Potenza e Matera tra le 28 città italiane che ospitano il progetto nazionale di prevenzione cardiovascolare “Banca del Cuore”
A bordo dell’ambulatorio itinerante, un team di medici e sanitari volontari che effettuano esami e controlli diagnostici per monitorare lo stato del cuore.
A ciascun utente verrà rilasciata una card che consente di visionare tutti i dati raccolti durante lo screening.
La prenotazione non è obbligatoria e lo screening è rivolto a tutte le fasce d’età. Gli esami, gratuiti, si effettuano dalle 10 alle 19.
Guarda il video
La pmi innovativa materana iInformatica si è aggiudicata il premio ‘Sostenibilità digitale’ del “Il Sole 24 ore-Vaticano” con il progetto Robocom Inclusion e Brainfriend
Innovazione e sostenibilità digitale per lo sviluppo di software che contribuiscono a ridurre l’emarginalità culturale. Con due progetti all’avanguardia, Robocom Inclusion e Brainfriend, l’azienda materana iInformatica, nota per il progetto Lucanum, si è aggiudicata il premio de “Il Sole 24 Ore-Vaticano" come impresa sostenibile nella categoria sostenibilità digitale.
L’azienda lucana si è distinta per aver introdotto politiche di ingegneria del software sostenibile e di ecodesign nell’ambito dei propri sviluppi sperimentali. “La pmi innovativa – si legge nella motivazione della commissione del premio - si è distinta per aver messo a punto un sistema brevettato che sfrutta la tecnologia aptica per la fruizione multisensoriale dei contenuti, permettendo in questo modo alle persone, incluso chi è ipovedente, di interagire in modo immersivo con mappe, storie e contenuti educativi cartografici, che vengono adattati tramite l’intelligenza artificiale”. Vito Santarcangelo amministratore e ricercatore di iInformatica srl nel podcast parla del premio e dei due progetti.
“Negli ultimi anni la nostra società ha attuato nei propri sviluppi politiche di ingegneria del software sostenibile – ha raccontato Santarcangelo – che riguardano una maggiore accessibilità alle applicazioni come interfacce intuitive e multisensorialità ed un’accessibilità alle informazioni per rendere fruibile il contenuto indipendentemente dalle barriere culturali. Con Robocom Inclusion è possibile fruire di opere d’arte e contenuti cartografici complessi mediante immagini, suoni e vibrazioni mettendo a valore tutti i sensi. Con Brainfriend è possibile far ‘adattare’ i testi dall’intelligenza artificiale generativa in funzione dell’età, tipo del bambino e del livello culturale specifico sull’argomento (base, intermedio, avanzato) consentendo così di ridurre l’emarginazione culturale. I due progetti sono stati case study di ingegneria del software sostenibile e consentono di rivolgersi anche a persone con diverse abilità cognitive e visive”.
Si terrà mercoledì 13 novembre alle 18.30 nella sala B del palazzo del Consiglio Regionale, su iniziativa del Vice Presidente del Consiglio regionale Angelo Chiorazzo, la presentazione del libro “Nicola Sole che non ti aspetti. Atlantismo, Solidarismo, Coscienzialismo” di Maddalena Bellusci, Pasquale Carluccio e Filippo Gazzaneo edito da Robin Edizioni.
L’opera, una raccolta di saggi, offre uno sguardo inedito e profondo su Nicola Sole, poeta della lucanità solidale, scrittore, editorialista, politico, persona socialmente impegnata, in particolar modo a sostegno delle popolazioni lucane colpite dal terremoto devastatore del 16 dicembre 1857, ed infine insigne giurista e valente avvocato del Foro Potentino. Il poeta lucano, fortemente compromesso nella salute da logorante latitanza e dura carcerazione per il suo attivismo antiborbonico, morì giovanissimo l’11 dicembre 1859 a soli 38 anni.
Per le indiscusse doti poetiche, le sue opere sono state ristampate postume nel 1896 da
Bonaventura Zumbini per i tipi di Le Monnier Firenze.
L’obiettivo degli autori è quello di rivalutare la figura di Nicola Sole partendo dalla conoscenza nel territorio lucano, attraverso presentazioni e dibattiti. E ancora, di portarlo nei circoli culturali lucani del territorio nazionale, evidenziando le tematiche che possano contribuire alla valorizzazione dell'identità della Basilicata e che possano apportare un'efficace promozione dell'immagine regionale in campo nazionale e internazionale.
