Redazione MJ News

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Accompagnato dal direttore generale Massimo Mancini, l’assessore Cosimo Latronico ha incontrato questa mattina in Regione il personale della Direzione Generale Salute, Politiche della Persona E PNRR.

“Le deleghe che il presidente Bardi mi ha voluto affidare – ha detto Latronico - mi pongono di fronte a nuove e delicatissime sfide. Per migliorare la vita dei lucani serve il nostro corale impegno. Dobbiamo guadagnare la fiducia che meritiamo e fissare prima possibile nuovi e ambiziosi obiettivi.

Dobbiamo migliorare i sistemi di controllo – ha aggiunto Latronico- per avere, in tempo reale, indicatori puntuali che ci consentano di deliberare azioni efficaci. In chiusura di esercizio finanziario dobbiamo evitare il disimpegno delle dotazioni, come pure dobbiamo prestare attenzione ai capitoli sotto finanziati, come ad esempio quelli per l’infanzia e i disabili per i quali serve negoziare dotazioni più adeguate, in sede di assestamento di bilancio.

Cura, assistenza e presa in carico del paziente, dovranno essere i temi dominanti dell’azione dipartimentale, che dovrà ottimizzare il governo di tutti i processi, anche attraverso il più efficace coordinamento con le Aziende sanitarie e tutte le altre strutture operanti sul territorio regionale. Attraverso il controllo delle performances dobbiamo rafforzare il ‘sistema di fiducia’.

Il processo di rigenerazione della comunità passa anche attraverso le politiche sociali. Un ruolo importante è svolto dai medici di base che intendo incontrare prima possibile. Tra le mie premure c’è anche la valorizzazione di tutte le risorse del Dipartimento salute. Un obiettivo importante per rafforzare l'azione amministrativa. Dobbiamo costruire un Piano sociale e sanitario all'altezza delle sfide. Liste d’attesa, mobilità passiva ed appropriatezza delle cure sono le azioni su cui dobbiamo impegnarci per dare tutte le risposte possibili sia nel breve che nel medio termine. Una pianificazione oculata ed efficace – ha concluso Latronico- ci metterà sicuramente in grado di affrontare tali sfide che sono prioritarie per la vita e il benessere dei lucani”.

In questi giorni, la Polizia di Stato di Matera sta svolgendo servizi di pattugliamento insieme alla Policia Nacional spagnola. Considerata l’affluenza turistica che si registra in questo periodo, i due colleghi provenienti da Madrid assistono i nostri poliziotti nella tutela della sicurezza pubblica e nella prevenzione dei reati e si occupano anche di assistere i connazionali nei rapporti con le Autorità locali. La principale finalità del servizio è, infatti, quella di facilitare i contatti tra i turisti e le Autorità locali, in modo da snellire lo scambio di informazioni. Per questo, gli agenti saranno presenti soprattutto nei principali luoghi di interesse del centro cittadino.

In considerazione del notevole flusso di visitatori che, soprattutto in estate, raggiunge la Città dei Sassi, annoverata tra le più note e frequentate mete turistiche di interesse culturale del Paese, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno ha inviato a Matera i due poliziotti spagnoli, nell’ambito delle relazioni internazionali, sperimentate con successo negli ultimi anni, che prevedono lo svolgimento di pattugliamenti congiunti con operatori di polizia stranieri.

I cittadini vogliono vivere nei quartieri dove ci sono più esercizi di prossimità, perché questi rafforzano le comunità (per il 64% degli intervistati), fanno sentire più sicure le persone (57%) e fanno crescere il valore delle abitazioni (fino al 26% in più). La chiusura dei negozi preoccupa e intristisce i cittadini che percepiscono chiaramente quali tipologie merceologiche sono a maggiore rischio: questo, in sintesi, quanto emerge da un’indagine realizzata da Confcommercio in collaborazione con SWG nell’ambito del progetto Cities che si occupa di contrasto alla desertificazione commerciale nelle città italiane e sviluppo del valore sociale delle economie di prossimità.

