Potenza, 4 dicembre 2024 “Le nostre cooperative sono imprese al quadrato: non si limitano a generare entrate, ma hanno a cuore le persone, le comunità e i territori. Creano lavoro, rigenerando luoghi abbandonati: così la cooperazione è motore di speranza per il futuro della Basilicata”. Con queste parole, Giuseppe Bruno, Presidente di Confcooperative Basilicata, ha chiuso la Giornata della Cooperazione 2024, tracciando una visione chiara del ruolo fondamentale della cooperazione nello sviluppo della regione.
Nel suo intervento, Bruno ha evidenziato come le cooperative rappresentino un modello unico in grado di coniugare sviluppo economico e coesione sociale, due pilastri fondamentali che la cooperazione riesce a tenere insieme meglio di qualsiasi altro approccio. Citando dati significativi, ha dichiarato: “Oltre il 60% delle nostre cooperative ha una base lavorativa femminile e il 40% sono giovani sotto i 35 anni. Questo dimostra che la cooperazione è uno strumento di inclusione, innovazione e riscatto per il nostro territorio”.
La Giornata della cooperazione, che si è svolta lunedì 2 dicembre presso il Giubileo Maison di Pignola, ha visto la partecipazione di cooperative, istituzioni e stakeholder locali, riuniti per discutere tre temi chiave: connessioni, comunità e narrazioni. Nei tavoli di lavoro sono emersi spunti e proposte per rafforzare i legami sociali, valorizzare le responsabilità collettive e costruire narrazioni condivise che promuovano il senso di appartenenza e identità territoriale.
Le aree interne sono state uno dei temi centrali affrontati durante la Giornata della Cooperazione, evidenziando il ruolo strategico delle cooperative nel contrastare il declino demografico e promuovere lo sviluppo locale. Come ha dichiarato Giuseppe Bruno: “La nostra cooperazione ha avuto un impatto particolarmente rilevante nelle aree interne, con ben il 72,6% degli occupati in cooperative che lavorano in questi comuni. La sfida è quella di ri-connettere questi territori periferici al centro”. Questa presenza capillare rende le cooperative un punto di riferimento essenziale per il rilancio economico e sociale delle zone più marginalizzate.
Annunciate anche prospettive future importanti. “Dobbiamo costruire insieme un tessuto sociale forte, che valorizzi il dialogo e il rispetto per le persone. Alle istituzioni chiediamo un impegno concreto per favorire una cooperazione più stretta e sistematica, consolidando i risultati positivi raggiunti e creando nuove opportunità di sviluppo” ha affermato Bruno.
Guardando al 2025, Confcooperative Basilicata ha annunciato l’elaborazione di un Piano Strategico per lo sviluppo della regione, grazie al lavoro che la nostra Confcooperative Nazionale ha avviato nei mesi scorsi per il rafforzamento dell'azione politico sindacale in tutta Italia. “La cooperazione è pronta, sempre, a tessere una nuova narrazione per il nostro territorio. Questo è il nostro impegno: rendere la Basilicata un esempio di innovazione e crescita, capace di offrire opportunità concrete alle nuove generazioni” ha concluso Bruno.
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
La Polizia di Stato di Matera e la Compagnia Carabinieri di Policoro hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per furto aggravato in abitazione, un 32enne di origini albanesi, pregiudicato per reati specifici. L’attività d’indagine è stata condotta da personale della Squadra Mobile e dei Commissariati di P.S. di Marconia di Pisticci e di Policoro.
A Marconia di Pisticci, veniva segnalata la consumazione di un furto all’interno di una abitazione, ad opera di 3 persone. I ladri, dopo essersi introdotti nell’appartamento arrampicandosi lungo un pluviale, s’impossessavano di alcuni monili in oro, ma erano costretti a precipitosa fuga allorché il figlio del proprietario, che abita al piano di sotto, avendo percepito rumori insoliti, entrava nella casa e scorgeva delle sagome.