L’incontro – ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio Regionale, Angelo Chiorazzo, si aggiunge ad una serie di iniziative culturali che continueremo a promuovere, coinvolgendo nomi e personaggi del panorama culturale nazionale, nel convincimento che l’Istituzione Regionale debba rappresentare la “casa della cultura” per eccellenza.
All’iniziativa oltre agli autori Pasquale Carluccio e Filippo Gazzaneo interverranno Barbara Coviello, referente per la legalità dell’Ufficio Scolastico Regionale, ed il Vice Presidente del Consiglio Regionale Angelo Chiorazzo. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Rossella Libutti e la presentazione sarà arricchita dalla performance teatrale della versione ridotta della pièce “La razza nostra, la vicenda di Giulia Pavese”.
Con delibera di Giunta (n. 665 del 4 novembre scorso) è stato approvato un progetto denominato “Formazione e Inclusione: Servizi e misure di inclusione area giudiziaria Vale la Pena lavorare” la cui gestione è affidata all’Agenzia Regionale per il Lavoro e l’Apprendimento Basilicata (A.R.L.A.B ). Le azioni del progetto “Vale la pena lavorare” sono finanziate, per una spesa di circa 1,4 milioni di euro, attraverso la programmazione del Pr FESR FSE 2014-2020, con l’obiettivo di potenziare l’inclusione sociale delle persone ospitate nelle Case circondariali lucane e quelle in carico al sistema dei servizi territoriali UEPE (Uffici di Esecuzione Penale Esterna) e USSM (Uffici Servizi Sociali Minorenni ) secondo un percorso complesso diretto a dare una risposta alle difficoltà di inserimento lavorativo delle persone maggiormente fragili e a rischio di discriminazione.
Ne dà notizia l’Assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro Francesco Cupparo.
I destinatari sono persone che, a diverso titolo e con diverse misure, sono sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria limitativi o privativi della libertà personale, quali ad esempio: detenuti e internati nei diversi Istituti del territorio regionale, semiliberi, ammessi al lavoro all’esterno, ecc.; persone in carico agli Uffici UEPE e USSM della Regione Basilicata sottoposte a misure alternative ampiamente intese e/o a misure di sicurezza non detentive (affidati, detenuti domiciliari, liberi vigilati, ecc.) e/o in carico ad altro titolo (es: assistenza post-penitenziaria).
Il progetto – ha spiegato l’assessore - intende rendere disponibili azioni orientative e formative e di politica attiva (compreso il tirocinio, anche interno), accompagnate da servizi di supporto e di personalizzazione, allo scopo di sostenere le persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria limitativi o privativi della libertà personale in percorsi di reinserimento sociale fondati sul lavoro che, a partire dall'acquisizione di competenze professionali spendibili, consentano loro di acquisire autonomia e competenze utili alla realizzazione professionale e ad operare attivamente nella società. L’intervento, in continuità con gli anni passati, è volto pertanto ad ampliare le opportunità di reinserimento socio-lavorativo di persone in esecuzione penale attraverso l'offerta di politiche attive e servizi personalizzati, con l'obiettivo dell’inclusione attiva e conseguente riduzione del rischio di povertà ed esclusione sociale. Formazione e lavoro sono precondizione essenziale per il reinserimento sociale in quanto spazio per la costruzione di relazioni sociali, occasione di autoaffermazione e di crescita personale e strumento per la riduzione delle recidive e della vulnerabilità dei soggetti inseriti nel circuito penale.
Il progetto finanzia, pertanto, percorsi integrati di inserimento sociale e lavorativo attraverso interventi multiprofessionali. L’approccio è la presa in carico multiprofessionale con il coinvolgimento dei servizi sociali dei Comuni. Il progetto, quindi, tende a combattere le discriminazioni nel mercato del lavoro, attraverso il recupero e lo sviluppo delle potenzialità, soprattutto dopo la fase emergenziale sanitaria che ha determinato un maggiore isolamento nelle carceri, per il raggiungimento di livelli sempre più avanzati di autonomia, oltre che contribuire a ridurre lo stigma verso le persone con provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. Attraverso l’acquisizione di conoscenze che abbiano una ricaduta sull’utilizzo degli strumenti delle politiche attive del lavoro e di quelle tecniche specifiche relative ai diversi settori di qualificazione, si tende a promuovere progressivamente uno sviluppo equilibrato della personalità, stimolando le potenzialità di crescita, di inserimento e di partecipazione sociale e lavorativa.
