Redazione MJ News

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Ho presentato un’interrogazione scritta alla Giunta e al Presidente della Regione Basilicata per fare chiarezza su quella che ritengo essere una disparità di trattamento verso le aziende agricole del materano e del metapontino nel bando PSR 2014-2022, Sottomisura 4.4. Questa misura, pensata per sostenere investimenti per opere di difesa delle produzioni agricole dalla fauna selvatica, è dotata di un sistema di punteggi che, a conti fatti, penalizza ingiustamente alcune aree della nostra regione.

Con oltre 13 milioni di euro complessivamente stanziati, nelle diverse tranche di finanziamento della misura, tra il 2023 e il 2024 sono stati erogati fondi in favore di numerose aziende. Tuttavia, i criteri di valutazione individuati consentono di attribuire due volte un punteggio in favore dei comuni montani, sia per la localizzazione altimetrica sia per la posizione nelle macro-aree PSR, escludendo di fatto le aziende del metapontino e della collina materana che, non ricadendo in aree montane, si sono viste attribuire punteggi bassi.

Ciò ha portato a tagliare fuori dai finanziamenti 37 aziende agricole, per un totale di circa 1,1 milioni di euro.

Queste ulteriori somme potrebbero essere reperite attraverso una ricognizione delle capacità residue di spesa dei fondi relativi alla programmazione 2014-2022, per finanziare queste 37 richieste, evitando anche che tali risorse rimangano inutilizzate a chiusura della programmazione.

Per questi motivi chiedo innanzitutto che venga fatta chiarezza sulla scelta dei criteri di assegnazione dei punteggi della sottomisura 4.4, discriminatori per un’area del territorio regionale ad alta vocazione agricola, i cui imprenditori hanno subito danni ingenti a causa della fauna selvatica e meriterebbero, da parte della Regione, il massimo sostegno.

Ritengo sia fondamentale, per il futuro, rivedere le modalità di attribuzione dei punteggi e, nell’immediato, attivarsi per finanziare le 37 aziende agricole rimaste escluse, affinché tutte le aree produttive della Basilicata possano usufruire delle risorse disponibili, garantendo il sostegno a chi ha creduto nelle opportunità offerte da questa misura del PSR.

Domenica 17 novembre si torna in scena per la sesta giornata del campionato di serie A3 Credem Banca: la Rinascita Volley Lagonegro è attesa dalla trasferta in Sicilia per affrontare l’Avimecc Modica.

La squadra di coach Pino Lorizio proverà a scrollarsi di dosso le scorie di questo inizio di stagione complicato, pur consapevole che di fronte ci sarà un avversario tutt’altro che morbido. Il sestetto guidato da Enzo Di Stefano occupa attualmente l’ultima posizione in classifica con un solo punto, e dunque avrà la stessa voglia di riscatto e rivalsa dei lucani, supportata peraltro dal pubblico di casa del PalaRizza.

I ragazzi sono chiaramente dispiaciuti per questo avvio di campionato così difficoltoso, ma stanno lavorando moltissimo e con grande attaccamento perché vogliono invertire la rotta – le parole alla vigilia di Lorizio – Affronteremo Modica con grande determinazione, senza pensare alla classifica”.

Qualche volto nuovo e tante conferme, rispetto alla scorsa stagione, per l’esperta compagine siciliana, ormai una certezza di questo campionato: in regia si muove l’estroso Pedro Luiz Putini, 34enne brasiliano alla sua terza stagione consecutiva a Modica. William Padura Diaz è l’esperto opposto, giocatore da 402 presenze e 227 vittorie in 15 stagioni di serie A e già affrontato svariate volte in passato dalla Rinascita. In banda, ecco Stefano Chillemi, Riccardo Capelli e il giovanissimo Francesco Barretta (2005), al centro si muoveranno il siciliano doc Andrea Raso (classe ’96), Daniele Buzzi e il 22enne Massimiliano Matani prelevato in estate dal Lecce, mentre il libero è il classe ’86 Vincenzo Nastasi.