Uno dei delinquenti veniva notato da alcuni cittadini allontanarsi velocemente a bordo di un'utilitaria scura. Venivano diramate le note di ricerca agli equipaggi sul territorio che, grazie a un’oculata dislocazione, dopo poco, riuscivano a rintracciare l’autovettura sospetta con a bordo un cittadino albanese.
La perquisizione dell’auto permetteva di recuperare, nell’abitacolo, una pietra preziosa che veniva riconosciuta come propria dai proprietari dell’appartamento. Pertanto, alla luce della ricostruzione investigativa compiuta e degli elementi complessivamente raccolti, si procedeva all’arresto.
L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la locale Casa circondariale.
Il proseguo investigativo portava all’individuazione di un altro componente della banda, fratello dell’arrestato, che veniva denunciato a piede libero per il reato di favoreggiamento personale.
Guidare l’agricoltura oltre lo stallo, senza le misure penalizzanti degli ultimi anni ma con risposte efficaci e durature di fronte alle sfide del clima, dei mercati e della transizione. Avendo ben chiaro che non basta solo promuovere il cibo Made in Italy, prima di tutto va difeso chi lo produce, a partire dalle aree interne dove si trova il 56% della superficie coltivabile. È questo il messaggio lanciato da Cia-Agricoltori Italiani in occasione della sua Assemblea annuale, a Roma, che ha richiamato oltre 400 delegati da tutta Italia sotto lo slogan “Agricoltura al bivio: più valore a chi produce”. All’assemblea ha partecipato una delegazione di delegati della Cia lucana guidata dal coordinatore Potenza-Matera Giambattista Lorusso.
Nel documento di Cia presentato all’Assemblea, tra le priorità di intervento per permettere all’agricoltura di uscire dal bivio e riprendere la strada dello sviluppo, la delegazione lucana ha sostenuto in particolare due questioni:
ACQUA – Per fronteggiare lo squilibrio climatico, tra alluvioni e siccità, tutelando al contempo risorse idriche, agricoltura e territori, in un Paese che ha già subito oltre 90 miliardi di euro di danni in 40 anni a causa degli eventi estremi, per Cia ci sono almeno cinque azioni da adottare: dare priorità negli interventi di messa in sicurezza alle zone a più alto rischio naturale; definire e avviare subito un nuovo Piano nazionale per la crescita dei grandi invasi da considerarsi integrati, e non alternativi, ai piccoli invasi; accelerare sul riutilizzo delle acque reflue e depurate, favorendo gli investimenti e le infrastrutture necessarie al riuso agricolo; approvare finalmente una legge contro il consumo di suolo agricolo, visto che si continua a cementificare 2,4 metri quadrati di suolo al secondo; incentivare le funzioni di manutenzione del territorio svolte dagli agricoltori attraverso un quadro normativo chiaro e definito. Sono richieste – sottolinea la Cia Potenza-Matera – particolarmente attese in Basilicata specie per fronteggiare l’attuale emergenza idrica che non è tale solo per il potabile.
AREE INTERNE – Negli ultimi vent’anni, metà delle aziende agricole sono uscite dal settore (-53%). Il settore ha tenuto sul lato della superficie coltivata (-5%), portando così le dimensioni medie delle aziende agricole italiane un po' più vicine a quelle europee (11 ettari vs 17 ettari di media Ue). Investire sulle zone rurali è un’urgenza economica e sociale, che necessita di una strategia unica nazionale che arresti lo spopolamento in queste aree, che soffrono la rarefazione dei servizi, lo smantellamento delle infrastrutture e una generale marginalizzazione che mette in pericolo il 60% del territorio italiano, incidendo negativamente sui diritti di cittadinanza di 13 milioni di persone, molti dei quali agricoltori. Per poter sopravvivere e tornare appetibili, le aree interne hanno bisogno in primis del rafforzamento e ammodernamento del sistema infrastrutturale materiale e immateriale (strade, scuole, presidi sanitari, digitalizzazione, luoghi di cultura) con politiche di sostegno all’abitabilità. Quindi misure di fiscalità agevolata sul modello delle ZES; riconoscimento dell’agricoltura familiare con norme specifiche; più facile accesso al credito per innescare il ricambio generazionale; valorizzazione delle produzioni locali e consolidamento dei legami con il turismo.