L’ obiettivo generale – aggiunge Cupparo - è un efficace inserimento socio-lavorativo, attraverso una pluralità di strumenti e misure, dalla formazione d’aula o di tipo laboratoriale, ai tirocini interni ed esterni, alla partecipazione ad attività di mentoring. Gli interventi progettuali considerano le caratteristiche dei destinatari (adulti, minori o giovani), le diverse tipologie di misure giudiziarie cui sono sottoposti (detentiva o meno), le disponibilità interne ed esterne di luoghi formativi (compresi i contesti lavorativi nei quali realizzare le attività), oltre alle effettive prospettive occupazionali del territorio. I Percorsi individuali multiprofessionali sono articolati in una serie di azioni rivolte all’inserimento sociale e lavorativo dei destinatari finalizzati ad orientare e accompagnare i destinatari in azioni di rafforzamento personale e sociale e in azioni di inserimento lavorativo.
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, della presunzione di innocenza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
La Polizia di Stato di Matera ha arrestato due persone, un uomo e una donna, rispettivamente di 61 e 35 anni, entrambi pugliesi: truffa aggravata in concorso, in danno di persone anziane, è l’ipotesi di reato a loro carico.
I fatti risalgono al pomeriggio del 29 ottobre scorso, quando, presso l’abitazione di due anziani coniugi, sita in questa via Passarelli, sull’utenza fissa giungeva una telefonata da un sedicente “Maresciallo Giordano, del Comando Provinciale Carabinieri di Bari”. Il “militare” avvertiva l’anziana donna che il figlio si trovava nei guai per aver investito, a Bari, una passante che, trasportata in ospedale, era in prognosi riservata.
Per aiutare il figlio la signora avrebbe dovuto parlare con un certo “Avvocato Maresca”, che l’avrebbe contattata da lì a poco su un’utenza mobile.
L’ “Avvocato” effettivamente contattava l’anziana sul cellulare, suggerendo di raccogliere del denaro contante e preziosi, destinati alla vittima dell’incidente.
Fortunatamente, nell’abitazione, era presente anche un’amica della coppia che, sin dall’inizio, assisteva alle allarmanti telefonate e cercava invano di tranquillizzare l’anziana donna. Intuendo che potesse trattarsi di un tentativo di truffa, si allontanava sul balcone e allertava le Forze dell’Ordine.
Pertanto, operatori della Squadra Mobile raggiungevano velocemente il luogo segnalato e riuscivano a fermare i due presunti truffatori. La donna è stata bloccata appena dopo aver intascato una somma di danaro, consegnatale dall’amica di famiglia della coppia, l’uomo mentre aspettava la complice a bordo di un’auto, situata a poca distanza dall’abitazione, per una rapida fuga.
I due sono stati tratti in arresto e condotti in carcere.
L’Autorità giudiziaria ha successivamente convalidato l’arresto e applicato ad entrambi la misura degli arresti domiciliari.
Si coglie l’occasione per ricordare ancora una volta di fare la massima attenzione quando si viene contattati da sconosciuti, che chiedono denaro o altre utilità. In tali casi, anche al minimo dubbio, è sempre meglio contattare subito il 113.
La Giunta Regionale della Basilicta ha nominato Maurizio Friolo come nuovo direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera.
Friolo è alla guida dell’ASM già da un anno come Commissario Straordinario e, prima ancora, ha ricoperto il ruolo di Direttore Amministrativo.
“Ringrazio il Presidente Vito Bardi, l’Assessore alla Salute, Cosimo Latronico, e l’intera Giunta per la fiducia e la stima che hanno riposto in me per proseguire, nel segno della continuità, il percorso già intrapreso, di rilancio e potenziamento della sanità locale.