Lorizio avrà a disposizione un’arma in più nel suo arsenale: venerdì, infatti, è arrivato al Palasport di Villa d’Agri il palleggiatore Lorenzo Sperotto, reduce dalla breve esperienza a Palmi in serie A2, voglioso e carico di aiutare i suoi nuovi compagni già in quel di Modica.

Lorenzo arriva a Lagonegro per mettere a disposizione della squadra quell’esperienza che nel ruolo del palleggiatore è fondamentale – sottolinea Lorizio – Il Presidente e la Società sono stati bravi ad intervenire per migliorare la situazione, adesso tocca a noi rimetterci in corsa”.

Il confronto statistico sorride ai lucani: 343 punti totali contro i 227 di Modica, 276 a 191 il conto degli attacchi vincenti, 52 a 24 sul fondamentale del muro.

In graduatoria sono, però, solo 4 i punti di differenza, decisamente al di sotto delle aspettative: “Non siamo nelle condizioni di guardare la classifica in questo momento – avverte il tecnico biancorosso - Dobbiamo pensare solo al presente e nel presente troviamo una squadra che al pari nostro vorrà cambiare il trend negativo di questo inizio stagione. Il campionato è ancora molto lungo”.

Fischio d’inizio alle ore 16, dirigeranno la sfida i sigg. Fabio Sumeraro e Matteo Mannarino. Prevista la consueta diretta streaming sul canale ufficiale YouTube della LegaVolley di serie A.

“La formazione dei cacciatori per l’abbattimento dei cinghiali è obbligatoria nelle zone sottoposte a restrizione (I e II). Per questo motivo, in collaborazione con i Comitati direttivi degli Ambiti Territoriali, abbiamo avviato corsi di formazione finalizzati all’abilitazione al controllo della specie.” Lo ha annunciato l’assessore regionale alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Carmine Cicala, sottolineando l’importanza di ampliare la platea dei bioregolatori. L’obiettivo è coinvolgere un numero sempre maggiore di cacciatori e operatori qualificati, incluse le unità cinofile, per garantire un controllo efficace e professionale della fauna selvatica.

“L’obiettivo di questa iniziativa – ha spiegato Cicala – è soddisfare l’esigenza sempre più pressante di competenze specializzate nella gestione del cinghiale. Ritengo prioritario investire nella formazione per incrementare il numero di bioregolatori/selecontrollori, figure qualificate e abilitate ad effettuare abbattimenti durante tutto l’anno e su scala regionale. Questo intervento rappresenta un passo fondamentale per assicurare un controllo della fauna selvatica sempre più efficace, responsabile e professionale.”

Il corso di formazione per l’abilitazione al controllo del cinghiale, che comprende anche un modulo dedicato alla biosicurezza, prenderà il via il 25 novembre presso il Centro Polifunzionale di Laurenzana. Inizialmente, i corsi si concentreranno sui cacciatori residenti nei comuni ricadenti nelle zone di restrizione facenti parte dell’ATC 2 e 3, per poi organizzare altri appuntamenti che coinvolgeranno anche la restante parte del territorio regionale, includendo gli altri ATC. Il corso prevede in totale cinque appuntamenti, ed è fondamentale che gli interessati inviino le adesioni nei tempi previsti per garantire l’avvio dei corsi. I cacciatori già abilitati potranno, inoltre, completare la formazione con un approfondimento sulla gestione della biosicurezza.

“Con questo programma di formazione – ha concluso Cicala – rispondiamo in modo efficace alla necessità di migliorare il controllo sulla fauna selvatica, ma allo stesso tempo stiamo creando una rete di operatori qualificati e unità cinofile certificate, che potranno operare con maggiore competenza e professionalità. Questo è un passo importante per contrastare la proliferazione dei cinghiali e per tutelare l’ambiente”.