“L’agricoltura è a un punto di svolta, occorre imboccare la strada giusta -ha dichiarato il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-. Ridare centralità al settore vuol dire smetterla con proclami e chiusure ideologiche, ma agire concretamente su priorità ed emergenze. A livello europeo e nazionale si è aperta una fase in cui le regole di bilancio segnano un cambio di paradigma, con l’esigenza non più rinviabile degli Stati, in primis dell’Italia, di intraprendere decise politiche di riduzione dei deficit. Ma proprio perché ci attende un lungo percorso di aggiustamento delle finanze pubbliche, con meno soldi come dimostra la manovra, Cia chiede alle istituzioni un utilizzo più mirato, efficace ed efficiente dei fondi, immaginando anche una razionalizzazione dell’attuale platea di beneficiari della Pac per favorire una più equa e giusta redistribuzione delle risorse a disposizione”. D’altra parte, ha aggiunto Fini, “se non si mette in sicurezza il settore con misure adeguate, si va verso l’abbandono delle aree interne, la perdita del presidio sul territorio, la scomparsa di biodiversità e paesaggio, la fine del Made in Italy agroalimentare. Un rischio che il Paese non può correre”.
Tra gli altri temi affrontati.
VALORE LUNGO LA FILIERA – Il riconoscimento del giusto valore a ogni prodotto agricolo è un ambito strategico per Cia, tanto più che ancora oggi su 100 euro spesi dal consumatore, solo 7 restano in tasca al produttore, contro i circa 19 euro di commercio e trasporto. Per questo, è tempo di agire sulla filiera agroalimentare, attivando politiche per il riequilibrio e la trasparenza nei rapporti commerciali e nel processo di formazione dei prezzi; sostenendo realmente l’aggregazione, con incentivi anche fiscali; costruendo un Osservatorio Ue su costi, prezzi e
FAUNA SELVATICA – È una battaglia che Cia porta avanti da anni, resa ancora più pressante dall’emergenza peste suina, che mette a rischio il comparto suinicolo tricolore, 26mila aziende e un valore alla produzione di 4,5 miliardi. Ora è improcrastinabile creare un sistema uniforme di Censimento delle specie invasive a livello nazionale, mappando le aree più colpite, e sviluppare piani di controllo numerico per ridurre la densità degli animali selvatici dove necessario. Inoltre, bisogna passare dagli indennizzi ai risarcimenti per le aziende agricole, includendo sia i danni diretti che indiretti, e superare il regime de minimis. Occorre anche rafforzare l’autodifesa degli agricoltori, oltre a sensibilizzare la comunità sul tema e a costruire un tavolo di coordinamento tra Ministeri dell’Agricoltura e dell’Ambiente, enti regionali, associazioni di categoria.
LAVORO AGRICOLO – La carenza di manodopera ormai è strutturale all’interno del comparto. Una prima risposta per Cia è arrivata dal nuovo Decreto Flussi 2025. Sul fronte degli strumenti, invece, quello che rispecchiava la massima flessibilità era sicuramente il voucher, sostituito oggi dal LoAgri che, numeri alla mano, ha già fallito i suoi obiettivi. La proposta confederale è quella di mettere a disposizione delle aziende virtuose un ticket, dal valore contenuto, da poter usare in qualsiasi momento dell’anno. Occorre fare meglio e più velocemente anche per attrarre i giovani: al riguardo, si chiede la reintroduzione dello sgravio contributivo per gli under 40 e si sollecita l’emanazione dei decreti attuativi della legge per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo.