Sono onorato di assumere questo incarico di grande responsabilità che rappresenta una nuova sfida da condividere con tutto il personale dell’Azienda Sanitaria di Matera. Il ruolo di direttore generale è impegnativo, ma sono fiducioso e convinto che, lavorando insieme, riusciremo a rilanciare il sistema sanitario materano garantendo la migliore risposta ai bisogni di salute del nostro territorio".
Maurizio Friolo, 60 anni, avvocato cassazionista, sposato, con tre figli, è esperto di diritto e management sanitario. Nel corso della sua lunga esperienza lavorativa ha ricoperto diversi incarichi tra i quali Direttore di struttura complessa, Direttore di dipartimento, Direttore amministrativo in Aziende Sanitarie di Puglia, Calabria e Basilicata. Si è inoltre occupato di programmazione sanitaria al Dipartimento Salute della Regione Puglia. Nel curriculum del manager figurano vari master e percorsi di formazione specialistica in area salute.
Smaltire le lunghe liste di attesa come impone il D.L. 73/2024 e come si propone di fare la Regione Basilicata con la dgr 660 del 4 novembre u.s. che assegna prestazioni aggiuntive alla sanità privata per l'abbattimento dei tempi delle lunghe liste di attesa accumulatesi nella sanità pubblica, è un giusto obiettivo, non si possono però discriminare e penalizzare alcune branche rientranti a pieno titolo nei LEA e le relative strutture che hanno di fatto azzerato le proprie liste di attesa ma soprattutto rispettato i tempi previsti dalle classi di priorità prescrittiva, lavorando oltre il Tetto assegnato senza certezza di retribuzione. Non vi sono cure e prestazioni più o meno importanti, la rotta è tracciata dai LEA (livelli essenziali di assistenza), l'insieme di tutte le prestazioni che i cittadini hanno diritto a ottenere.
E' quanto sostiene Antonia Losacco nella qualità di presidente dell'Aspat Basilicata, evidenziando che la DGR ha esposto una tabella recante le prestazioni ambulatoriali di cui all’art. 25 della legge n. 833/1978 prenotate al CUP e non erogate dalle strutture pubbliche regionali. La predetta tabella non fa riferimento alcuno alle prestazioni codificate nella branca di Medicina Fisica e Riabilitazione (FKT). Sembra un provvedimento paravento, mascherato dall'obbiettivo di abbattere le liste di attesa che interessa solo una decina di strutture private e rimane miope verso le rimanenti 40 strutture che operano nel Comparto della specialistica ambulatoriale, le quali a proprie spese hanno già erogato ed eliminato all'origine le liste di attesa e meritano quindi anch'esse di essere soddisfatte, tanto più perché trattasi di prestazioni rientranti nei LEA già erogate
La DGR attribuisce alle locali Aziende Sanitarie la possibilità di incrementare solo ad alcune strutture il tetto di spesa assegnato per il 2024 fino a complessivi 2.5 milioni di euro, tramite un “addendum” ai contratti vigenti per prestazioni da erogare in poco più di un mese sulla base delle agende del sistema Pubblico di prenotazione presenti sul CUP. Un provvedimento, pare, emanato in accordo con solo poche strutture, senza alcuna previa concertazione con le Associazioni di categoria e/o con tutte le strutture operanti nel sistema che potesse consentire un confronto propositivo, volto a individuare la migliore soluzione per una proficua e sana collaborazione pubblico-privato e garantire eque e trasparenti tutele a tutti gli Operatori.
Si ritiene, tuttavia, che tale modus operandi, intervenendo in corso d’opera sui tetti assegnati e, peraltro, in modo particolarmente disomogeneo con riferimento a singole prestazioni, possa generare sulla tematica dei tetti di spesa ulteriori forme di incertezza e di contenzioso, posto che tale assegnazione potrebbe in futuro alterare la ripartizione del tetto di spesa regionale, tanto valorizzando i c.d. fabbisogni, quanto nella prospettiva residuale e, comunque, non condivisa dei c.d. tetti storici.
Non solo, Antonia Losacco, sottolinea che la citata DGR, così impostata, non potrà raggiungere gli obiettivi prefissati, posto che lo spazio temporale al 31/12/2024 non consentirà alle strutture interessate di erogare prestazioni per l'intera somma stanziata, con evidente mancato raggiungimento degli obiettivi.
