Domesticazione della Vite e alle varietà prodotte in ciascuna delle numerose realtà geografiche e storiche che lo costituiscono. La loro riscoperta rinnova sia la considerazione sconcertata degli studiosi sulla difficoltà di identificarli e descriverli tutti sia la fama raggiunta ben presto, accomunati entro l’etichetta romana di Lucanum. Il Consorzio di Tutela della DOC dal 2008 promuove la ricerca sul cammino intrapreso dai più ardimentosi coloni siriti e poi sibariti che risalirono l’Agri a ritroso dalla foce alla sorgente, raggiungendo le terre vitate della parte più alta (da cui il nome della doc).  Per Bangor 2020, incontro di Merlot, Cabernet Sauvignon e Aglianico, un antico manoscritto dell’abbazia di Bangor, unisce idealmente Viggiano e la sua Santa Maria della Preta all’Irlanda del Nord. La tradizione dell’arpa e questo vino, di uve Merlot, Cabernet Sauvignon e Aglianico, sottolineano il legame fra l’Alta Val d’Agri e le coste atlantiche. Come Bangor, nome derivato da St. Comgall, importante e influente abate irlandese. Fu il fondatore dell’abbazia di Bangor (attualmente nella contea di Down) nel golfo di Belfast, donde partì nel 590 per la Gallia il suo discepolo San Colombano. Per l’Eremo 2022, bianco biologico della Basilicata igp, Fiano e Jusana abbinate in una coppia dai profumi versatili di fiori fieno e frutta, invece,l’uva presenta doppia denominazione particolare Guisana/Jusana, la prima formalmente e semanticamente assunta intorno ai secoli X-XI come vocabolo greco adottato per descrivere l’aspetto dei grappoli. La seconda compare poco dopo e come corrispettivo in territorio longobardo. Potremmo definirlo un ricordo ritornato attuale grazie alla ricerca degli antichi uvaggi.

Per Giuseppe Di Fuccio che nel 2002 ha indirizzato la produzione sulla viticultura con il nascere del Consorzio Terre dell’Alta Val d’Agri, integrando i vitigni di famiglia con i nuovi impianti rispondenti al disciplinare del Terre dell’Alta Val d’Agri DOP, un nuovo riconoscimento prestigioso, con le quattro bottiglie-chicche tra futuro e tradizione. Gli antichi vitigni dell’azienda bene si integrano con la produzione dei vini dop, fornendo il 20% previsto dal disciplinare, e contribuendo a conservare quella identità propria del terroir che da sempre contraddistinguono i vini dell’azienda, con i loro profumi e note aromatiche, che ritroviamo intatti nelle caratteristiche organolettiche del vino icona La Preta 2019

 Luca Gardini , di recente al primo posto della classifica - seppur provvisoria - del concorso per il titolo di “The Best Wine Critic of the World”, evidenzia che sono ottimi vini, frutto di un areale che, nonostante sia collocato ai margini della viti-enologia lucana rispetto al comprensorio del Vulture (aglianico), sta cercando di emergere nel panorama regionale e nazionale con buoni risultati attraverso un potenziale di grande crescita grazie soprattutto alla professionalità di viticoltori che sanno coniugare tradizione e modernità. Per i vini Terre dell’Alta Val d’Agri le previsioni sono proiettate ai grandi mercati.

Il progetto "ReStart: Riqualificazione Digitale per il Futuro del Lavoro", progetto interregionale, condiviso da Uil, Sicurform Italia Group e l’Università di Foggia, con l’intero partenariato sostenitore e selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale - è stato presentato oggi nella sala conferenze della Uil regionale.

Il progetto è destinato a disoccupati o inoccupati tra i 34 e i 50 anni residenti in Basilicata e punta a offrire percorsi formativi gratuiti e personalizzati nel settore digitale, al fine di acquisire e sviluppare competenze, conoscenze e abilità digitali specifiche in modo semplice e intuitivo.

Ad illustrare gli obiettivi, Vincenzo Tortorelli (Segretario Generale UIL Basilicata), Concetta Santarsiero (Infap Basilicata), Michele De Santis (Direttore Sicurform Italia); collegata in web Barbara Francia (Responsabile Gestione Enfap Italia).

Il progetto è stato selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale - Impresa sociale. Il Fondo per la Repubblica Digitale è nato da una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri) e, in via sperimentale per gli anni 2022-2026, stanzia un totale di circa 350 milioni di euro. È alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria. L’obiettivo è accrescere le competenze digitali e sviluppare la transizione digitale del Paese. Per attuare i programmi del Fondo - che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dall’Fnc (Fondo Nazionale Complementare) - a maggio 2022 è nato il Fondo per la Repubblica Digitale - Impresa sociale, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata da Acri.

