Redazione MJ News

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Sono stati proclamati i vincitori del Premio Letterario Nazionale Liberalia "La città dei Sassi" - VII edizione promossa dall’Associazione Liberalia in collaborazione con Altrimedia Edizioni.

Il Premio, articolato in quattro sezioni (Narrativa, Poesia, Racconti brevi e Saggi) è stato istituito nel 2005 con lo scopo di stimolare e valorizzare la produzione culturale ed esplorare il potenziale creativo del territorio.

Il vincitore della sezione Narrativa è Enzo D'Andrea con l'opera Le verità di Girolamo Venneri, seconda classificata Chiara Dario con Padre nostro, terzo Mario Trapletti con Racconti di un cervello vagabondo.

La sezione Poesia è stata vinta da Annalisa Pistoia con l’opera Sogni e risvegli, al secondo posto Riccardo Carli Ballola con Punti di vista in allestimento, terza Cinzia Manetti con Primavera di Pace verrà.

Per la sezione Racconti brevi, si è classificato primo Gennaro Castellano con Munfrà noir, seconda Anna Maria Di Terlizzi con La lettera sul cuscino, terzo Antonio Chiarello con La festa di compleanno.

La sezione Saggi è stata vinta da Claudio Leandri con I vestiti nuovi dell’imperatore, secondo posto per Sandro Manoni con Pensieri in libertà, terzo Oscar Esile con L’evolversi è impresso nella legge di natura.

Tutti i manoscritti pervenuti sono stati valutati da un comitato di lettura designato da Liberalia che ha selezionato i migliori, sottoposti al vaglio di una Giuria composta da personalità appartenenti al mondo della cultura e della informazione: Maurizio Fiasco (Sociologo), Pasquale Doria (già Caporedattore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, scrittore), Davide Frasnelli (registaRai), Giorgio Marcello (Ricercatore Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali), Caterina Policaro (Dirigente scolastico), Marica Spalletta (Scrittrice e docente Professore Associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università degli Studi Link Campus University), Pasquale Vitagliano (poeta e critico letterario), Gianni Antonio Palumbo (Ricercatore presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia, docente di “Metodologia della critica letteraria”) e Paolo Restuccia (Direttore della Scuola di Scrittura Creativa Genius; Scrittore, autore e regista radiofonico).

La cerimonia di consegna del Premio letterario nazionale Liberalia “La città dei Sassi” - VII edizione si svolgerà sabato 7 settembre a Matera nel corso di Libri in Terrazza.

“Da giorni leggo strumentalizzazioni della sinistra sulla mia posizione relativa all’autonomia differenziata, ma la mia posizione è chiara e netta: l’autonomia differenziata è una vittoria per l’Italia e il mezzogiorno. Nel centrodestra siamo uniti e compatti a difesa di una delle più grandi riforme della storia repubblicana che segna un passo in avanti importante e fondamentale per il Paese.

La sinistra pensi alle proprie divisioni e ci dica perché ha più volte cambiato idea sul tema”. Così in una nota Vito Bardi, presidente della giunta regionale della Basilicata.

“Siamo una comunità”: è la parola d’ordine del Consiglio Confederale Uil Basilicata che si terrà venerdì 28 giugno a Potenza nella sala conferenze del Centro Polifunzionale Caritas di Tito Scalo con inizio alle ore 9,30.

Dopo il saluto del sindaco di Tito Fabio Laurino, interveranno ai lavori: Mons. Davide Carbonaro, presidente Cei Basilicata e arcivescovo di Potenza; Marina Buoncristiano, direttrice Caritas Potenza; Gennaro Sansone, capofiliale di Potenza Banca d’Italia; Vincenzo Tortorelli, segretario regionale Uil Basilicata. Le conclusioni sono affidate a Santo Biondo, segretario confederale Uil nazionale.

“Metteremo al centro della discussione del nostro Consiglio Confederale, grazie alle presenze di autorevoli ospiti, temi importanti tra i quali – sottolinea il segretario Tortorelli - la povertà, la situazione economica e sociale delle famiglie lucane, lo spopolamento e l’evoluzione demografica della Basilicata. Il confronto ci sarà particolarmente utile per aggiornare analisi e proposte sulla situazione economica della regione. La Uil Basilicata – aggiunge il  segretario regionale Uil – intende aggiornare la sua “mission” per passare da sindacato delle persone a sindacato di  “comunità”. L’obiettivo comune è costruire un tessuto sociale solido e coeso, dove ognuno possa, nella legalità, sentirsi parte integrante di una comunità che ascolta, protegge e promuove i diritti di tutti. Siamo preoccupati per il rinvio degli adempimenti istituzionali che spettano al Presidente Bardi e al Consiglio Regionale per l’avvio della nuova legislatura”.