In tale prospettiva, risulterebbe certamente più opportuno e legittimo mutare il titolo di assegnazione di tali risorse, evitando qualsivoglia riferimento ai tetti di spesa contrattuali e prevedendo, al contempo, rigorosi adempimenti di rendicontazione e di tracciatura delle prestazioni erogate in ragione dell’assegnazione straordinaria delle citate risorse. Non solo. Con quale criterio e modalità verranno assegnate alle strutture private le prestazioni prenotate dal CUP alle strutture pubbliche? Chi informerà il paziente prenotato dello spostamento sul privato?
L'Aspat Basilicata, già prima della dgr 660/2024 aveva chiesto un incontro all’Assessore alla Salute dr Cosimo Latronico per affrontare, specificatamente, tutte le problematiche del Settore della Specialistica Ambulatoriale a partire dai grandi equivoci e ambiguità che ancora esistono in Basilicata nel Settore della Riabilitazione, considerato che l'applicazione dell'imminente Nuovo Tariffario reca una sostanziale e rinnovata visione del sistema erogativo che connota soprattutto la branca della Fisioterapia - Medicina Fisica e Riabilitazione, non solo in ordine alle prestazioni, ma anche in ordine alla diagnostica e alla scelta delle valutazioni.
I Presidi sanitari di FKT associati ad Aspat Basilicata annunciano la richiesta di una legittima istanza per conoscere i volumi di attività di FKT attribuiti e soddisfatti dai Presidi dell'ente pubblico, attualmente non identificabili per assenze di agende CUP e auspicano che non vi sia la firma dei contratti in “addendum” (come letto sui media) per non commettere un'ingiustizia. Chiedono invece di poter “iniziare” forme di dialogo con tutti gli Organi deputati che consentano di superare non solo le problematiche individuate nella delibera 660/2024, ma per poter dare il proprio contributo alla valorizzazione del sistema esistente tramite una sostanziale e rinnovata visione del Sistema erogativo.
La Presidente Aspat Basilicata
Antonia Losacco
A Palazzo Italia lo staff coordinato dal presidente Giovanni Baldantoni lavora ad un programma sostenuto dall'unico Incubatore Originale Italiano di Imprese dell'Est Europa , in partenariato con l'Associazione Cuochi Italiani presieduta da Enza Barbaro. Gli obiettivi centrali: raccontare la storia del cibo degli italiani durante la Grande Emigrazione del secolo scorso, mettendo in luce l’importanza che esso ha avuto nel tenere vivi i legami con la nostra terra e nel crearne di nuovi nei paesi di arrivo; scoprire le ricette nate dalla mescolanza delle tradizioni e delle memorie gastronomiche italiane con le usanze trovate dagli emigrati nelle terre in cui si stabilirono tra la fine dell’Ottocento e gli anni Settanta del Novecento e si inseriscono tra le iniziative a promozione della candidatura della cucina italiana a Patrimonio Unesco.
La IX Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (Palazzo Italia Bucarest 16-22 novembre) è una tappa importante di questo programma con chef ed operatori agroalimentari lucani. “Non possiamo separare '' la Cucina delle Radici '' dal Turismo , dall' incoming in Italia - dice Enza Barbaro ,condividendo il progetto proposto dal Presidente di Palazzo Italia , dalla Global School , dall'Asociatia Lucani nei Balcani, grazie a tutti quei programmi di informzione e formazione, oltre alla divulgazione della ''cucina originale italiana'' , messi in atto da un decennio nell'Est Europa e nord Germania . La Cucina Originale Italiana, '' assaporata e gustata in Italia '' grazie anche alla promozione del Turismo delle radici , permette di vivere e ripercorre la storia, usi e costumi, cultura di un popolo che quanto a qualità della corretta alimentazione oggi è leader.
'' La cucina mediterranea – aggiunge Giovanni Baldantoni - supera ogni confronto per un'alimentazione che '' sviluppa il benessere '' , non solo in termini di alimentazione '' salutare '' ma , anche grazie alla convivialita' , la conoscenza di antiche abitudini ( usanze ) e metodi tradizionali di produzione. Diamo dunque un giusto contributo nel Mondo per far conoscere '' Tradizioni e Radici '' nell'alimentazione, nella cultura, nella storia ; una conoscenza che , il turismo e la cucina delle radici puo' generare per la nostra Italia” .