Si parlerà di sanità digitale, lunedì 18 novembre a Matera nel corso del convegno ASM dal titolo "eHealth in Public Health: equità, innovazione ed AI", realizzato con il contributo del Programma Mattone Internazionale Salute – ProMIS programmazione 2023-2025. Organizzato dall’Azienda Sanitaria Locale di Matera l’evento ECM si svolgerà a partire dalle ore 9 nell'auditorium dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera. L’incontro propone un'approfondita analisi delle sfide relative alla prevenzione, diagnosi e cura delle patologie emergenti, focalizzandosi su strategie innovative e approcci multidisciplinari. Ad introdurre i lavori sarà il Direttore Generale dell’ASM, Maurizio Friolo, al quale farà seguito la Lectio Magistralis di Antonio Felice Uricchio, professore ordinario di Diritto Tributario dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e presidente dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca.

Interverranno, tra gli altri, Silvio Brusaferro, professore ordinario di Igiene Generale e Applicata dell’Università degli Studi di Udine, Giovanni Rezza, professore straordinario di Igiene Generale e Applicata dell’Università Vita-Salute San Raffaele, Giovanni Migliore, Presidente FIASO e docente di Direzione Strategica delle Aziende Sanitarie nella Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Sono inoltre previsti interventi dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Lucane e degli Enti Regionali. L'Assessore regionale alla Salute, Politiche della Persona e PNRR, Cosimo Latronico, evidenzierà le linee di indirizzo e governance della sanità lucana. Le conclusioni sono affidate al Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.

“Integrare competenze cliniche e scientifiche è necessario per migliorare l’efficacia delle pratiche preventive e terapeutiche –afferma il DG Friolo – considerando le innovazioni tecnologiche e le linee guida internazionali. Verranno esplorati i fattori di rischio e le metodologie di prevenzione applicabili nei contesti lavorativi e negli ambienti di vita, così come le politiche di salute pubblica e dell’educazione sanitaria.”
Il convegno analizzerà strumenti pratici per la promozione di stili di vita salutari, per il miglioramento delle condizioni di salute della popolazione e più in generale del benessere collettivo.

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Matera hanno concluso una verifica fiscale nei confronti di un’impresa operante nel materano, nel settore “automotive”.

La complessa attività ispettiva eseguita ha consentito di sviluppare i dati e gli elementi acquisiti nell’ambito delle indagini di polizia giudiziaria pendenti presso la Procura Europea – Ufficio di Torino, già note con il nome “Operazione GREASYHANDS”, disvelando nuove e ulteriori metodologie di frode, tra cui l’utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti, emesse da società inattive e soggetti interposti, anch’essi deferiti all’autorità giudiziaria.


L’accurata e puntuale analisi dei dati acquisiti dai militari specialisti informatici sul server in uso all’azienda ha consentito di accertare l’esistenza di una vera e propria contabilità occulta, recuperando migliaia di documenti già cancellati, che l’imprenditore credeva di aver reso definitivamente indisponibili per i verificatori, e riscontrando capillarmente oltre 50.000 documenti in formato “pdf” riferiti a vendite di ingenti quantitativi di olio lubrificante e ricambi ed altri accessori per autoveicoli che hanno trovato, solo in minima parte, riscontro tra le fatture emesse. A nulla è valso il tentativo del soggetto di rimuovere dal gestionale tutti i dati relativi alle vendite “in nero”.

Il reale e considerevole volume d’affari occulto ammontante ad oltre 42 milioni di euro è stato così ricostruito e segnalato all’Agenzia dell’Entrate unitamente al recupero di Irpef pari ad euro 2.700.000,00, all’Iva evasa pari ad euro 9.330.000,00 ed Irap per 1.600.000,00 euro.

