Redazione MJ News

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Avevano destato un considerevole allarme i furti ai danni dei bagnanti consumati nella località Capitolo di Monopoli. A dare una concreta risposta alle necessarie esigenze di sicurezza di cittadini e turisti sono intervenuti i Carabinieri della locale Stazione. Numerose erano state le vittime, perlopiù turisti costretti a raggiungere la Caserma con indosso il solo costume da mare, a cui, in una giornata dedicata al relax, erano stati portati via documenti, telefoni, denaro contante e addirittura le chiavi dell’autovettura, tanto da dover ricorrere all’autostop per chiedere aiuto o farsi accompagnare in Caserma. Sin dalla prima denuncia, i Carabinieri avevano sviluppato una serie di servizi con pattuglie dedicate alla vigilanza e con finalità preventive e, in particolar modo, appostamenti per tentare di cogliere i malintenzionati nella flagranza. L’impegno non ha tardato a fornire gli esiti sperati. Nella giornata del 1° agosto, infatti, proprio nel corso dei servizi appositamente predisposti, i Carabinieri del Comando Stazione di Monopoli hanno bloccato una coppia, un 50enne del brindisino e una 38enne originaria della provincia di Foggia ma residente a Monopoli, sorpresi dai militari dopo aver asportato due borse che una coppia di turisti aveva lasciato sui teli per entrare in mare. All’interno degli zaini, oltre i documenti, vi erano iPhone, soldi contanti, chiavi ed oggetti personali, per un valore complessivo di circa 2500€, restituiti agli ignari turisti. I due sono stati quindi dichiarati in arresto e sottoposti agli arresti domiciliari. In sede di rito direttissimo, l’Autorità Giudiziaria convalidava gli arresti, disponendo l’obbligo di presentazione alla P.G.

È importante sottolineare che i relativi procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari e che l’eventuale colpevolezza degli indagati in ordine ai reati contestati dovrà essere accertata nelle opportune sedi.

Le Centrali Operative Territoriali che, insieme alle Case e agli Ospedali di Comunità, l’Assistenza Domiciliare e la Telemedicina rientrano tra gli interventi previsti dal legislatore nell’ambito del PNRR per migliorare la risposta del sistema sanitario, si configurano come la prima importante scadenza fissata dall’Europa.

Il progetto di realizzazione delle COT ha visto la formalizzazione del modello organizzativo regionale nel mese di giugno e, nello stesso mese, sono stati ultimati i lavori strutturali e le forniture, ed è stata completata, a metà luglio, la fase di formazione all’uso degli applicativi informatici.

Con la visita ispettiva finale dell’ingegnere indipendente, come richiesto dal Ministero della Salute e dal Piano sottoscritto con l’Europa, effettuata in data 22/07/2024, è stato definitivamente certificato l’avvio operativo delle Centrali Operative dell’ASM, come ratificato dalla Regione Basilicata con D.G.R. n. 391 e n. 392 del 30/07/2024.

Il compito primario della centrale Operativa territoriale è quello di facilitare e ottimizzare il percorso del paziente tra i vari servizi di cui necessita; il modello organizzativo sotteso svolge funzione di coordinamento della presa in carico della persona e, per realizzarlo, dialoga con i servizi e i professionisti sanitari coinvolti nei diversi setting assistenziali.

Le COT coordineranno la presa in carico della persona, assicurando supporto informativo, organizzativo e logistico nella transizione degli assistiti da una struttura assistenziale all’altra, come nella dimissione dall’ospedale verso una struttura riabilitativa. Saranno in grado di monitorare la disponibilità di posti in strutture territoriali o ospedaliere e di organizzare le prestazioni di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). Monitoreranno lo spostamento di ogni paziente da un luogo di cura all’altro e da un livello clinico-assistenziale all’altro, promuovendo e utilizzando mezzi per il passaggio di consegne standardizzati.

Il progetto COT è stato sviluppato lavorando su molteplici aree:

  • organizzazione, su cui si è sviluppata una completa sinergia con la Regione e l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza, definendo un modello unico regionale di funzionamento, teso a garantire ai cittadini eguali percorsi e modalità di gestione di patologie e bisogni sanitari;
  • adeguamento strutturale delle sedi individuate per l’attività, la sede Hub di Via Montescaglioso a Matera e la sede Spoke di Via Moncenisio a Policoro;
  • integrazione informatica e informativa.