PAC DEL FUTURO – Bisogna disegnare una Politica agricola comunitaria più flessibile per intervenire subito nelle situazioni di crisi e più attenta a tutelare andamento produttivo e reddito agricolo, includendo interventi per la gestione del rischio, favorendo gli investimenti, facilitando l’implementazione delle innovazioni. Va pure riformata l’attuale riserva agricola affinché possa meglio affrontare i rischi eccezionali e catastrofici.
Il rapporto Agenas sulle Aziende Sanitarie italiane, relativo all’anno 2023, che colloca l’ASM tra le meno performanti, merita un approfondimento poiché fotografa una situazione riveniente da un passato di avvicendamenti gestionali che non sempre ha permesso di ottenere performance positive sebbene, in questo quadro, non manchino eccellenze degne di nota. L’Azienda Sanitaria Locale di Matera, negli ultimi mesi, ha invertito la rotta dopo l’insediamento del Commissario Straordinario, Maurizio Friolo, ora Direttore Generale, che ha avviato un programma di efficientamento dei servizi, volto a ridurre le disparità regionali nelle prestazioni sanitarie, ampliando l’offerta e la risposta sanitaria al cittadino.“Non è una sfida semplice -afferma il Direttore Generale dell’ASM, Friolo- vista la situazione strutturale in cui versa l’intero Sistema Sanitario Nazionale, tuttavia, nel 2024, durante la gestione commissariale abbiamo intrapreso azioni di indirizzo, programmazione, ed investimenti per migliorare diversi ambiti aziendali attraverso la riduzione degli sprechi, la riorganizzazione e l’incremento del personale, nonché l’utilizzo strategico delle risorse messe a disposizione dal PNRR”.Garantire a tutti i cittadini cure adeguate, accessibili e tempestive è la vision più volte indicata dal DG Friolo che ha messo in campo un modello nuovo di gestione che mira ad alzare il livello dei servizi superando il sottodimensionamento nel settore pubblico e rafforzando il pilastro della medicina di prossimità e territoriale. In questo senso degno di nota è il progetto dell’infermiere di famiglia che è già in corso di sperimentazione nell’area della montagna materana in 8 comuni.
“Per migliorare le performance aziendali – continua Friolo- stiamo lavorando su tutti i servizi erogati: l’elenco delle azioni messe in campo è lungo ma mi preme citare le più significative. Nei primi 11 mesi del 2024, state assunte 214 unità di cui 47 medici, 68 infermieri e 34 Operatori Socio Sanitari, mentre sono in corso le procedure per assumere a altri 20 dipendenti: 10 infermieri e 10 OSS. Alla data odierna, dopo 4 anni di sostanziale blocco, sono stati conferiti 51 incarichi alla dirigenza medica ed espletati decine di avvisi per direttori di Unità Operativa Complessa su Matera e Policoro e per il reclutamento di professionisti da utilizzare per l’abbattimento delle liste di attesa. Sono previste ancora 270 nuove assunzioni per il 2025; tra questi spiccano 104 medici (direttori di struttura complessa e dirigenti semplici), 79 operatori del comparto profilo sanitario, di cui 37 infermieri, 20 ostetriche, 5 fisioterapisti,17 OSS, oltre a 25 tra assistenti amministrativi e funzionari. Nei prossimi giorni sarà bandito l’avviso interno per il conferimento di 400 progressioni economiche al personale del comparto”.