L’attività si ricollega alle indagini già condotte dalla Procura Europea ed eseguite dalla Guardia di Finanza di Matera e Torino, che avevano svelato l’esistenza di un’organizzazione criminale che, per oltre 7 anni, ha introdotto, illecitamente, nel territorio italiano, migliaia di tonnellate di olii lubrificanti provenienti da paesi dell’est dell’Europa – con transazioni regolate totalmente in nero -  e parti/accessori per autoveicoli risultati contraffatti, in completa evasione delle imposte e mediante l’utilizzo di molteplici artifici fraudolenti.

I diversi – e sempre nuovi - meccanismi di frode escogitati, di volta in volta, dai sodali, nel tentativo di eludere i controlli, sono stati puntualmente svelati dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria  di Matera, attraverso i numerosi sequestri eseguiti su gran parte del territorio nazionale, anche con l’ausilio di altri Reparti del Corpo all’uopo attivati che avevano portato, nel corso delle indagini, a sottoporre a sequestro oltre 400 tonnellate di olio lubrificante, 7 autoarticolati con n. 7 rimorchi e n. 2 camion utilizzati per gli illeciti trasporti, generando, così, l’avvio di 16 distinti procedimenti penali presso le competenti Procure della Repubblica, alcuni dei quali sono stati poi avocati dalla Procura Europea procedente.

Nei mesi scorsi, all’esito delle complessive attività investigative eseguite, l’Autorità Giudiziaria, nel condividere le ipotesi investigative della Polizia Giudiziaria, ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 14 soggetti di cui 8 in carcere e 6 agli arresti domiciliari nonché del sequestro preventivo di disponibilità patrimoniali per oltre 16 milioni di euro.

In particolare, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Matera hanno eseguito il provvedimento applicativo di misure cautelari nei confronti di 8 dei complessivi 14 soggetti, a Bernalda (MT), Scanzano Jonico (MT), Termoli (CB), San Severo (FG) e Gravina in Puglia (BA), dando, altresì, esecuzione a diverse perquisizioni locali e di aziende, anche con l’ausilio di un’unità cinofila cash-dog, nonché al sequestro preventivo di disponibilità patrimoniali per complessivi euro 4.687.344,58, di cui danaro contante per complessivi euro 163.150,00, nr. 34 unità immobiliari, nr. 19 automezzi, nr. 17 rapporti di conto corrente, nr. 02 polizze assicurative, nr. 10 certificati di deposito, nr. 04 orologi preziosi, nr. 03 diamanti e nr. 06 borse di valore.

Le operazioni successivamente eseguite presso i locali commerciali dell’hub lucano, inoltre, hanno consentito il sequestro di ulteriori 51 tonnellate di olio lubrificante nonché di circa 370.000 pezzi di ricambio di noti marchi del settore “automotive” riconosciuti come contraffatti dai diversi periti dello specifico settore all’uopo incaricati.

Va precisato che il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e che, indipendentemente dagli elementi indiziari raccolti che hanno portato all’emissione dei provvedimenti cautelari, gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino ad eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.

L’assessore allo Sviluppo Economico: “La transizione fatta di imposizioni e di multe ci porterà solo alla distruzione di uno dei settori vitali della Basilicata. Riteniamo, pertanto, che a partire dal prossimo Consiglio Regionale tutti insieme si possa arrivare ad un documento chiaro nei confronti della Commissione Europea”