Il dato di partenza. In un decennio a Potenza il commercio al dettaglio ha subito una contrazione di esercizi pari al 13,7%. Il centro storico del capoluogo ha perso 84 negozi di commercio al dettaglio (erano 437 e sono diventati 353). Crescono invece gli alberghi, i bar e i ristoranti ma complessivamente di appena 2 unità, senza dunque riuscire a compensare le riduzioni del commercio. Solo bar, in totale 70, resistono alla desertificazione commerciale. Nei quartieri (tutta l’area cosiddetta non centro storico) a cessare sono 54 attività di commercio al dettaglio, quasi del tutto compensate da 53 alberghi, ristoranti e bar in più.

Angelo Lovallo, presidente Confcommercio Potenza: “Non ci limitiamo a tenere il polso della situazione e ad ascoltare i cittadini attraverso indagini, ma da tempo indichiamo proposte per la rigenerazione del centro storico e svolgiamo iniziative con gli esercenti. Aspettiamo che si concluda la fase istituzionale della nuova Amministrazione Comunale per affrontare le tante e complesse questioni dei negozi di vicinato in un Tavolo specifico che vorremmo permanente”.

Il valore sociale dei negozi di prossimità

Alle attività economiche di prossimità viene anche riconosciuto un alto valore sociale: per quasi i due terzi degli intervistati (64%) rappresentano soprattutto un’occasione di incontro che rafforza l’appartenenza alla comunità, ma anche un servizio attento alle persone fragili (59%), un presidio di sicurezza (57%), una garanzia di cura dello spazio pubblico (54%) e un facilitatore dell’integrazione (49%); quando si tratta di consumi, gli acquisti quotidiani di farmaci (64%) e tabacchi (59%) vengono effettuati prevalentemente negli esercizi vicini all’abitazione; per abbigliamento (64%), alimentari a lunga conservazione (60%), accessori per la casa (60%) e prodotti di elettronica (53%) i centri commerciali e le grandi strutture distributive (megastore, outlet, ecc.) diventano i luoghi di acquisto prevalenti rispetto agli esercizi commerciali in centro città dove quelle tipologie di beni registrano percentuali di acquisto tra il 2% e il 5%.

La desertificazione commerciale

E uno dei motivi delle scelte di acquisto al di fuori del proprio quartiere deriva dall’avanzamento della desertificazione commerciale, ovvero dal calo o addirittura dalla totale assenza di negozi tradizionali vicino alla propria abitazione: rispetto alla propria zona di residenza, infatti, per i negozi specializzati si avverte prevalentemente una diminuzione, come nel caso dei negozi di abbigliamento ed elettronica (46%) e dei servizi essenziali, tra cui gli alimentari (42%), solo i servizi per il tempo libero (tra cui bar e ristoranti) sono percepiti in aumento dal 43% degli intervistati.

La percezione dell’avanzamento della desertificazione porta con sé un forte sentimento negativo che spinge un italiano su cinque (22%) addirittura a ipotizzare di cambiare abitazione nel caso in cui il fenomeno dovesse acuirsi nella zona in cui abita; l’83% degli intervistati dichiara di provare un senso di tristezza di fronte alla chiusura dei negozi nelle strade della propria città e il 74% ritiene che tale fenomeno incida negativamente sulla qualità di vita nella zona di residenza. Forte è la consapevolezza della difficoltà di una loro riapertura: il 56% degli intervistati sostiene che difficilmente un negozio chiuso nel proprio quartiere verrà sostituito da un altro.

Le principali differenze geografiche e per dimensione urbana

I cittadini che percepiscono nel proprio quartiere fenomeni generali di desertificazione si equivalgono con coloro che rilevano una crescita delle attività (39%) e questo è indicativo non solo di una certa dinamicità delle imprese del terziario di mercato ma anche di una geografia dei fenomeni differenziata per merceologia, macroregioni e diverse dimensioni dei comuni: se al Nord i processi di desertificazione sono segnalati dal 43% degli abitanti, al Sud questo avviene per il 31% degli intervistati; le chiusure sono maggiormente percepite nelle città tra 100 e 250mila abitanti, meno in quelle tra 30 e 100 mila. Diversa è anche la percezione del fenomeno tra chi vive nei grandi e nei piccoli centri: per i primi desertificazione è sinonimo di aumento del degrado urbano, riduzione della qualità della vita e riduzione della sicurezza, per i secondi sta a indicare prevalentemente riduzione delle occasioni di lavoro, aumento del rischio di spopolamento e riduzione delle occasioni di socialità. Al Sud prevalgono le preoccupazioni per i riflessi occupazionali e i rischi di spopolamento.