Corposi gli investimenti destinati dall’ASM per infrastrutture, tecnologie biomediche e digitalizzazione dei servizi. “Abbiamo riavviato – sottolinea Friolo- l’azione di potenziamento del parco tecnologico aziendale, che vede la gestione di finanziamenti per oltre 46milioni di euro per acquisizioni di beni e servizi e 43 milioni di euro per lavori. Da segnalare gli investimenti sul bunker della radioterapia e sul nuovo blocco parto presso l’ospedale Madonna delle Grazie a cui si aggiungono gli interventi di potenziamento e ristrutturazione della Terapia Intensiva e Semi Intensiva sempre a Matera. Ma anche il punto di primo intervento di Stigliano e tutti gli interventi PNRR quali le centrali operative territoriali (COT) di Matera e Policoro, le Case della Comunità di Ferrandina, Garaguso, Irsina, Montalbano Jonico, Montescaglioso e Tursi; gli ospedali di comunità di Stigliano e Tinchi e l’adeguamento sismico per le strutture di Tricarico e Stigliano. Su Policoro è previsto l’avvio dei lavori relativi alla riqualificazione del reparto di Rianimazione e Terapia Intensiva. Nell’anno 2024 si è lavorato alla programmazione e costruzione di nuovi programmi di investimento per oltre 70 milioni di euro, azione indispensabile per recuperare risorse destinate all’acquisizione di nuove tecnologie e realizzazione di nuove opere ottenendo fondi consistenti per l’ampliamento del Pronto Soccorso di Matera e per il completamento delle opere dell’ex dispensario di via Laura Battista, sempre nella Città dei Sassi”.
L’ASM ha attivato anche la richiesta e implementazione della chirurgia robotica, mentre è stata già deliberata l’acquisizione di sistemi di chirurgia laparoscopica e gestione avanzata della diagnostica ed interventistica endoscopica.
“Su questo fronte –conclude Friolo- va evidenziato l’acquisto di un apparecchio innovativo di gestione dell’ipertrofia prostatica benigna, minimamente invasivo, utilizzabile in regime ambulatoriale. Allo stesso modo abbiamo avviato l’acquisto della più recente tecnologia per il trattamento della fibrillazione atriale e stiamo lavorando per potenziare e apparecchiature per la cura di un numero sempre maggiore di patologie cardiache nel presidio ospedaliero di Matera. Infine per il processo di digitalizzazione dell’ASM, volto a garantire servizi sempre più alla portata del cittadino, sono state assunte molteplici azioni di investimento per oltre 7 milioni di euro, fra cui il servizio di telemedicina, l’avvio delle COT, la cartella clinica ambulatoriale e il Fascicolo Sanitario Elettronico. Infine devo sottolineare la grande attenzione posta dall'Assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, con l'obiettivo comune di rilanciare i presidi ospedalieri dell'ASM per rispondere nel migliore dei modi al bisogno di cura dei cittadini”.
Comprendendo le ragioni dell’azione non violenta di Maurizio Bolognetti, gli esprimo la massima solidarietà e condivisione per una battaglia di civiltà e di trasparenza, che è sintonizzata sulle medesime finalità del mio impegno politico e che, da ultimo, ho invocato anche per quanto riguarda la gestione della crisi idrica dello schema Basento-Camastra, ove i cittadini hanno sempre più sete di verità e di chiarezza.
Il segretario dei Radicali Lucani è da sempre in prima fila per la salvaguardia ambientale e per la tutela della salubrità dell’aria che respiriamo e della limpidezza dell’ acqua che beviamo. Egli interpreta, con gli strumenti peculiari del Movimento fondato da Marco Pannella, i medesimi principi ed obiettivi che ispirano la mia azione politica quotidiana.
Le istituzioni non si mostrino sorde rispetto a questo sciopero della fame di Bolognetti, rispondendo positivamente al suo appello ad un’operazione di verità sulle questioni ecologiche della Basilicata, a partire dalla gestione e fruizione di un bene pubblico essenziale come l’acqua.
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
La Polizia di Stato di Matera, a seguito di indagini, ha identificato un uomo, 18enne, presunto autore di alcuni furti commessi in città, nello scorso mese di agosto. Nei suoi confronti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera ha emesso l’avvio di conclusione delle indagini preliminari.