“Le polemiche pretestuose ed ancor più la propaganda politica demagogica non fanno fare un solo passo avanti alla vicenda Stellantis. Lo dico con franchezza alla consigliera Araneo del M5S. Altro che ‘filone’ dall’ultima seduta del Consiglio Regionale nella giornata in cui, insieme al Presidente Bardi, ho partecipato a Bari al Festival delle Regioni cogliendo l’occasione per una discussione e un confronto con gli amministratori delle Regioni nelle quali sono localizzati stabilimenti del Gruppo Stellantis per individuare una strategia comune”. Così l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Basilicata Francesco Cupparo che aggiunge: “Sono giorni che purtroppo assistiamo a polemiche continue sulla questione Stellantis; solo per ripercorrere un po’ di storia, dal mio insediamento il primo dossier attenzionato è stato quello di Stellantis e del suo Indotto. Insieme al presidente Bardi abbiamo accelerato un iter procedurale per abbattere i costi energetici dell’area industriale di Melfi che erano un macigno che pesava sulle sorti degli stabilimenti tutti italiani e provare, come stiamo facendo in queste settimane, a togliere ogni tipo di alibi a Stellantis affinché si possa aprire una trattativa vera per la salvaguardia del polo industriale di Melfi e dei livelli occupazionali dell’intero comparto automotive. Allo stesso tempo il Presidente Bardi sta continuando incessantemente, insieme al Dipartimento, a coinvolgere tutte le Regioni interessate per fare fronte comune in una condizione di grande debolezza che vivono gli stabilimenti italiani ed europei. Evidentemente a chi usa solo la polemica come strumento politico sfugge – continua Cupparo – che il 1° gennaio 2025, come previsto dal Green Deal, ci sarà una ulteriore stretta per quanto riguarda i motori a combustione e nello specifico si passerà da 125gCO2/km a 95 gCO2/km. Questa ulteriore accelerata, per chi ancora non lo avesse inteso, vanificherebbe ogni sforzo utile verso una transizione graduale perché a Melfi, come in tutta Italia ed in tutta Europa, come dichiarato da tutte le case automobilistiche europee, gli stabilimenti saranno completamente fermi. Lo ha ribadito dal Salone Auto di Parigi Imparato, nominato Chief Operating Officer in Europa per Stellantis: per rispettare gli obiettivi di emissioni previsti nel 2025 ed evitare di dover pagare multe troppo salate, il Gruppo è pronto a tagliare la produzione di auto con motore termico, dando priorità a quelle elettriche. In questa condizione – dice l’Assessore - invitiamo gli urlatori di polemiche ad esprimersi in modo chiaro se sono favorevoli a questa norma votata a grande maggioranza dal governo europeo. È per noi evidente e chiaro che la transizione fatta di imposizioni e di multe ci porterà solo alla distruzione di uno dei settori vitali della Basilicata. Riteniamo, pertanto, che a partire dal prossimo Consiglio Regionale tutti insieme si possa arrivare ad un documento chiaro nei confronti della Commissione Europea che contenga il diniego di questa normativa destinata a produrre gravissime ripercussioni sull’automotive in Italia. Nel frattempo, noi lavoreremo incessantemente, come stiamo facendo, con tutte le parti sociali, come abbiamo fatto anche per il documento sugli ammortizzatori sociali per l’abbattimento dei costi (addizionali) a carico delle aziende o come lo sblocco immediato delle risorse degli ammortizzatori all’interno dell’area di crisi complessa, affinché si possa costruire tutti insieme il rilancio dello stabilimento di Melfi. Altra azione che ci riguarda è il sostegno alla proposta del Ministro Urso per la creazione di un ‘Fondo per la competitività’ a supporto di questi comparti, oltre a un nuovo strumento di politica industriale dedicato alle piccole e medie imprese. Oggi – conclude Cupparo - non è più il momento di nascondersi dietro un dito ma il momento di essere chiari e concreti su chi ha creato la causa e oggi vuole tirarsi fuori dalle conseguenze che ha creato”.

Circa 100 i rappresentanti lucani provenienti da Bernalda, Rionero in Vulture e Marsico Nuovo, che, grazie alla Rete Pro Loco UNPLI, hanno partecipato alla sesta edizione della Rassegna dei Cortei Storici delle Pro Loco di Puglia, svoltasi domenica 20 ottobre a Lucera, in provincia di Foggia. 