Carlo Sangalli (presidente nazionale Confcommercio). “Anche nell’era digitale i negozi di vicinato sono insostituibili: rendono le città più vivibili, più attrattive e più sicure. E’ necessario, però, contrastare la desertificazione che sta facendo scomparire molte attività commerciali. Occorre incentivare l’innovazione e sostenere la riqualificazione urbana attraverso un miglior utilizzo dei fondi europei”: così il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, commenta l’indagine sulla desertificazione commerciale diffusa dalla Confederazione

Nato il 13 maggio 1993, Francesco Russo è un difensore di grande qualità, classico “braccetto” di sinistra. In carriera, ha indossato le maglie di Maceratese, Copparese, Leonfortese, Castrovillari, San Teodoro, Agropoli, Battipagliese, Altamura, Francavilla, Nardò, Gelbison e Grosseto. Un uomo di significativa esperienza che fornirà un contributo determinante alla rosa biancoazzurra, anche in virtù delle ultime tre stagioni sportive, che hanno permesso al giocatore di centrare l’obiettivo playoff con le rispettive squadre di appartenenza.

Nato il 21 gennaio 2002, Franck Teyou è un giovane e interessante centrocampista con doppio passaporto italo-senegalese. Prodotto del vivaio Spal, ha già maturato esperienze vestendo la casacca di Cosenza, Castrovillari, Torres e Portici.  

Nato il 01 gennaio 2006, Bryan Bello è un attaccante di grande prospettiva, cresciuto calcisticamente nelle giovanili dell’Alessandria. Un atleta su cui il direttore sportivo Alessio Ferroni punta fortemente e che, di certo, saprà ritagliarsi uno spazio importante nelle rotazioni di mister Salvatore Ciullo.

Francesco, Franck e Bryan, benvenuti nella Città dei Sassi! 

Fabio Di Benedetto, titolare dell’azienda Minerva & Co. Sas di Pisticci, operante nel settore delle lavanderie industriali, è stato eletto lunedì Presidente della Sezione Unionservizi di Confapi Matera.

La Sezione Unionservizi raggruppa le imprese che operano nei settori dei multiservizi (servizi ecologici, di pulizia, facchinaggio, manutenzione del verde), degli impianti di lavaggio e noleggio dei tessili per uso alberghiero, dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, della promozione culturale, dei parcheggi, della vigilanza privata e portierato, della consulenza aziendale e servizi reali alle imprese. 

Si tratta dunque di una Categoria variegata e consistente, che assomma numerosi dipendenti e su cui Confapi Matera punta molto per rilanciare le attività economiche.

Fabio Di Benedetto è stato eletto Presidente per il prossimo triennio con votazione dell’Assemblea all’unanimità.

“Ringrazio l’Assemblea per la fiducia concessami” – ha dichiarato il Presidente Di Benedetto. “Per le aziende di servizi nel prossimo futuro si apriranno nuove opportunità di lavoro e di crescita; sarà nostro compito, come Associazione, tutelare al meglio i diritti delle imprese nel complesso rapporto con la pubblica amministrazione e assecondare lo sviluppo che riguarderà diversi settori dei servizi”.

“Unionservizi, infatti, è una Categoria eterogenea, che racchiude imprese operanti in molti ambiti dei servizi e che è trasversale a tutte le altre Categorie” – ha proseguito Fabio Di Benedetto. “Per questo motivo dobbiamo cogliere questa poliedricità e versatilità delle nostre aziende per avviare un confronto con la Regione Basilicata che porti all’emanazione di misure di agevolazione che abbiano una maggiore rispondenza alle esigenze delle imprese che intendono investire. L’eterogeneità della Sezione può tornare utile per fungere da volano per diversi settori specifici”.