Nella serata del 31 agosto 2024, tre titolari di altrettanti esercizi commerciali di Matera, segnalavano al numero di emergenza 113 di aver subito il furto di prodotti alimentari e di contante presente in cassa ad opera di un giovane.
L’attività d’indagine avviata, nell’immediatezza, da personale delle Volanti e della Squadra Mobile portava a ritenere che l’autore dei furti, commessi fra le 16.00 e le 22.00, fosse la stessa persona, sia per la descrizione che ne fornivano i testimoni, sia per il modus operandi, consistito nel distrarre le commesse con richiesta di prodotti di magazzino ed approfittare della momentanea assenza per appropriarsi di alcuni prodotti ovvero dei soldi custoditi nelle casse.
Le indagini, proseguite incessantemente, portavano ad attribuire al presunto ladro altri due furti, commessi sempre all’interno di negozi di alimentari, in data 10 e 18 agosto 2024.
Attraverso l’ascolto dei numerosi testimoni e la visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza, comprese quelle della Questura, atteso che uno dei furti era stato commesso proprio nei paraggi, gli investigatori riuscivano ad acquisire ulteriori particolari utili alla identificazione del giovane, un cittadino straniero senza fissa dimora, che era solito bazzicare nelle vie del centro.
Rintracciato e fermato dai poliziotti della Squadra Mobile nella stessa mattinata del 1° settembre, l’uomo ammetteva le proprie responsabilità
La Basilicata è presente oggi a Monza dove si sta svolgendo la conferenza annuale dell'Alleanza delle Regioni automotive (Automotive Regions Alliance), una rete politica di regioni impegnate a realizzare la transizione dell'industria automobilistica e del relativo indotto in Europa. L’Alleanza, in particolare, si propone di contribuire alla decarbonizzazione dei trasporti e al raggiungimento degli obiettivi del “Green deal europeo”, rafforzando gli ecosistemi industriali regionali e promuovendo la coesione economica e sociale. Ne fanno parte, oltre alla Basilicata, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Molise, Veneto e Umbria. A queste si aggiungono altre 27 regioni europee.
Ai lavori di questa mattina - nello scenario dell’Autodromo nazionale, cuore della Formula uno - è intervenuto il presidente della Giunta regionale, Vito Bardi. In premessa, il presidente ha illustrato la situazione in Basilicata, con l’impegno a tutelare l’occupazione dei lavoratori Stellantis e dell’indotto di Melfi, soffermandosi su ciò che è stato fatto per fronteggiare la crisi dell’automotive, a partire dall’approvazione, in tempi record, di due provvedimenti agevolativi per consentire l’investimento Stellantis sull’impianto a biogas finalizzato a ridurre sensibilmente i costi energetici e rilanciare la competitività dello stabilimento di Melfi. Bardi ha anche ricordato la firma di un accordo unitario fra Sindacati e Confindustria che prevede, tra le diverse richieste, quella rivolta al ministro del lavoro di farsi carico della quota di cassa integrazione (20 per cento) del contributo addizionale a carico delle aziende dell’indotto per le aziende in difficoltà, e quella inviata al ministro del Made in Italy di accelerare le procedure di selezione e finanziamento dei progetti candidati per avviso pubblico dell’Area di crisi complessa di Melfi. L’appello al Governo nazionale, infine, è di porre in essere azioni per modificare l’attuale Carta regionale degli aiuti 2022/2027 “innalzandoli di dieci punti percentuali”.
Entrando nel dettaglio del tema al centro del congresso di oggi, Bardi ha ricordato che “dal primo gennaio 2025 le direttive europee obbligano le case automobilistiche a produrre vetture con minori emissioni di CO2 e fanno presagire un altro calo di produzione europeo.