Ad accompagnare le delegazioni provenienti dalla Basilicata anche il Presidente del Comitato regionale Vito Sabia che nel ringraziare per il caloroso invito e l’ospitalità ricevuta il collega pugliese, Rocco Lauciello, ha dichiarato: “È stato un onore per l'UNPLI Basilicata partecipare nuovamente a questo evento ben organizzato e volto alla celebrazione delle tradizioni dei nostri territori in un’atmosfera di grande festa e condivisione. Un particolare plauso lo rivolgo ai Presidenti delle Pro Loco lucane interessate e a tutti i figuranti che hanno saputo rappresentare con maestria le tradizioni e il folklore della nostra amata Basilicata. La loro dedizione e passione nel portare avanti le storie locali sono un esempio lampante dell'importanza di preservare la nostra identità culturale e di trasmetterla alle future generazioni”.

Altra soddisfazione per il mondo delle Pro Loco lucane è stata la scelta di affidare l’apertura del corteo al  gruppo storico di musici e sbandieratori ‘Terra Bernaudi’ della Pro loco di Bernalda che con coreografie e musica a ritmo di tamburi hanno rappresentato l’epoca che va dal 1550 al 1800. Il Presidente della Pro Loco, Mauro Mezzina, onorato di aver aperto la sfilata ha espresso la sua disponibilità ad una sempre maggiore crescita dell’evento. 

Davide Gerardi, il Vice Presidente della Pro Loco di Rionero in Vulture, evidenziando come il focus del loro operato sia quello dell’inclusione di tutte le altre realtà associative attive su Rionero, ha dichiarato: “Dopo aver partecipato alla scorsa edizione del Raduno Multiepoca, a Gravina, siamo ritornati tutti insieme e con piacere in Puglia, dove abbiamo voluto dare vita, anche fuori sede, alla storia del brigantaggio”.

A cura della Pro Loco di Marsico Nuovo, la rappresentazione della visita di San Tommaso d’Aquino alla sorella Teodora, sposa del Conte Ruggero II Sanseverino. “È stata una giornata piena di passione, gioia e condivisione. Un'esperienza unica ed emozionante quella di aver portato la nostra storia fuori Regione, oltre che suggestiva, ricollocandoci indietro nel tempo, tra le varie epoche, attraverso i bellissimi e dettagliati costumi delle associazioni e intrattenendoci con piacevoli esibizioni. Evidenziando così la ricercatezza e l'impegno delle Pro Loco nel promuovere e rievocare eventi storici” – ha commentato la Presidente della Pro Loco di Marsico Nuovo, Maria Antonietta Lupo. 

L’evento, che ha visto la presenza di circa 1.500 figuranti, è stato patrocinio dal Ministero della Cultura, dalla Regione Puglia, dal PACT (Polo Arti Cultura Turismo) Puglia, dal Comune di Lucera in collaborazione con la Pro Loco di Lucera. Il Presidente dell’UNPLI Puglia, Rocco Lauciello, ha evidenziato come l’iniziativa rappresenti un patrimonio immateriale di enorme valore per la Regione Puglia e per la Basilicata. “Ringrazio il responsabile del Dipartimento immateriale per UNPLI Puglia, Gerardo Strippoli; il Vice Presidente UNPLI Puglia, Gerardo Lionetti;  la referente regionale della direzione artistica, Francesca Clemente; la medievista ed esperta di rievocazioni storica, Deborah De Blasi; la Pro Loco di Lucera per l’ospitalità. Inoltre, la tenacia delle Pro Loco ha fatto si che si raggiungesse il nostro comune obiettivo cioè quello di divulgare insieme le tradizioni alle future generazioni. L’importanza storico culturale di questa edizione ha avuto una risonanza esponenziale anche grazie alla partecipazione della città di Lucera rientrata tra le dieci finaliste per il titolo di ‘Capitale italiana della Cultura 2026’” – ha dichiarato Lauciello.

Il 54% degli immobili in Basilicata hanno le peggiori prestazioni energetiche (classi energetiche F e G) con una percentuale che è superiore alla media italiana del 51,8% di edifici nelle stesse classi energetiche più basse (F e G). Lo evidenzia il Centro Studi Confartigianato secondo cui, inoltre, le condizioni dei nostri edifici sono critiche con il 68% delle abitazioni che risalgono a prima del 1980.