Lunedì, 24 Giugno 2024 17:24

Terza edizione del Premio Rossetti Montano

Grande novità per la terza edizione del Premio Rossetti Montano che ha visto Corleto nei giorni scorsi piazza protagonista di questa importante rassegna internazionale. Per la prima volta è stato conferito un duplice riconoscimento del Premio Montano nella cerimonia svoltasi il 22 giugno. Nicola Scaldaferri, ricercatore di tradizioni musicali italiane in particolar modo lucane e Enzo Vinicio Alliegro, distintosi nelle università mondiali, scrittore di oltre 100 opere e vincitore del premio Carlo Levi 2024, sono stati gli artisti in prima linea che hanno ricevuto il Premio. I due premiati sono stati riconosciuti dopo aver preso parte di un convengo in piazza dal titolo “Friemer l’arpa ho sentito per via. Recupero e rivivificazione della tradizione musicale lucana: ricerca e buone pratiche”, in cui insieme ad altri esperti del settore hanno espresso il grande valore teorico e pratico dell’arpa come mezzo di espressione che lega diverse generazioni. In occasione della cerimonia Premio Montano, si è esibito il pianista Antonio Di Palma, i fratelli Sangineto, Piero Gallina ed infine il quintetto “Lucia Paradiso & friends”. Conferito il Premio alla carriera al violinista Giuseppe Gibboni, che ha portato in Italia il Premio Paganini dopo 24 anni, e ad Elèna Vallebona, prima arpa del teatro San Carlo di Napoli. Rientrano invece del Premio eccellenze lucane: Simone Spadino Pippa, violinista lucano, e Lucia Paradiso, pianista lucana. Giampaolo D’Andrea ha ricevuto la menzione di merito e Rocco D’Amato la menzione speciale: in merito all’impegno politico di Pietro Paolo Montano. Premio Musicale di Parità conferito da Ivana Pipponzi, consigliera di pari opportunità, alla violoncellista lucana, Giovanna D’Amato. L'evento si è concluso nella sera del 23 giugno con l'esibizione dell'ensemble dell'arpa viggianese diretta dalla docente Sara Simari, nella Chiesa Madre di Corleto Perticara, che ha visto la presenza di un pubblico gremito e affascinato.

"Anche le imprese lucane potranno continuare a beneficiare della decontribuzione Sud ".

Così il Presidente della Giunta regionale della Basilicata, Vito Bardi, che nel congratularsi con il Ministro per gli Affari europei, per le politiche di coesione e per il PNNR, Raffaele Fitto, lo ringrazia per aver ottenuto dalla Commissione europea la proroga della misura fino al prossimo 31 dicembre.

"Si tratta di una iniziativa importante che darà un grande contributo all'economia di tutte le regioni meridionali, anche della Basilicata. Le ricadute positive sui livelli occupazionali saranno tangibili e incoraggianti. Ci auguriamo che il dialogo avviato dal Governo italiano con la Commissione europea giunga alla definizione di uno strumento più mirato e a lungo termine, capace di attrarre nuovi investimenti nei nostri territori ".

Questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito un decreto di confisca di prevenzione, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari, presieduta dalla dott.ssa Giulia Romanazzi, su richiesta della Procura della Repubblica di Bari - Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di Giuseppe Di Cosimo, cl. 55, pluripregiudicato per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, già sorvegliato speciale di p.s., ritenuto capo dell’omonimo clan operante nel quartiere di Bari - Madonnella.

Il valore del patrimonio sottratto alla disponibilità dell’interessato e della sua famiglia è stimato in 300 mila euro ed è rappresentato da una lussuosa villa ubicata a Bari frazione Torre a Mare. L’odierno provvedimento emesso dal Tribunale - Sezione Misure di Prevenzione di Bari, accoglie la proposta della DDA della Procura della Repubblica di Bari, formulata sulla base degli accertamenti patrimoniali effettuati dalla Sezione specializzata del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bari (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa) che hanno ricostruito sia la carriera criminale del proposto sia gli introiti dell’intero nucleo familiare, fornendo un corposo quadro indiziario in ordine all’illecita provenienza della sua ricchezza, accumulata negli ultimi 20 anni e che costituirebbe il compendio del traffico di droga.

L’importante risultato odierno - frutto dell’attività condivisa della magistratura e delle componenti investigative specializzate nello specifico settore delle indagini patrimoniali - rappresenta una conferma ulteriore dell’azione di contrasto alla criminalità organizzata attuata non solo attraverso un’assidua opera di prevenzione e repressione, ma anche attraverso attente e scrupolose indagini di natura finanziaria e patrimoniale, preziosi strumenti attraverso i quali vanno combattute le nuove, e più subdole, forme di manifestazione delle mafie.