La complessità della situazione – ha aggiunto il presidente - è stata sottolineata dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso che propone di anticipare a inizio 2025 l’attivazione della clausola di revisione del regolamento europeo sulle emissioni di CO2 dei veicoli leggeri ed evidenzia alcune questioni fondamentali tra cui la necessità di risorse comuni da investire nel comparto per recuperare competitività sul piano globale, in un ambito di vera neutralità tecnologica e puntando a una autonomia strategica nelle tecnologie green.
Le attuali regole Ue e la scarsa domanda dei consumatori per auto elettriche - ha spiegato Bardi - stanno imponendo alle imprese tagli, licenziamenti e cassa integrazione per mantenersi sotto la proporzione di auto vendute tra auto elettriche e auto endotermiche”.
A conclusione del suo intervento, Bardi ha lanciato un appello: “Siamo all’avvio di una nuova legislatura Ue, ci sono molte aspettative ed è fondamentale che le regioni dell’Automotive collaborino per monitorare costantemente la situazione. Dobbiamo fare massa critica per assicurare che nel nuovo bilancio pluriennuale dell’Ue ci siano risorse finanziarie, normative e strumenti adeguati e flessibili che possano dare risposte “rapide e nuove” alla complessità e ai repentini cambiamenti della situazione alla luce del nuovo contesto geo-politico ed economico mondiale e alla concorrenza dei Paesi terzi come sottolineato nel rapporto Draghi”.
Mercoledì 27 novembre 2024, alle ore 11,00, presso la Prefettura di Matera, il Prefetto Cristina Favilli e il Presidente della Sede Provinciale Federazione Italiana Tabaccai, Giuliano Salerno, hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalita’ nelle rivendite dei generi di monopolio, alla presenza dei vertici provinciali delle Forze di Polizia, nonché del Componente Esecutivo Nazionale F.I.T., Antonio Carestia. |
L'intesa attua, a livello territoriale, il Protocollo Quadro tra il Ministero dell’Interno e la Federazione Italiana Tabaccai (FIT) in materia di video-allarme antirapina, rinnovato, per un ulteriore triennio, in data 11 aprile 2024.
L’Accordo si prefigge di migliorare le attività di prevenzione e repressione dei reati a danno dei rivenditori dei generi di monopolio, promuovendo, in particolare, la realizzazione di una rete di telecamere ubicate all’esterno delle tabaccherie e collegate alle sale operative delle Forze di Polizia.
Tra le altre misure previste dal Protocollo vi è anche la realizzazione di appositi corsi formativi in materia di prevenzione e sicurezza, nonché la diffusione di materiale informativo che illustrerà le prassi da seguire per ridurre il rischio di fenomeni di criminalità ai danni dei tabaccai.
«La rete delle tabaccherie esercita un’importante funzione sociale sul territorio, in ragione dell’alto livello di fiscalità dei beni e servizi offerti, inclusi quelli di incasso di tasse e tributi per conto della Pubblica Amministrazione. Perciò - ha evidenziato il Prefetto - «è doveroso potenziare l’attività di prevenzione e contrasto dei reati che vengono perpetrati ai danni del settore attraverso l’utilizzo di tutti gli strumenti a disposizione e l’impiego di quelle sinergie che emergono dal confronto con tutte le parti coinvolte. A beneficiarne non saranno soltanto gli esercenti, ma l’intera comunità dei cittadini». I rappresentanti della Federazione Italiana Tabaccai hanno assicurato la capillare diffusione del documento tra i loro associati. A breve, si svolgeranno incontri sul territorio per definire le azioni discendenti dalla stipula del Protocollo.