“Con l'avvio formale delle COT -afferma il Commissario Friolo -si inaugura per il sistema sanitario locale un nuovo corso in cui, in sintonia con gli obiettivi programmatici nazionali e regionali, si realizza un nuovo modello di assistenza territoriale più vicino al cittadino che massimizza l'integrazione ospedale territorio. Sono convinto che le COT rappresentino una svolta decisiva per il nostro sistema sanitario locale, permettendoci di erogare prestazioni più integrate e centrate sulla persona, secondo il modello della sanità di prossimità. Un sentito ringraziamento alle strutture aziendali che ci hanno permesso di realizzare tutto nel pieno rispetto dei tempi previsti dalla legge.”

Nel rispetto dei diritti della persona indagata, della presunzione di innocenza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.

La Polizia di Stato di Matera ha arrestato, in flagranza di reato, un 25enne di Policoro, per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. L’uomo, originario del Gambia e regolare sul territorio nazionale, è stato individuato nel corso di un’attività congiunta, svolta dagli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Policoro.

Nell’ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno dello spaccio di stupefacenti lungo la fascia jonica, i poliziotti hanno attenzionato le aree di sosta degli autobus di lunga percorrenza provenienti da altre regioni, per controllare alcuni viaggiatori. Tra questi, è stato individuato un uomo, il quale, alla vista degli agenti, ha cambiato improvvisamente direzione, cercando evidentemente di sottrarsi al controllo. Il giovane è stato prontamente fermato e perquisito. All’interno di una sacca a tracolla nascondeva due involucri, avvolti da carta argentata con nastro isolante nero, contenenti 250 gr. di hashish in totale.

Dopo aver informato l’Autorità giudiziaria, la droga è stata sequestrata ed il giovane è stato arrestato e condotto in carcere, in attesa del giudizio di convalida.

Iniziativa di Regione Basilicata, Egrib e Acquedotto Lucano per sostenere l’uso ragionevole dell’acqua potabile

“Ogni goccia conta” è la campagna di sensibilizzazione della Regione Basilicata in collaborazione con Egrib (Ente di Governo dei rifiuti e delle risorse idriche) e Acquedotto Lucano per sostenere il consumo responsabile dell'acqua da parte dei lucani e, in particolar modo, i cittadini forniti dal bacino idrico Basento-Camastra.
Sono 29 i Comuni interessati con una popolazione di 145 mila abitanti (circa il 40 per cento è composto dalla popolazione di Potenza). Oltre al capoluogo lucano gli altri centri coinvolti sono: Acerenza, Anzi, Avigliano, Albano di Lucania, Banzi, Baragiano, Brindisi di Montagna, Campo maggiore, Cancellara, Castelmezzano, Forenza, Genzano di Lucania, Irsina, Laurenzana, Maschito, Oppido Lucano, Picerno, Pietragalla, Pietrapertosa, Pignola, Ruoti, San Chirico Nuovo, Satriano di Lucania, Tito, Tolve, Vaglio Basilicata, Trivigno e Tricarico.
L’obbiettivo è la riduzione dei consumi di almeno il 20 per cento entro il 20 1gosto 2024. Se questo non dovesse verificarsi sarà inevitabile procedere con le interruzioni.

Intanto per lunedì 5 agosto è fissato un incontro tra Dipartimento della Protezione Civile regionale, Egrib, Acquedotto Lucano e i sindaci dei 29 Comuni interessati ai quali sarà somministrata un’ordinanza che riporterà le indicazioni sull’uso responsabile dell’acqua e le sanzioni da somministrare in caso di inottemperanza.

Guarda il video appello del presidente della Regione, Vito Bardi: https://youtu.be/rMxF3jVOZlU

Sindaco e Questore sottoscrivono il PROTOCOLLO ZEUS, un’intesa incentrata sul percorso di recupero degli autori delle condotte violente.

Questa mattina, il Questore Emma Ivagnes ha sottoscritto con il Sindaco Domenico Bennardi il “Protocollo Zeus”, un’intesa in materia di atti persecutori e maltrattamenti, finalizzata a intercettare le condotte a rischio.

L’obiettivo è quello di prevenire la violenza, mediante l’avvio di programmi di recupero sociale, rivolti agli stessi autori di comportamenti violenti.