L’Assemblea ha eletto nel Consiglio Direttivo Mauro Scioscia (Istituto di Vigilanza L’Aquila), Antonello Di Gioia (AV Broker Srl), Tonia Scalera (Green Line), Vincenzo Pellettieri (Kaizen Studio Srl), Michele Grieco (Sisas Service Srl), Nicola Recchia (Valbasento Servizi Srl), Nunzio Vivilecchia (XXL Global Service). Vicepresidente della Categoria è stato eletto Rocco Festa (Erreffe Progetti Srl).

CIA Agricoltori Italiani di Potenza e Matera esprimono tutto il loro disappunto sulla mancata della convocazione del Comitato di Coordinamento dell’accordo di programma Basilicata-Puglia-Governo per la gestione e il riparto della risorsa idrica, che avrebbe dovuto dare concrete risposte e soluzioni all’ emergenze che investono soprattutto gli areali irrigui del nord della Basilicata nei quali si registrano già ingenti perdite di produzioni pregiate in particolare orticole.

Ogni giorno che passa si rischia di compromettere intere partite di prodotto contrattualizzato, azzerare redditi e investimenti e aprire lo spettro del default a molte aziende agricole.

Cia riferisce che con apposita e articolata nota pec (datata 16.07.24 prot. n. 24/24) a firma dei Presidenti Lorusso e Stasi a nome delle aziende Associate CIA Agricoltori Italiani veniva   richiesto di essere urgentemente convocati.

Non si capiscono le ragioni e i motivi per i quali il Governatore Bardi tarda a convocare tale decisivo Organo.

La richiesta di incontro è finalizzata ad analizzare la straordinarietà che vive il settore primario dovuto anche all’andamento climatico sempre più anomalo oltre ad acquisire e concordare tempestive azioni da porre in essere per fronteggiare la situazione emergenziale venutasi a creare nell’area nord della Basilicata dove è opportuno rimarcare sono a dimora e di prossima consegna (speriamo) alcune migliaia di Ha di colture di pregio soprattutto orticole regolarmente prenotate al CdB e a cui oggi bisogna senza ulteriore indugio garantire i necessari quantitativi di acqua.

In particolare è indispensabile definire con estremo rigore le modalità e la tempistica delle concessioni dei 4,5 Mc di risorsa a suo tempo concordato e contestualmente attivare le dovute compensazione che la Regione Basilicata tramite il CdB deve garantire.

Infine una nota di disappunto verso il Governatore.

Come CIA riteniamo che rientri nei canoni delle corrette relazioni dare riscontro alle note ufficiali che pervengono e che rappresentano criticità e problemi. Il riscontro è opportuno garantirlo a tutti indipendentemente dalla sigla datoriale che le segnala, in particolare quando si tratta di emergenze che rischiano di compromettere il futuro economico e produttivo di imprese e famiglie.

Di qui la sollecitazione a maggior rispetto per il mondo produttivo agricolo pilastro dell’economia lucana. 

“E’ stata una gioia immensa condividere l’iniziativa dell’Esercito e consegnare la pergamena agli illustri concittadini ai quali vanno i nostri ringraziamenti per aver tenuto alto l’onore di Montalbano Jonico e dell’Italia durante la guerra, ma anche le congratulazioni per lo spirito, passato e presente, che hanno mostrato”.

Così il consigliere regionale, Piero Marrese, ha commentato l’iniziativa che si è svolta a Montalbano Jonico nel corso della quale l’Amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco facente funzioni, Giuseppe Di Sanzo, ha consegnato una pergamena a Vincenzo e Giuseppe Camardi, entrambi classe 1924 e reduci dalla seconda guerra mondiale, ai quali il Colonello Gennaro Scotto di Santolo, comandante del Comando Militare Esercito Basilicata, ha consegnato copia del foglio matricolare.

Di Sanzo ha invece spiegato la scelta del Comune di Montalbano Jonico: “Abbiamo voluto condividere la lodevole iniziativa dell’Esercito per celebrare le gesta di una generazione di persone alle quali dobbiamo la libertà e la democrazia e, contemporaneamente, coinvolgere le giovani generazioni per sensibilizzarle su temi come l’abnegazione, l’amore per la Repubblica e l’impegno civico”.

Nonno Giuseppe ha compiuto 100 anni da qualche giorno, mentre suo cugino Vincenzo li compirà a ottobre. Alla cerimonia erano presenti anche i familiari di Giuseppe e Vincenzo Camardi. 