Un seminario informativo/formativo sull’uso delle teleferiche forestali si è tenuto questa mattina presso la “Sala Basento” della Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, organizzato dall’Ufficio Foreste e Tutela del Territorio in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Si tratta di una tecnica di lavoro, l’esbosco con teleferica, diffusissima sulle Alpi con oltre 350 impianti, mentre ancora poco diffusa nell’arco appenninico.

L’Assessore al ramo, Alessandro Galella, ha sottolineato l’importanza del confronto con gli operatori forestali e con coloro che operano nel settore, al fine di comprendere le motivazioni dello scarso utilizzo. “La diffusione delle teleferiche forestali anche nei nostri territori consentirebbe una programmazione più ampia con l’inserimento di specifiche attività formative sia per i professionisti, che acquisirebbero conoscenze nella progettazione, che per gli utilizzatori che ne valuterebbero i benefici economici per promuoverne un uso corretto e razionale”, ha dichiarato Galella.

Il Dr. Raffaele Spinelli, ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha illustrato i principi di funzionamento delle teleferiche forestali, offrendo una carrellata dei prodotti presenti sul mercato (tipi, modelli e prezzi) e fornendo indicazioni su come progettare una linea semplice (profilo, tensione, portata ed ancoraggi).

L’invito è stato rivolto anche alle ditte boschive delle altre regioni meridionali, atteso che diverse sono quelle che operano nel nostro territorio, continuando così il cammino intrapreso con il progetto ForItaly, nato dalla collaborazione tra le diverse regioni italiane e che ha rappresentato il primo ed importante risultato della cooperazione interistituzionale attivatasi grazie al "Testo unico in materia di foreste e filiere forestali" (d.lgs. 34/2018).

“L’incontro, ha concluso l’Assessore, è anche l’occasione per approfondire i bisogni delle aziende del comparto, fondamentale anche per calibrare e predisporre i bandi a valere sul PSR e CSR Basilica, che prevedono specifiche misure per l’ammodernamento e il miglioramento degli investimenti volti a favorire la crescita del settore forestale, promuovendo l’innovazione tecnica e di processo.”

Le disponibilità di acqua nelle principali dighe lucane ad oggi è di circa 200 milioni di mc in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno 2023.

Tali risultanze sono particolarmente allarmanti soprattutto per il settore agricolo e per gli effetti negativi che si potrebbero ripercuotere sugli areali asserviti.

La situazione preoccupa molto gli Agricoltori anche in ragione del fatto che i livelli d’invasamento registrati ad oggi sono i peggiori degli ultimi 15 anni, bisogna ritornare al 2008 per registrare livelli di invasamento al disotto di quelli presenti oggi, infatti al 2008 i milioni di mc presenti erano 285.

In termini assoluti oltre alla netta contrazione delle disponibilità rispetto allo stesso periodo del 2023, i livelli invasati ad oggi nelle principali dighe lucane si attestano a 288 milioni di mc, circa      56 milioni di mc in meno nel raffronto con giugno del 2020 anno nel quale i volumi di risorsa invasata si attestarono a circa 334 milioni di Mc e 3 milioni di mc in più nel rapporto con l’anno 2008 anno nel quale furono invasati solo 285 milioni di mc.

Abbiamo citato l’anno 2008 e l’anno 2020 in quanto sono state quelle che vengono ricordate come le due annualità nelle quali è stato rilevato un bassissimo indice di piovosità e di rimando ridotti livelli di accumulo della risorsa idrica nelle principali dighe lucane.

In ragione del quadro rappresentato, considerate le temperature in atto e le previsioni che tendono a confermare ulteriori settimane con modestissimi indici di piovosità è necessario assumere ogni utile soluzione volta a favorire un uso razionale e mirato dell’acqua.

Tutti siamo chiamati ad agire con consapevolezza e responsabilità, a partire dall’uso potabile e contestualmente agli usi irrigui in agricoltura, senza dimenticare in questi periodi gli altri usi a partire da quello turistico.

In merito al comparto agricolo è indispensabile oltre che doveroso adottare tempestivamente un piano di utilizzo che tenga conto delle disponibilità effettive, prevedendo eventuali correttivi e interventi compensativi che salvaguardino le colture in atto e fornisca precise indicazioni in relazione alle seconde e nuove colture.