Le azioni previste dal protocollo nascono dall'istituto dell'ammonimento del Questore, previsto dalla legge rispetto alla violenza domestica e allo stalking: l'ammonimento è uno strumento importante che rappresenta un primo “avvertimento” rivolto ai soggetti maltrattanti e che evidenzia il disvalore sociale e penale della loro condotta. L'ammonimento del Questore punta, infatti, a bloccare le recidive degli episodi di violenza di genere, prima che questi sfocino nella commissione di reati, intervenendo direttamente sul maltrattante, attraverso il suo inserimento in percorsi di recupero, rieducazione e, quindi, di riabilitazione. Un ruolo fondamentale verrà svolto, in questo senso, dai Servizi Sociali del Comune di Matera.

Al momento dell’esecuzione del provvedimento di ammonimento, sia per violenza domestica che per atti persecutori, l’autore delle condotte viene informato della possibilità di seguire un percorso – gratuito – di riflessione e di presa di coscienza del disvalore sociale e penale delle condotte tenute.

Il trattamento proposto è volto al miglioramento della gestione delle emozioni, nella convinzione che intervenire all’inizio della spirale della violenza è determinante per prevenire la degenerazione dei primi atti, affinché colui che li ha commessi possa “fermarsi prima”.

Il percorso mira, dunque, a un cambiamento profondo dei soggetti maltrattanti, allo scopo finale di ottenere un calo significativo delle recidive e, allo stesso tempo, una possibilità di recupero del maltrattante.

Il Questore Ivagnes ha affermato di “confidare negli effetti positivi del protocollo, considerato che, tra le questure che hanno avviato il protocollo già da qualche tempo, è stata effettuata una verifica dei risultati ottenuti, che ne conferma la validità in termini di abbassamento della recidiva, a dimostrazione che l’attenzione e gli interventi preventivi rivolti all’autore di violenza sono importanti e si collocano in rapporto di complementarità rispetto a quelli effettuati a sostegno delle vittime”.

Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, ha ringraziato l’assessore Tiziana D’Oppido per aver collaborato attivamente con il personale della Questura nella definizione del protocollo: «E’ l’importante presa in carico da parte della Questura di quella che ormai si configura come un’emergenza sociale a tutti gli effetti -ha dichiarato Bennardi- quindi come Amministrazione comunale siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo, per prevenire e gestire al meglio le conseguenze di questi deprecabili atti di violenza».

La stesura e la sottoscrizione di questo Protocollo Zeus rappresenta un’ulteriore risposta congiunta e di rete contro la violenza di genere in un’ottica sistemica, che guardi all’accoglienza e al sostegno alla vittima, ma anche al recupero dei responsabili della violenza e alla prevenzione del fenomeno.

Il nome del progetto evoca il “primo maltrattante (noto) della storia”, la cui modalità di dominio e verticalismo nelle relazioni costituisce un monito da cogliere: perché gli Zeus in erba non si trasformino in despoti è necessario troncare sul nascere il loro agire inadeguato e violento.

Come per i servizi essenziali per i cittadini, l’ Autonomia Differenziata si espande anche ai beni culturali e del paesaggio, al turismo, che soprattutto a Matera sono risorse strategiche per il rilancio di programmi e progetti nella strategia perseguita con la Capitale Europea della Cultura 2019 e per realizzare nuova occupazione. Così Vincenzo Tortorelli, segretario regionale della Uil, partecipando oggi insieme ai dirigenti Bruno Di Cuia , Diego Sileo della Segreteria Uil e i Segretari di categoria al banchetto per la raccolta delle firme a sostegno del referendum per l’abrogazione della Legge Calderoli.  

Altro che migliore valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio come vorrebbero farci credere. Gli effetti – spiega Tortorelli – sarebbero la frammentazione nell’attività di gestione strategica dei nostri beni comuni, tra i quali, i beni culturali, amplificando, ulteriormente, differenze geografiche e una già grave polarizzazione di investimenti e interventi territoriali su poche aree del Paese. Questa stagione turistica, come sostengono gli operatori, albergatori, ristoratori, titolari di imprese di servizi turistici a Matera che di recente hanno tenuto una manifestazione di protesta – aggiunge –  sta registrando particolari difficoltà per la tenuta del sistema materano dell’accoglienza turistica. Si provi ad immaginare cosa accadrebbe con 20 strategie e idee di patrimonio e paesaggio, di turismo   e accessibilità inevitabilmente molto differenti tra loro. C’è poi il sistema industriale del cinema che, come testimonia Matera con le numerose produzioni per cinema e tv, è un formidabile  volano di sviluppo e di occupazione diretta ed indiretta con ricadute positive per l’attrattività turistica. Sono questi ulteriori motivi per intensificare la nostra battaglia chiedendo ai lavoratori dei comparti beni culturali e turismo il loro impegno diretto.