Per il segretario della Uil Tortorelli “si tratta di un’opportunità formativa per un target di persone (34-50 anni) che si trovano ai margini del mercato del lavoro. La formazione – ha aggiunto – è un “pezzo” significativo del Piano del Lavoro che presenteremo al Presidente Bardi e alla nuova Giunta perché senza uno strumento di programmazione che contenga scelte industriali e per lo sviluppo produttivo anche figure professionali con competenze specifiche, soprattutto nel digitale, non troveranno occupazione. La Uil oltre ai giovani guarda alle persone considerate “più fragili” interpretando la “mission” di sindacato di comunità che si è data in occasione del recente Consiglio Federale di fine giugno nel centro della Caritas a Tito Scalo. L’ “ascensore sociale” è da tempo bloccato soprattutto per quelle generazioni di persone che hanno perso il lavoro o hanno un’occupazione precaria e alla quali vogliamo ridare dignità. Dunque una nuova iniziativa che intendiamo portare avanti a partire da un servizio di “info desk” per quanti sono interessati a presentare la candidatura e attraverso un partenariato di competenze ed esperienze”.

“ReStart” – ha spiegato Michele De Santis, Direttore di Sicurform Italia Group - offrirà ai 200 partecipanti (30 lucani) una formazione completa e personalizzata che si adatta alle esigenze individuali e al livello di preparazione iniziale. Difatti, grazie alla definizione di un "Piano Formativo Individuale", i partecipanti saranno messi in condizione di acquisire e sviluppare competenze, conoscenze e abilità digitali specifiche in modo semplice e intuitivo. Il progetto si distingue per un approccio innovativo che integra le tecnologie più avanzate con metodi di formazione flessibili, sia online che in presenza, garantendo un accesso capillare grazie alla vasta rete di strutture locali dei partner coinvolti. “I percorsi – ha sottolineato - si caratterizzano per la sartorialità costruita con moduli on line semplici e intuitivi che forniscono, oltre alle competenze digitali, tutte le soft skills e le Life skills che il mondo del lavoro tende sempre più a considerare come reale valore aggiunto in ogni risorsa umana e professionale. E questa parte del percorso non potrà che essere erogata, per la sua stessa natura, attraverso moduli in presenza. Al termine del percorso formativo -ha riferito De Santis – saranno rilasciati attestati e certificazioni differenti che rafforzeranno i curricula personali e faciliteranno l’incrocio domanda-offerta di lavoro”.

Concetta Santarsiero (Infap Basilicata) ha espresso l’auspicio che “siano coinvolte numerose donne lucane che dopo la pandemia sono state fortemente penalizzate e in molti casi costrette a decidere tra lavoro e famiglia. Per le donne che vivono nei nostri piccoli paesi è questa un’opportunità per acquisire quelle competenze digitali oggi ancora più necessarie per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione e poter partecipare e sentirsi a tutti gli effetti cittadine”. Grazie alla sua rete territoriale estesa e capillare Re-Start – ha detto Santarsiero -intende amplificare la portata e l’efficacia del progetto, assicurando al contempo che esso sia radicato nella realtà e nelle esigenze delle comunità locali e del mercato del lavoro, rendendo l’iniziativa non solo un progetto di formazione, ma un vero e proprio ponte tra formazione e occupazione. Il partenariato gioca un ruolo cruciale nel successo del progetto Re-Start, fungendo da pilastro fondamentale per la sua efficacia e portata. Questa collaborazione strategica, formata da una rete di organizzazioni locali (Uil ed Enfap Italia) assieme ad altre entità, offre una copertura territoriale estesa”.

500 milioni di euro per il settore agricolo

“Esprimo il mio pieno supporto all’approvazione del Decreto-legge Agricoltura, riconoscendolo come una risposta decisa e concreta del Governo nazionale guidato da Giorgia Meloni.

Grazie al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, questo decreto prevede azioni concrete di sostegno al fine di riportare l’agricoltura al centro della nostra economia, rinnovando il suo ruolo di pilastro del Made in Italy, così come lo è stato nel passato e così come dovrà esserlo nel futuro.

Il DL Agricoltura non solo rafforza le fondamenta del settore agricolo e ittico a livello nazionale, ma offre anche un sostegno indispensabile per la nostra regione.