“Siamo un Paese con case vecchie e poco efficienti. Non c’è tempo da perdere: vanno messi subito in campo – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – interventi a sostegno della riqualificazione degli immobili con l’obiettivo, indicato dalla Direttiva Ue, di ridurre il consumo energetico del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035, fino alle emissioni zero nel 2050. Per garantire la transizione green degli edifici bisogna rendere stabili e permanenti le detrazioni fiscali al 65% che consentono di raggiungere più obiettivi: riqualificazione del patrimonio immobiliare, risparmio ed efficientamento energetico e difesa dell’ambiente, rilancio delle imprese delle costruzioni, emersione di attività irregolari”. “Una strada – aggiunge Granelli – che trova indicazione nel Piano Nazionale integrato Energia e Clima (PNIEC) secondo il quale dal meccanismo delle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione degli edifici è atteso un risparmio di 32,5 Mtep di energia finale in valore cumulato nel decennio 2021-2030, pari al 44,3% del risparmio da conseguire rispetto agli obiettivi fissati per il 2030 dalla Direttiva case green”.

“Il nostro territorio – aggiunge Rosa Gentile, presidente Confartigianato Matera - deve ‘correre’ per raggiungere i traguardi di efficienza e risparmio energetici fissati dalla Direttiva Case Green. Servono interventi strutturali per la riqualificazione degli immobili vecchi e poco efficienti. Il nostro territorio è tra i più interessati da questo deficit energetico e a questo punto diventa essenziale rendere strutturali i bonus al 65% per poter rispettare la Direttiva Ue che impone di ridurre il consumo energetico del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035, fino alle emissioni zero nel 2050”. 

Confartigianato evidenzia che la lotta al cambiamento climatico passa attraverso un piano ordinato di interventi sugli edifici. In Europa il 40% dei consumi finali di energia e il 36% delle emissioni di gas a effetto serra è rappresentato dagli edifici. Gli interventi sugli edifici determinano effetti ad ampio spettro, influenzando la domanda di energia, l’efficienza energetica, le emissioni di CO2, la tutela del territorio, la rigenerazione urbana e i processi di recupero dei materiali.

Il 25, 26 e 27 ottobre 2024, il suggestivo borgo di Brindisi Montagna torna a vivere l'atmosfera del Medioevo con la 26esima edizione delle “Giornate Medioevali”, il più grande evento medievale della Basilicata, organizzato dal Comune di Brindisi Montagna.

Tra storia, cultura, tradizioni e divertimento, i vicoli del borgo e le piazzette, incorniciate dal maestoso Castello Fittipaldi-Antinori, diventeranno protagonisti di un vero e proprio tuffo nel passato. Dal 1999, questo appuntamento rappresenta una delle manifestazioni storiche più attese della regione, e quest'anno promette di essere ancora più coinvolgente. Il castello, cuore della comunità di Brindisi Montagna, sarà al centro di rievocazioni storiche e di una serie di eventi che trasformeranno il borgo in un autentico villaggio medievale. Le strade del borgo saranno animate da stand dove sarà possibile degustare le eccellenze del territorio, offrendo un'esperienza che unisce storia e sapori.

Le Giornate Medioevali non sono solo un evento culturale, ma anche un'importante opportunità di crescita turistica ed economica per Brindisi Montagna. La scorsa edizione ha attratto oltre 20.000 visitatori, di cui 6.000 solo al castello, confermando il successo di una manifestazione che, anno dopo anno, cresce in partecipazione e qualità. Questa edizione punta a superare questi numeri, grazie anche al coinvolgimento dell’intera comunità locale, delle istituzioni e degli sponsor, come RWE, main sponsor dell’evento e al contributo della Regione Basilicata e Fond Repov

 

Programma 26esima edizione – Giornate Medioevali, Brindisi Montagna 25,26,27 Ottobre 2024

Dal 25 al 27 ottobre 2024, le Giornate Medioevali offriranno una vasta gamma di attività, dalle 10 del mattino fino a tarda sera. Il programma include visite guidate al Castello Fittipaldi-Antinori, esibizioni teatrali, sfilate medievali, dimostrazioni di tiro con l’arco, laboratori didattici, concerti, e spettacoli di danza. Non mancheranno le rievocazioni storiche, con cartomanti, giullari e cantastorie che faranno rivivere il fascino e la magia del Medioevo.