I diversi attori del sistema agroalimentare italiano si stanno muovendo insieme come dimostrano questo tipo di iniziative, con l’obiettivo di sostenere le nostre esportazioni ma anche di attrarre turisti in Italia, invogliandoli ad andare a scoprire i luoghi di produzione dei prodotti. Tutti insieme lavorano con l’obiettivo di far conoscere non solo le nostre eccellenze agroalimentari ma come queste vengano da un passato importante legato alla dieta mediterranea e quindi al binomio tradizione e salute.
La cucina italiana è riconosciuta in tutto il mondo per l’unicità degli ingredienti di prima qualità, ma anche per quell’insieme di pratiche sociali, abitudini e gestualità che fanno parte della nostra storia e che chef e maestri hanno saputo innovare nel tempo con creatività e intraprendenza. Significa, soprattutto, cultura che si respira in ogni famiglia ed è trasmessa come valore intimo e profondo. Un patrimonio che è finalmente candidato a ricevere il riconoscimento Unesco tanto atteso.
L’assessore Cicala: valorizzare il prodotto d’intesa con le associazioni di categoria
Tartufo di Basilicata sempre più protagonista della stagione autunnale 2024. L’assessore alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Basilicata, Carmine Cicala, sta partecipando ad Alba con una delegazione lucana di associazioni e operatori alla 92sima fiera internazionale e all’Asta mondiale del tartufo bianco.
“La Regione Basilicata – ha evidenziato Cicala – intende accompagnare il percorso di valorizzazione del tartufo lucano, in collaborazione con le associazioni dei produttori, sia attraverso importanti canali promozionali, che sul profilo normativo, raccogliendo dalle stesse, le rinnovate esigenze del settore. Essere presenti ad Alba – ha affermato – significa rafforzare le relazioni con realtà in cui il prodotto è già consolidato, per promuovere la cucina lucana e l’attrattività turistica del nostro territorio. Le azioni messe in campo in questo periodo sono state davvero significative: dal successo della XVII edizione appena conclusa della mostra mercato del tartufo bianco del Serrapotamo a Carbone, fino alla partecipazione della Basilicata al Tartufo Award, nell’ambito della Fiera Nazionale del tartufo Bianco di Acqualagna, una gara tra gli chef delle città del tartufo”.
“In questa occasione – ha evidenziato Cicala – la Basilicata si è distinta come unica area del sud Italia rappresentata dallo chef Pierluigi Torre, cavatore e titolare di un noto ristorante potentino che ha sfidato sino alle finali, chef provenienti dal Parco del Matese, Acqualagna, San Miniato, Amandola ed Alba. Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti, ma c’è ancora da lavorare, la Regione intende continuare il percorso di valorizzazione del tartufo in collaborazione con le richieste provenienti dalle associazioni dei produttori. L’impegno sarà quello di portare a compimento la revisione della legge regionale risalente al 1995, per adeguare il l quadro normativo alle rinnovate esigenze del comparto”.
Le prossime occasioni promozionali del tartufo lucano promosse dalla Direzione Politiche Agricole della Regione sono in programma nelle giornate del 7 e 8 dicembre a Matera per accendere i riflettori sul tartufo bianco con diverse iniziative che si concluderanno con l’asta regionale il cui ricavato sarà riservato ad iniziative di solidarietà.
L'importante novità sarà illustrata mercoledì in una conferenza stampa
E' ufficiale: la quattordicesima edizione del "Presepe vivente nei Sassi di Matera" dal titolo “Luce sul Futuro” sarà per la prima volta accessibile a tutti. Ad annunciarlo la “Sud Promotion Srl”, titolare dell’evento. L'importante novità sarà illustrata nei dettagli nel corso di una conferenza stampa in programma mercoledì 13 novembre alle ore 10,30 presso i locali del M.I.T. , in via San Biagio 15 a Matera. Sarà l'occasione per presentare anche tutte le altre novità di questa edizione con particolare riferimento al tema dell’accoglienza, dell'inclusività e della sostenibilità.