La sinergia tra il governo nazionale e quello regionale è un fattore chiave per il successo di questa iniziativa. Solo lavorando insieme possiamo valorizzare l’agricoltura come elemento centrale del tessuto sociale ed economico della Basilicata, contribuendo a creare opportunità di sviluppo e benessere per le nostre comunità.

In qualità di assessore alle Politiche Agricole e Forestali della Basilicata, a nome mio e di tutto il Dipartimento Agricoltura, ribadisco il nostro entusiasmo per l'approvazione di questo Decreto, sostenendo sin da subito con impegno e lavoro le misure messe in campo, certi che rappresenteranno una svolta positiva per il futuro del comparto agricolo e ittico nazionale nonché per il rilancio della Basilicata come regione di eccellenza in questi settori.”

È quanto dichiara in una nota il neoassessore alle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, Carmine Cicala.

Un tuffo tra natura, archeologia, paesaggio e cultura nell’importante Sito della Val D’Agri inserito nel perimetro del PARCO Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri – Lagonegrese. Un progetto che prevede otto visite guidate in lingua (inglese, francese, spagnolo) al Parco Archeologico di Grumentum, quello proposto dall’Unpli Basilicata e le Pro Loco di Grumento Nova, Sarconi, Tramutola e Villa D’Agri, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei e l’Istituto d’istruzione superiore “G. Peano” di Marsico Nuovo. Domani 13 luglio, il via al primo degli otto appuntamenti previsti. Seguiranno: 14, 27 e 28 luglio; 10, 11, 23 e 24 agosto.

Per info: 3489008317 – 097565074
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Contrada Sciaura1 – 85050 - Grumento Nova (PZ)

Il segretario generale  Fillea Cgil  Basilicata,  Angelo  Vaccaro, ha inviato una lettera aperta al presidente della Regione Basilicata Vito Bardi per rinnovare la richiesta di adottare,  “con la sollecitudine imposta dall’imprescindibile dovere di tutelare la salute dei lavoratori – è scritto nella lettera – un’ ordinanza di divieto di attività lavorativa all’aperto, nei cantieri edili e dei settori affini, in condizioni di prolungata esposizione al sole.

Le facciamo rilevare solo a titolo semplificativo – ha sottolineato Vaccaro - che già a partire da ieri, per oggi e i prossimi  giorni, nella stragrande maggioranza delle località della nostra regione, le previsioni del sito www.worklimate.it segnalavano un livello di rischio “alto” per un lavoratore sano, esposto al sole alle ore 12,00 e impegnato in una attività fisica intensa.

Non ci stancheremo mai di evidenziare, infatti, che il caldo estremo è causa non solo di gravi patologie ma aumenta il rischio di infortuni in particolare per coloro che fanno un lavoro faticoso e all’aperto”.

Venerdì, 12 Luglio 2024 08:52

La musica è un lampo

Mercoledì 17 luglio a Rionero Stefano Senardi, uno dei più importanti protagonisti della musica italiana, presenta il suo libro per l’anteprima di Vulcanica Live Festival 2024 aspettando il live di Daniele Silvestri

Si terrà mercoledì 17 luglio alle 18:00 nel giardino di Palazzo Fortunato a Rionero in Vulture l’incontro con il produttore discografico Stefano Senardi per l’anteprima di Vulcanica Live Festival 2024. Nato a Imperia nel 1956, Stefano Senardi è uno dei più grandi produttori discografici italiani: direttore generale della CGD East West, in seguito presidente della Polygram a soli 34 anni e fondatore della sua etichetta NuN Entertainment. 

La XXV edizione del Festival si terrà dal 6 all’8 agosto nel bosco del Parco Europa sulle rive del lago Grande di Monticchio con tre giorni di musica che ospiteranno The Personagg e Merlot martedì 6 agosto,  mercoledì 7 agosto il progetto site specific Dillo alla luna, durante il quale l’intramontabile musica di Vasco Rossi si unirà alla danza, per finire giovedì 8 agosto salirà sul palco Daniele Silvestri anticipato da Casadilego.

Accompagnato da Paolo Verri, direttore della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, esperto in sviluppo urbano e grandi eventi per l’innovazione nelle politiche pubbliche e di coinvolgimento del territorio, Stefano Senardi dialogherà con il giornalista Serafino Paternoster e Antonio Asquino dell'associazione Vulcanica in un incontro dedicato alla musica e ai temi dello sviluppo culturale nelle aree interne della Basilicata in occasione della presentazione del suo libro “La musica è un lampo” edito da Fandango Libri.  