Bene ha fatto il Consorzio di Bonifica ad allertare tutte le autorità preposte affinché non solo vengano confermate i quantitativi di acqua richiesti e concordati al tavolo interistituzionale per il governo della risorsa idrica in modo da non creare disagi ai piani coltura in corso a partire da quelli destinati agli areali del nord della Basilicata.

Come CIA Agricoltori chiediamo inoltre che si autorizzi il Consorzio ad effettuare tutte le manovre e le operazioni di spostamento/scarico di volumi di risorse attivabili fra gli schemi lucani in modo da poter compensare esigenze e disponibilità con manovre di integrazioni fra areali del territorio lucano.

Questo permetterebbe di affrontare e risolvere alcune situazioni emergenziali in particolare negli areali asserviti dalla diga di S. Giugliano che oggi presentano situazioni di evidenti difficoltà, intervenire per risolvere alcune evidenti criticità negli areali della Valle dell’agri e come innanzi citati l’area del Vulture lavellese.

In ragione di quanto suesposto come CIA Agricoltori chiediamo che venga istituito il tavolo di crisi per la gestione della risorsa idrica a cui far partecipare anche le Organizzazioni Professionali agricole maggiormente rappresentative.

Piena disponibilità a collaborare fornendo tutto il nostro contributo per gestire al meglio questa complessa fase che richiede appropriate ed equilibrate soluzioni in materia di utilizzo e uso della risorsa acqua, bene sempre più prezioso e vitale per Cittadini ed imprese.

In ogni caso non possiamo sottrarci nel rimarcare ancora una volta l’importanza di procedere con grande solerzia al completamento o all’avvio dei lavori che riguardano gran parte delle strutture e delle reti presenti nella nostra Regione.

Urge farlo anche in ragione dei finanziamenti previsti a livello nazionale ed Europeo di quelle disponibili e di quelle che bisogna ulteriormente intercettare.

Riteniamo visto quanto emerge anche con una certa ciclicità di effettuare che oggi bisogna adoperarsi senza riserve sul versante delle opere funzionali all’accumulo e alla distribuzione  della risorsa idrica con grande impegno da parte di tutti a partire dalle Istituzioni Regionali per elevare la qualità dei servizi nella filiera dell’oro blu e per il futuro di gran parte della nostra economia.

Abbiamo bisogno in primis visto anche gli effetti dei cambiamenti climatici di poter contare su invasi e strutture connesse oltre alle reti che devono funzionare a pieno regime.

Purtroppo ad oggi non è cosi, sia sugli invasi principali come Montecotugno, Pertussillo, Camastra e San Giuliano ma anche su quelli minori, come il Basentello o Gannano, siamo in attesa dell’entrata a regime di quella di Marsiconuovo tutto è funzionante a regime ridotto o con prescrizioni anche di natura strutturali.

Storia a parte riguarda la Diga del Rendina per la quale non si hanno notizie circa lo stadio della progettazione e i relativi lavori per la sua messa a regime. Ad oggi le informazioni che circolano parlano di un fabbisogno finanziario per procedere ad un organico e completo intervento di oltre 120 Meuro a fronte di una disponibilità di solo 43 meuro. Considerata la strategicità e l’importanza di tale opera per l’area nord della Basilicata bisogna fare ogni sforzo per candidarla nei programmi in essere del PNIISSI.

Questa opera risulta prioritaria e non più procrastinabile, in quanto tali areali del nord della Basilicata vengono serviti tramite risorsa rilasciata dalla Puglia, tramite appropriate e formali intesa assunte al tavolo interistituzionale per il governo della risorsa idrica al quale partecipano l’AdB dell’appennino meridionale, Acqua Sud SPA, Regioni Puglia e Basilicata e CdB.

Attendiamo che una delle principali azioni del nuovo esecutivo regionali riguardi proprio le strutture, le opere e la governance della risorsa idrica quale fattore sempre più centrale nello scacchiere economico e sociale dei nostri territori.

Bianca Leoci, del liceo Rosa-Gianturco di Potenza, prima nella sezioni multimediale

La studentessa lucana Bianca Leoci, del liceo delle Scienze umane “Rosa-Gianturco” di Potenza, si è classificata prima al concorso nazionale “Matteotti per le scuole” edizione 2023/2024 promosso dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Matteotti.

La lucana ha vinto il premio per la sezione multimediale assegnato in una significativa edizione del Premio. Quest’anno, infatti, si è celebrato il centenario della morte di Matteotti, avvenuta per mano fascista il 10 giugno 1924.

Per la studentessa l’emozione più grande è stata entrare nella Camera dei Deputati.

Ma per il liceo Rosa-Gianturco non si tratta del primo riconoscimento a livello nazionale.