“Esprimo il mio cordoglio per la tragica morte dell’operaio a Potenza dove l’uomo era impegnato, nel Palazzo di Giustizia, alla sostituzione di alcune grosse finestre, una delle quali lo avrebbe investito su una piattaforma elevatrice. Questo ennesimo incidente mortale sul lavoro ci descrive una drammatica testimonianza della necessità di rafforzare le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro. Ogni vita spezzata è intollerabile e ci ricorda l’urgenza di porre la sicurezza dei lavoratori al centro delle politiche aziendali ed istituzionali. Come UGL, oltre ad esprimere la nostra vicinanza alla famiglia, assicuriamo che continueremo a batterci affinché vi siano maggiori investimenti in formazione, prevenzione e controlli, per evitare il ripetersi di simili tragedie.”
Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale UGL e Florence Costanzo, Segretario Regionale UGL Basilicata, in merito all’incidente sul lavoro avvenuto nel Palazzo di Giustizia a Potenza, dove un operaio ha perso la vita.
Sono oltre cento i volontari impegnati nell'organizzazione del "Presepe vivente nei Sassi di Matera", nei giorni 7, 8, 14, 15, 21, 22, 28 e 29 dicembre e 4 e 5 gennaio 2025. Una presenza “fondamentale” per l'organizzazione dell'evento, giunto alla quattordicesima edizione e quest'anno incentrato sull'inclusione, con percorsi dedicati alle persone con diverse tipologie di handicap. Sette le associazioni coinvolte. A cominciare dal Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta di Matera che da anni svolge un ruolo cruciale nella comunità, dimostrando un impegno straordinario nella solidarietà e nell'assistenza. Le loro attività, che spaziano dalla protezione civile all'assistenza sociale, sono fondamentali per garantire una risposta efficace alle emergenze e per sostenere i più vulnerabili. Il Cisom di Matera non solo offre assistenza nelle emergenze, ma si impegna anche in progetti di cooperazione umanitaria, dimostrando una sensibilità particolare verso le problematiche migratorie nel Mediterraneo. La loro presenza “è un faro di speranza e un supporto essenziale per chi si trova in difficoltà”. A dare supporto, poi, c'è anche il Gruppo di Volontariato e Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato Matera operante nella provincia da oltre 15 anni. Svolge attività di supporto alla Polizia Locale e alle forze dell'ordine in occasione di manifestazioni pubbliche, ciclistiche, podistiche. Al presepe di Matera collaboreranno anche i volontari della sede di Vaglio Basilicata dell’associazione di volontariato “Gruppo lucano”, che da anni dedicano il loro tempo per scopi sociali ed altruistici. Si occupano anche di assistenza e supporto alle persone, soprattutto a chi è portatore di disabilità, in eventi in cui può esserci un’affluenza di gente, o semplicemente in qualsiasi situazione sono chiamati a svolgere il loro operato. Fondamentale anche il supporto dell’associazione nazionale Vigili del Fuoco Volontari di Matera impegnata in attività di beneficenza, erogazione di denaro, beni o servizi a sostegno di persone svantaggiate, con particolare riferimento alle attività di protezione civile. Tra i tanti volontari presenti per l'occasione nella Città dei Sassi, anche gli “Angeli del Carro della Madonna della Bruna” , un'associazione di promozione sociale il cui scopo è quello di diffondere e tramandare le proprie radici, aiutare ragazzi e famiglie in difficoltà. Non mancherà il prezioso aiuto dei volontari della Croce Rossa Italiana del Comitato della Città dei Sassi, da sempre impegnati in attività di volontariato , in campo sociale, sanitario e di protezione civile. Infine, confermato, anche per questa edizione del presepe vivente l'apporto dell'Associazione Nazionale Carabinieri di Matera, costituita da 250 soci iscritti, di cui 50 prestano servizio come Volontari. Sono presenti ormai da anni all'evento del presepe e con il loro aiuto e la loro presenza affiancano le migliaia di visitatori che arrivano in città. Sono impegnati nel fornire servizio di collaborazione ed assistenza alla Polizia Locale di Matera, oltre a provvedere al presidio dei varchi in occasione di qualsivoglia evento, e in occasione del presepe vivente la loro presenza è fondamentale per garantire una perfetta organizzazione.