“Quest’anno il Vulcanica Live Festival compie 25 anni, un bel traguardo per un festival nato in una delle zone meno popolate della Basilicata” racconta Vincenzo Paolino, direttore artistico del festival “per l’occasione, oltre alla tre giorni di musica di agosto dove ospiteremo Daniele Silvestri, quest’anno presenteremo un documentario dedicato non solo alla nostra storia ma soprattutto alla capacità della musica di essere un volano di sviluppo per le aree meno conosciute d’Italia. Ed è in questo contesto che abbiamo voluto fortemente la presenza di Stefano Senardi e Paolo Verri poiché la musica, i festival, sono sicuramente un momento di aggregazione importante per tutte le fasce d’età ma quello che vogliamo sottolineare con il nostro lavoro è che la musica può e deve essere un mezzo di sviluppo e crescita economica che le politiche regionali e nazionali devono sostenere”. 

Stefano Senardi ha seguito la carriera e ha lavorato insieme a moltissimi artisti, tra i quali Franco Battiato, Paolo Conte, Vinicio Capossela, Jovanotti, Zucchero, Madonna, Pavarotti, Simply Red, Gianna Nannini, Carmen Consoli, Pino Daniele, i CSI. È stato direttore artistico di Radio Fandango, è tuttora membro del consiglio direttivo del Club Tenco. Sua la serie 33 giri Italian Masters, inventata per Sky Arte. Ha inoltre curato e pubblicato per Rizzoli Lizard, insieme a Francesco Messina, L’alba dentro l’imbrunire, una storia illustrata di Franco Battiato, è direttore creativo e co-sceneggiatore del film Franco Battiato – La voce del padrone, per la regia di Marco Spagnoli, il documentario musicale italiano di maggior successo al box office nel 2022, vincitore del Nastro d’Argento 2023.

La musica è un lampo che ha folgorato sin dall’infanzia la vita del discografico Stefano Senardi. Dalla scintilla scoccata da Piccolissima serenata e Torero, lato A e B di un 45 giri di Renato Carosone, ai dischi dei suoi eroi di quando aveva dieci anni: Rokes, Equipe 84, Corvi, Nomadi. All’amore immediato e definitivo per la musica che esplode grazie a un album doppio dei Beatles, il White Album arrivato da Londra. Era il 1969 e fu il segno di un destino. E da lì in poi le fughe ribelli dell’adolescenza e della giovinezza scapigliata, in pullman o in autostop, verso i più bei concerti di tutta Europa. E poi il più significativo incarico alla Polygram a soli trentaquattro anni e una brillantissima carriera costellata di incontri con uomini straordinari. Dall’amicizia con Franco Battiato al racconto degli indimenticabili concerti dei Rolling Stones o del camaleontico David Bowie sotto una gigantesca luna piena, alla magia di Bob Marley nel concerto del 1980 a San Siro a Milano con centomila fiammelle accese; dai festival psichedelici al rapporto con Pavarotti, traghettatore della musica colta al popolo, a Madonna e ai cantautori: le lunghe conversazioni impegnate con Fabrizio De André, la folgorazione per Vinicio Capossela e Jovanotti, il ricordo di Pino Daniele, il blues e il jazz. Meravigliosi gli aneddoti: i frammenti della Beat Generation, le pagine su Fernanda Pivano, l’intervista catastrofica di Isabella Rossellini a Lou Reed, Steve Wonder in un ristorante milanese che mangia con le mani. Con un apparato fotografico di oltre 400 ricordi, un libro allegro e serio a un tempo, perché ci restituisce la vicenda politica di quegli anni, gli echi degli anni di piombo e le atmosfere più gioiose e rilassate degli anni Ottanta. Insomma, le amicizie, i ricordi, le sorprese e i mille flashback di prima mano raccontati dalla rockstar dei discografici.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. 

 

La Polizia di Stato di Matera ha notificato ed eseguito a carico di un 54 enne di Matera - titolare di una rivendita di veicoli usati multimarche e di provenienza estera - l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, per i reati ipotizzati di truffa continuata e falso, commesso in forma aggravata, a Matera, dal febbraio 2022 e fino al novembre 2023 in danno diversi utenti.

Secondo l’attività d’indagine svolta dalla Sezione di P.G. della Polizia di Stato presso la Procura della Repubblica di Matera, l’uomo dopo essere contattato da diversi clienti, faceva loro visionare l’autovettura d’interesse su foto con la promessa di farle arrivare dall’estero con forti sconti sul prezzo offerto in Italia.