Venerdì 19 luglio, la Polizia di Stato di Matera ha arrestato un 25enne, per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. L’uomo, originario del Ghana e regolare sul territorio nazionale, è stato individuato dagli agenti del Commissariato di Policoro, impegnati nei servizi finalizzati alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno dello spaccio di stupefacenti, lungo la fascia jonica.

In particolare, in considerazione del considerevole flusso turistico, gli investigatori della Polizia monitoravano l’autostazione della città di Policoro, quando hanno notato un giovane con atteggiamento sospetto.

Sottoposto a controllo, non forniva alcuna giustificazione plausibile in ordine al suo viaggio; così, gli operatori decidevano di approfondire gli accertamenti. La scelta investigativa si rivelava efficace, in quanto, all’interno dello zaino che aveva indosso, era occultato un involucro contenente sostanza stupefacente: effettuato il test speditivo, la sostanza risultava essere haschisch, per un totale di circa 500 grammi.

Pertanto, l’uomo veniva dichiarato in stato di arresto e, su disposizione del Pubblico Ministero di Turno, condotto presso la casa circondariale di Matera.

Nell’accordo raggiunto al tavolo interistituzionale sull’acqua ci sono numerosi motivi di insoddisfazione tra i quali la soluzione che resta inadeguata e insufficiente per l’Area Nord della nostra Regione, oltre a nessun accenno alle forti  criticità che investono le aree interne e montane nelle quali in particolare il comparto zootecnico vive una   emergenza senza precedenti. Per tali ragioni le nostre preoccupazioni sono cresciute. Così Cia-Agricoltori Potenza e Matera in una nota a firma dei rispettivi presidenti Giambattista Lorusso e Giuseppe Stasi riferiscono di un confronto con i produttori dell’area nord oltre che del Metapontino con i quali e' stata fatta una prima valutazione a caldo delle soluzioni adottate. Fermo restando quelle per  gli areali del Metapontino, per CIA e' doveroso  precisare che per gli areali del nord Basilicata il flusso aggiuntivo di acqua accordato  dagli interlocutori Istituzionali  è esattamente la metà di quanto era stato previsto e proposto dal Presidente Bardi, inoltre tali quantitativi non sappiamo se sono bastevoli per affrontare i fabbisogni irrigui delle colture in atto, oltre a non esserci alcuna  garanzia per le coltivazioni di prossima dimora. Un risultato che, evidentemente, non tiene conto delle compensazioni che la  Basilicata vuole concedere come contropartita alla Puglia per uso prevalentemente potabile. Un comportamento ed una posizione di irrigidimento della Puglia poco comprensibili e poco spiegabili.  Per Cia-Agricoltori quanto è accaduto è solo il primo segnale dell’accentramento della governance delle risorse idriche che evidenzia in modo plastico la volontà politica centralistica che affida ai nuovi assetti a partire da Acqua Sud SPA rapporti, e relazioni istituzionali sempre più difficili e dispendiose per la nostra Regione che meriterebbe  avere un ruolo di maggior protagonismo sulle questioni afferenti la risorsa acqua.      Per questa ragione chiediamo  l’apertura di un tavolo nazionale chiamando il Governo e  Parlamento ad affrontare la questione anche attraverso la dichiarazione dello stato di calamità per tutte le regioni colpite dalla siccità.      Su questo coinvolgeremo i parlamentari eletti e non in Basilicata,  attiveremo come rappresentanza del mondo agricolo, una specifica iniziativa che metta al centro il tema dell' acqua nelle Regioni del sud Italia per un confronto di merito sulla dirigente risorsa .     Un altro aspetto importante per Cia-Agricoltori riguarda la gestione  dell’intesa raggiunta ed in particolare la gestione  efficiënte ed efficace della risorsa assentita allo scopo di garantire che il flusso aggiuntivo di acqua arrivi dove effettivamente c'è ne  bisogno e serve, tenendo in conto dello  stato delle strutture nell'area interessata, canali,  condotte,  vasche e impianti di distribuzione  che com’è noto sono in uno stato di forte scarsa funzionalità. Dall’emergenza di questa estate la “lezione” da cogliere ancora una volta riguarda la programmazione e una rigorosa organizzazione nei punti strategici della distribuzione perché gli agricoltori hanno bisogno di conoscere il quantitativo di acqua messo a disposizione per lavorare in serenità e quindi un reale cronoprogramma dei lavori che riguardano dighe-invasi, traverse, vasche e reti irrigue per non rincorrere ogni anno emergenze in particolare nel mondo agricolo.