Per agevolare la partecipazione, sarà possibile prenotare la visita al castello tramite il sito web ufficiale giornatemedioevali.eu, dove è possibile trovare tutte le informazioni sull'evento. Sul sito sarà inoltre possibile compilare il form per accedere all'area sosta riservata a camper e caravan situata in una posizione strategica, a soli 5 minuti a piedi dal Castello Fittipaldi - Antinori e a 7 minuti dal centro storico. Inoltre, iscrivendosi al canale WhatsApp o attraverso i canali social di Brindisi Medioevale, i visitatori potranno ricevere aggiornamenti e dettagli utili per vivere appieno l’esperienza.  

Non perdere l'occasione di vivere un’esperienza unica nel cuore della Basilicata. Le Giornate Medioevali ti aspettano per farti rivivere un’epoca indimenticabile!

“È online l’avviso pubblico per partecipare alla realizzazione e alla sperimentazione di servizi sociali innovativi attraverso progetti di sostegno a nuclei familiari multiproblematici e/o persone particolarmente vulnerabili o oggetto di discriminazione. L’avviso, rivolto soggetti del terzo settore iscritti al RUNTS e ad enti formativi accreditati,  ha l’obiettivo di stimolare e sostenere chi vuole fornire un supporto concreto alle famiglie più svantaggiate sul territorio lucano, attraverso la costruzione di reti e sinergie e l’erogazione di servizi individualizzati a carattere sociale che consentano di creare o rafforzare le condizioni di partecipazione ai processi economici e sociali nell’ottica della diminuzione del numero di famiglie in condizioni di vulnerabilità e a rischio di esclusione sociale”.

Ne ha dato notizia l’assessore alla Salute, politiche per la persona e PNRR, Cosimo Latronico spiegando che “per questi nuclei familiari è spesso difficile costruire delle prospettive di vita che vadano al di là del soddisfacimento delle proprie esigenze primarie e delle difficoltà quotidiane; occorre scardinare l’assenza di progettualità grazie a percorsi che favoriscano l’integrazione nel tessuto sociale di riferimento e che offrano alle famiglie nuovi strumenti per potenziare capacità e attitudini dei propri componenti aborrendo la logica del mero assistenzialismo. Mettiamo a disposizione di questi enti e soggetti attuatori, un finanziamento di 4 milioni di euro. È un ulteriore passo in avanti verso la realizzazione di una “società della salute”, dove il concetto di benessere, inteso nel suo senso olistico, non sia costituito da interventi sporadici, ma si realizzi in una totale presa in carico dei cittadini”.

All’avviso possono partecipare soggetti del terzo settore iscritti al RUNTS ed enti formativi accreditati, con sede legale ed operativa in Basilicata, in possesso di competenze specifiche ed esperienza almeno triennale nelle aree tematiche oggetto dell’iniziativa e gli enti formativi accreditati in Regione Basilicata. I progetti, avranno una durata massima di 24 mesi e dovranno favorire attraverso azioni concrete, lo sviluppo delle competenze personali e il sostegno ai nuclei familiari nei bisogni concreti delle attività quotidiane.

“Attraverso la misura- ha concluso l’assessore- stimiamo di raggiungere circa 1.050 componenti afferenti a quasi 400 nuclei familiari; il che significa investire nella promozione del benessere su una buona fetta di popolazione, nella promozione di una cultura della partecipazione, dell’inclusione, dell’accoglienza e del mutuo soccorso”.

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