Gli ignari acquirenti, a quel punto carpita la loro fiducia, venivano indotti a credere di aver realmente acquistato l’autovettura tanto desiderata la cui consegna, veniva sempre procrastinata per problemi di natura burocratica, continuando a versare al venditore tutto l’importo pattuito; questi abilmente riusciva a convincere le vittime e “tenerle in attesa” (approfittando anche di particolari loro situazioni di vulnerabilità), talvolta chiedendo anche somme ulteriori, con la promessa di aderire ed inserire nell’acquisto pacchetti di servizi accessori poi rivelatisi inesistenti.

L’indagato riusciva così a indurre la vittima in errore e a procurarsi l’ingiusto profitto pari al prezzo concordato, per poi non consegnare mai i veicoli acquistati sviluppando a suo favore un volume di affari, per il periodo attenzionato dalla indagini quasi di 500.000,00 euro. È stato, tuttavia arrestato e tradotto in carcere dagli operatori della Sezione di P.G. Questura che hanno svolto l’indagine.

L’assessore alla Salute, politiche per la persona e Pnrr della Regione Basilicata è stato ospite del Festival “Il libro possibile” a Polignano a Mare

“Riteniamo che il regionalismo si compia se rafforza i suoi poteri in un quadro di coesione nazionale. Non dobbiamo essere spaventati dalla responsabilità. Le Regioni sono nate non per distruggere lo Stato unitario, ma per consentire alle istituzioni di avvicinarsi alle comunità, anche per essere giudicate sulla qualità dell'azione di governo. Le Regioni per fare il loro mestiere dovrebbero avere delle autonomie”. Così l’assessore alla Salute, politiche per la persona e Pnrr della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, dialogando ieri con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante un incontro pubblico a Polignano a Mare (Bari), all’interno del Festival “Il libro possibile”, di cui la Basilicata è “regione amica”.

L’assessore lucano ha descritto le azioni messe in campo dalla Regione: “Del miliardo di metri cubi di gas che viene estratto ogni anno in Basilicata, una quota del 20%, cioè 200 milioni di metri cubi all’anno, resta ai lucani sia come bonus gas sia come risorsa per finanziare la transizione energetica. Vale a dire che una famiglia lucana che vuole realizzare un impianto autonomo da fotovoltaico o minieolico per dare una risposta ai propri fabbisogni energetici, può farlo con le risorse della Regione. Ecco un esempio di autonomia”.

Sollecitato sull’applicazione dell’autonomia differenziata al settore sanitario, Latronico ha spiegato che “la Costituzione non rinuncia alla coesione nazionale e la legge Calderoli stabilisce che vanno prima precisati i livelli essenziali delle prestazioni” per la ripartizione futura delle risorse, precisando che si dovrà lavorare per ridurre le diseguaglianze regionali che già ci sono nell’accesso alle cure.

Il Presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, ha inviato una nota agli Assessori regionali alle Infrastrutture e all’Ambiente, all’Anas, alle principali stazioni appaltanti della Basilicata e agli Ordini professionali per chiedere il rispetto di un obbligo di legge sostanzialmente ignorato.

In particolare, per il settore edile stradale dal 2005 vige una norma che impone alle stazioni appaltanti l’obbligo di utilizzare nei cantieri di opere pubbliche materiale riciclato nella misura minima del 30%.

Infatti, con la circolare n. 5205 del 15.7.2005 il Ministero dell’Ambiente ha diramato le indicazioni per rendere operativo anche nel settore edile stradale il DM n. 203/2003 che, in attuazione della legge finanziaria 2002, ha imposto alle pubbliche amministrazioni l’obbligo di coprire il proprio fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato in misura non inferiore al 30%. Le Regioni possono modificare tale quota, ma la Basilicata non lo ha fatto.

Pertanto, in sede di formulazione dei capitolati d’appalto, le pubbliche amministrazioni hanno l’obbligo di prevedere l’impiego di materiali riciclati, adeguando i capitolati laddove fosse necessario.

“Riteniamo fondamentale – scrive De Salvo - il rispetto di tale obbligo, che consentirà non solo di osservare la normativa sulla tutela dell’ambiente, ma anche di offrire importanti occasioni di lavoro alle imprese locali del settore, che dispongono di notevoli quantità del predetto materiale”.

  “Ciò rappresenta comunque un’occasione importante per le imprese del territorio per riprendere a lavorare dopo un periodo prolungato di fermo dei cantieri e delle attività. Da ultimo, ma non per importanza, l’utilizzo del materiale riciclato consentirebbe anche di accelerare l’esecuzione dei lavori, per la possibilità di riutilizzare il materiale lapideo scavato anziché portarlo in discarica”.

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