Domenica scorsa, oltre 1130 Pro Loco di tutta Italia associate ad UNPLI, hanno dato vita ad un'edizione straordinaria della Giornata Nazionale delle Pro Loco. Attraverso il prezioso impegno dei loro volontari, queste associazioni hanno raccontato la bellezza dell'Italia; mettendo in luce l'enorme lavoro svolto quotidianamente per costruire un futuro migliore.
Grazie ad un cartellone ricco di eventi, la sesta edizione della Giornata Nazionale delle Pro Loco, concepita per evidenziare l'impegno quotidiano di queste associazioni nel sostenere i territori, ha offerto un'ampia varietà di esperienze: dalle attività volte alla valorizzazione del patrimonio culturale (materiale e immateriale) e della cultura eno-gastronomica, all'esaltazione dell'identità locale e all'animazione del territorio.
Le Pro Loco UNPLI di Basilicata, contando circa 80 associazioni, si sono unite all'iniziativa con entusiasmo, organizzando ben 31 eventi che hanno spaziato dalla scoperta dei luoghi alle passeggiate naturalistiche, dalle mostre fotografiche ai salotti letterari.
Le oltre 6200 Pro Loco UNPLI attive in Italia, che rappresentano quasi l'80% dei Comuni italiani, garantiscono una presenza capillare sul territorio oltre che un costante impegno a vantaggio delle comunità locali, diventando un punto di riferimento sia per i cittadini che per le istituzioni.
"La Giornata Nazionale delle Pro Loco ha rappresentato un importante momento di valorizzazione e riconoscimento dell'opera svolta dalle nostre associazioni," ha dichiarato Vito Sabia, Presidente delle Pro Loco UNPLI di Basilicata. "Oltre ad accendere i riflettori sul ruolo sempre più cruciale delle Pro Loco, questa giornata è stata la celebrazione di coloro che, con orgoglio e passione, si dedicano ogni giorno esclusivamente al vantaggio dei propri territori. È stata, senza dubbio, la migliore occasione per evidenziare il valore della rete delle Pro Loco, sia a livello interno che esterno" - ha concluso.
L'iniziativa ha ricevuto un riconoscimento speciale attraverso un videomessaggio inviato dal Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che ha elogiato le Pro Loco lucane e ha riconosciuto il prezioso contributo che queste associazioni offrono nella promozione e nella conservazione del nostro patrimonio culturale e territoriale.
La Giornata Nazionale ha rappresentato, quindi, un'importante occasione per celebrare il loro impegno costante e la passione e cura per il territorio in cui vivono.
Pierfranco De Marco, Consigliere Nazionale UNPLI Basilicata, ha sottolineato: “Quando nel 2018 abbiamo avviato il progetto di una Giornata Nazionale dedicata alle Pro Loco italiane, lo abbiamo fatto per ricordare quanto i volontari di queste associazioni offrano negli eventi promossi, anche da altre organizzazioni, cercando, quindi, di dare soddisfazione e visibilità al grande lavoro che gli stessi donano alle comunità in cui operano. Di questa settima edizione, resta il grandissimo risultato dei numeri raccolti, ossia, oltre ai 1.130 eventi Pro Loco in tutta Italia e 31 in Basilicata! Un record che determina la voglia di credere in questa iniziativa promossa da UNPLI e la certezza che continuerà a consolidarsi negli anni.
Grazie a tutte le Pro Loco lucane e italiane che hanno contribuito con la loro fantastica organizzazione al successo dell'evento e grazie all’impegno messo in campo dal Comitato regionale UNPLI Basilicata, in particolare al Presidente Vito Sabia e alla responsabile GNPL, Angelica Cappiello, per il risultato raggiunto". Questo invece il commento del vicepresidente Unpli Basilicata e Responsabile GNPL, Angelica Cappiello: “È stato un grande successo la GNPL in Basilicata con oltre 30 iniziative organizzate su tutto il territorio regionale. È stata la nostra festa, la festa di tutti i volontari che con orgoglio e passione dedicano ogni giorno il proprio tempo ad esclusivo vantaggio del territorio. Un grazie a tutte le Pro Loco e appuntamento al prossimo anno".