Ascolta il podcast: https://open.spotify.com/episode/7I0m2pIpR4DjLzobwJ7tcM

Leggi la notizia: https://www.regione.basilicata.it/giunta/site/giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3105712&value=regione

“La mancata riapertura a Palazzo San Gervasio del Centro di accoglienza per lavoratori stagionali, di fatto, con i problemi di questi giorni che vedono i lavoratori immigrati “accampati” come possono e senza tutele prima fra tutte della dignità umana, rende meno controllabile il fenomeno del caporalato”. Così Antonio Nisi, dirigente Cia-Agricoltori di Palazzo, riferendo che “per ora a Palazzo sono arrivate tra i 50 e i 60 extracomunitari, quasi tutti di origine africana, ma il problema sarà decisamente più grave nelle prossime settimane quando diventerà più difficile controllare l’assunzione regolare di manodopera. La raccolta del pomodoro – aggiunge – non è ancora iniziata e stiamo assistendo all’ormai decennale situazione che vede casolari abbandonati delle nostre campagne diventati luoghi di ricovero, molto precari e senza condizioni igieniche minime”. Nisi inoltre evidenzia il crescente aumento dei costi aziendali: tra manodopera, gasolio, spese vive ci vogliono tra 8 e 9 mila euro per ogni ettaro di pomodoro che sarà raccolto e che – evidenzia – si presenta di ottima qualità e buona quantità.

Sul problema caporalato, Giambattista Lorusso, presidente Cia-Agricoltori Potenza, ribadisce, dopo la tragedia di Latina, che “il rifiuto del lavoro nero e del caporalato sono due dei principi cardine che guidano la nostra azione sindacale. È chiaro che le eccellenze del nostro Made in Italy devono essere legate non solo alla qualità indiscussa delle produzioni agricole italiane, ma anche alla qualità e alla dignità del lavoro e della vita dei lavoratori agricoltori”. Lorusso riferisce del “pressing” svolto nei confronti del Presidente Bardi che ha prodotto il sopralluogo insieme al Prefetto di Potenza Michele Campanaro alla struttura di Palazzo e gli impegni ad accogliere già da giovedì prossimo le prime decine di immigrati e a predisporre un bando regionale per accoglienza diffusa negli appartamenti vuoti e nelle strutture alberghiere ed agriturismi. “E’ necessario- dice Lorusso – accelerare al massimo gli adempimenti attivando un Tavolo permanente per la stagione della grande raccolta prodotti ortofrutticoli”. La Cia Basilicata è convinta, infatti, che sia necessario rendere più agevoli e meno rigidi i canali di ingresso regolare degli stranieri e che questo sia l'unico vero deterrente all'immigrazione clandestina. 
L'incertezza di programmare il fabbisogno occupazionale secondo la Cia lucana- si andrebbe poi ad aggiungere all'incertezza quotidiana in cui vivono le aziende agricole aggravandone ulteriormente le difficoltà.
Tale impostazione è la conferma tangibile che il sistema produttivo ed imprenditoriale agricolo lucano è non solo a sostegno di ogni tipo di iniziativa volta a migliorare e sostenere adeguate e consone condizioni di accoglienza, ospitalità e permanenza ma avamposto di quella cultura dell'integrazione che trova le sue radici nel mondo contadino e nella cultura solidaristica che è parte integrante del nostro mondo produttivo rurale e fra i nostri Imprenditori agricoli e le loro famiglie.

Il presidente nazionale Cristiano Fini aggiunge: “Non basta solo esprimere profondo cordoglio davanti all’inaccettabile vicenda del bracciante indiano, Satnam Singh, vergognosamente abbandonato in strada dopo il gravissimo infortunio nei campi nell'Agro Pontino. Serve fare di più e valorizzare e tutelare le tante aziende agricole che operano in regime di legalità”, ha spiegato Fini. Riguardo al Decreto Flussi -secondo Cia- bisognerebbe innanzitutto creare una black list nella quale inserire quei datori di lavoro che nei click day precedenti, pur avendo ottenuto il visto d’ingresso per i lavoratori richiesti, non hanno poi formalizzato il contratto di soggiorno e, quindi, l’assunzione. Inibire per almeno tre anni tali soggetti dalla presentazione delle istanze permetterebbe non solo di alleggerire il sistema informatico del ministero, ma soprattutto di ridurre i tempi di accoglimento e rilascio dei visti. Ancora meglio, sarebbe superare la procedura del click day attraverso una prenotazione numerica della manodopera extra Ue da parte dei datori di lavoro, che andrebbe effettuata prima del precaricamento delle istanze, così da permettere al ministero di valutare correttamente il numero delle quote in base al fabbisogno reale.

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