Cicala: “Intervento inedito con modalità innovative”

“Il primo insediamento in selvicoltura è un intervento inedito con modalità innovative, che mette al centro l’imprenditore e la sua capacità di fare impresa in un settore strategico per la nostra regione ai fini della conservazione dell'ambiente e per produzione di beni naturali. Al fine di avviare il maggior numero di nuove imprese in questo settore, la Giunta regionale ha deciso di concedere una ulteriore proroga al 10 settembre prossimo per la presentazione delle domande”.

Lo ha annunciato con soddisfazione l’assessore alle Politiche Agricole Carmine Cicala. Il bando regionale relativo all’intervento SRE03 ‘Avvio di nuove imprese connesse alla selvicoltura’ nell’ambito del CSR Basilicata 2023-2027, ha una dotazione finanziaria 3 milioni e 400mila euro ed è finalizzato alla concessione di un sostegno alle nuove imprese che operano nel settore forestale e che svolgono attività di selvicoltura ( utilizzazioni forestali, gestione, difesa e tutela del territorio e sistemazioni idraulico-forestali, nonché di prima trasformazione e commercializzazione dei prodotti legnosi e non legnosi).

Per l’avvio di nuove imprese nel settore della selvicoltura sul territorio regionale, il sostegno forfettario in conto di capitale è di 40 mila euro. I Beneficiari del bando sono i soggetti di una età compresa dai 18 ai 60 anni (61 non ancora compiuti) che si insediano per la prima volta nel settore forestale (codice Ateco 02 o 16). Si tratta di persone fisiche che vogliono avviare una piccola e media impresa, o di piccole medie imprese non titolari della gestione di superfici forestali iscritte alla camera di commercio e che operano da un massimo di 24 mesi nel settore forestale o nella prima trasformazione del legno. Persone fisiche che vogliono insediarsi come nuova PMI oppure di PMI che vogliono modificare la propria attività nel settore della selvicoltura. Non possono partecipare al bando coloro che hanno già beneficiato di un premio sul primo insediamento in agricoltura, aziende derivanti da un frazionamento di una impresa familiare già preesistente e chi si trova in trattamento di quiescenza.

“Più navette per il trasporto pubblico da Matera all’aeroporto di Bari Palese. Lo abbiamo deliberato nella seduta giunta odierna, approvando uno schema di collaborazione tra la Regione Basilicata e il Comune di Matera. Ci saranno due nuove coppie di corse, che vanno a sommarsi a quelle già attive”.

Così, in una nota, Pasquale Pepe, vicepresidente e assessore all’Infrastrutture, Reti idriche, Trasporti e Protezione civile della Regione Basilicata.

La prima corsa partirà da Matera alle 8:30, con ritorno da Bari alle 11:30. La seconda corsa partirà alle 14:00, con ritorno alle 17:30. La scelta degli orari è stata calibrata sulla base delle esigenze dell’utenza. L’inizio del servizio avverrà nei prossimi giorni. La percorrenza annuale complessiva sarà di 96mila chilometri.

Queste navette si uniranno a quelle già operative, tre coppie di corse di competenza della Regione Basilicata e due di competenza della Regione Puglia.

“Vogliamo una Basilicata più connessa con gli hub aeroportuali. Non ci occuperemo solo del rinfoltimento della ‘flotta’ di bus da e per Bari, ma nei prossimi giorni avvieremo un servizio di collegamento sperimentale da Potenza per l’aeroporto di Pontecagnano. Lo abbiamo annunciato nei giorni scorsi e intendiamo insistere su questa ulteriore possibilità di spostamento per pendolari e turisti”.

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