Assessore Mongiello: "Sfida ambiziosa che accolgo con determinazione nel processo di decarbonizzazione"

A pochi giorni dal proprio insediamento, l’assessore all’Ambiente e Transizione energetica della Regione Basilicata, Laura Mongiello, è già al lavoro sui temi più importanti che riguardano il proprio dipartimento, tra incontri quotidiani con dirigenti, rappresentanti istituzionali e di enti pubblici oltre che all'espletamento di documentazioni programmatiche.

Tra queste è stato approvato l’elenco dei comuni beneficiari della concessione del contributo per la promozione e per la costituzione delle comunità energetiche rinnovabili (CER) con Determinazione dirigenziale numero 899 del 2024. Nel merito, la Regione Basilicata ha programmato uno stanziamento iniziale per un importo pari a 1 milione e 300mila euro a favore delle amministrazioni comunali quali soggetti promotori, sostenendo la fase della loro costituzione con particolare riguardo alla predisposizione degli studi di fattibilità e di tutta la documentazione necessaria per la loro costituzione. Il contributo ammissibile per ogni singolo Comune può arrivare a un massimo di massimo di 9 mila euro. A seguito di verifica di ammissibilità delle domande, sono state ammesse a contributo tutte e 93 le istanze protocollate, 62 per la provincia di Potenza e 31 per la provincia di Matera, con la pubblicazione dell’elenco dei beneficiari determinato secondo l’ordine cronologico di presentazione.

“La misura è coerente con gli indirizzi di politica energetica formulata nella programmazione unitaria 2021 - 2027, nel Piano energetico ambientale regionale in fase di revisione nonché con quelle enunciate dal PNIEC, Piano Nazionale per l’Energia e il Clima”, spiega l’assessore Laura Mongiello che aggiunge: “Attraverso le CER la Regione intende favorire la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’autoconsumo mediante un modello basato sulla condivisione ed incentrato su un sistema di scambio locale, favorendo la gestione congiunta, la riduzione della dipendenza energetica dal sistema elettrico nazionale da fonte fossile e, più in generale, lo sviluppo sostenibile”.

“E’ in generale una sfida ambiziosa che accolgo con determinazione, anche alla luce di quanto già avviato nella scorsa legislatura. La Regione Basilicata si conferma promotrice del processo di decarbonizzazione anche attraverso la promozione delle Comunità energetiche rinnovabili, incentivando misure di transizione energetica territoriale, basate su fonti rinnovabili e sistemi energetici ad emissioni di carbonio zero. Un sistema che vede i comuni protagonisti in una unione di intenti e lavoro con la Regione Basilicata”, conclude l'assessore Mongiello.

Sono da poco passate le 13:40 del 15 luglio e al 112 vengono segnalate delle persone sospette. I Carabinieri della locale Stazione si sono quindi da subito attivati mettendo in atto mirati servizi di vigilanza al fine di setacciare le zone indicate, e infatti, intorno alle 14:00 circa, hanno individuato due uomini sospetti uscire dall’abitazione di una signora anziana del 1943 con un borsone. All’atto del controllo, i Carabinieri hanno rinvenuto monili in oro per un valore di 70.000 €, a conferma l’anziana signora riferiva che poco prima era stata contattata da sedicente maresciallo che, informandola circa un sinistro stradale nel quale si era trovato coinvolto il figlio, le chiedeva denaro che avrebbe ritirato altrettanto sedicente collega. Per i due campani è scattato l’arresto in flagranza per truffa aggravata e sono stati infatti accompagnati presso la casa circondariale di Matera in attesa di essere giudicati dalle competenti autorità, così come disposto dal Pm di turno della Procura della Repubblica di Matera, immediatamente informato dai militari.

Fondamentali sono state le segnalazioni dei cittadini. L’opera di sensibilizzazione e di prevenzione attuata dalla Prefettura, dalle Forze dell’Ordine, dai comuni e dalle varie organizzazioni sociali, in primis le parrocchie, sembra essersi dimostrata efficace.

Si precisa che gli accertamenti compiuti finora sono comunque nella fase delle indagini preliminari e necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.

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