Redazione MJ News

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I Carabinieri della Compagnia di Triggiano, nel tardo pomeriggio del 2 luglio, sono intervenuti in aiuto di una famiglia, il cui figlio di 3 anni si era allontanato nelle campagne limitrofe ad un terreno di loro proprietà. Dalla ricostruzione fatta dai militari, il bambino, approfittando di un momento di distrazione della madre, si è allontanato nelle campagne circostanti, e, perdendo probabilmente il senso dell’orientamento, non è riuscito a tornare indietro. Allertata la Centrale Operativa, tutti i carabinieri reperibili, si sono portati nell’area per iniziare le ricerche. Dopo circa un’ora dall’allontanamento, il piccolo è stato ritrovato assopito sotto un albero e in apparente buono stato di salute, confermato successivamente dai medici dell’ospedale Giovanni XXIII di Bari.

In Basilicata il peso delle imprese artigiane nei settori interessati dalla domanda turistica è del 16,5% con la provincia di Matera che va oltre (17,1%) ed è tra le 50 province italiane a maggiore concentrazione di imprese artigiane impegnate in attività per i turisti. Lo rileva uno studio di Confartigianato. “Le imprese artigiane – è il commento di Rosa Gentile, presidente Confartigianato Matera – sono più attente all’accoglienza e ai servizi per gli ospiti. Gli artigiani – sottolinea – si confermano animatori delle bellezze dei territori italiani. E’ questo  l’obiettivo del Progetto ‘Percorsi accoglienti’ lanciato da qualche anno da Confartigianato per creare itinerari di valorizzazione dell’artigianato e dei luoghi in cui operano. Un’iniziativa per reagire alla standardizzazione dell’offerta turistica e alla desertificazione di molte comunità locali e rilanciare gli imprenditori come protagonisti dell’autentico made in Italy, con la “mission” di dare vita ad un nuovo attrattore turistico per i centri storici e i borghi del nostro Paese che abbia come motore la bottega artigiana, che diviene “bottega accogliente”.  Un Percorso Accogliente – spiega Gentile – è un modello di organizzazione e di gestione delle risorse turistiche e culturali di un territorio, nel quale hanno un ruolo fondamentale le persone e le loro competenze come è avvenuto con la rassegna Fucina Madre a Matera. Ha lo scopo di dare vita ad una nuova proposta, o meglio un nuovo attrattore per i centri storici e i borghi del nostro Paese, ed ha come motore la bottega artigiana. Il progetto ha l’obiettivo di dare una centralità culturale – prima ancora che economica – agli artigiani che operano nei centri storici, ma intende anche stimolare nuove funzioni per le botteghe artigiane, allo scopo di occupare un posizionamento più forte nella comunità e nel territorio, così da ottenere come ricaduta un miglioramento della loro performance, ed una maggiore integrazione con il tessuto economico e turistico locale. Occorre trovare un modo nuovo di affrontare lo sviluppo turistico dei centri storici. La città di Matera – aggiunge Gentile – è l’habitat naturale di questi percorsi e di laboratori di artigianato artistico e di moda”. Sul versante dell’offerta, alla fine del primo trimestre 2024 le imprese artigiane operanti in settori di attività interessati dalla domanda turistica nel Paese sono 209.956, pari al 16,7% dell’artigianato totale, e danno lavoro a 577.615 addetti. In chiave settoriale il comparto principale è l’Agroalimentare che conta 45.456 imprese (21,7% delle imprese artigiane del settore) e produce cibo e bevande, prodotti per cui siamo famosi presso i turisti stranieri e la cui qualità permette al nostro Paese di primeggiare per numero di prodotti agroalimentari e di bevande alcoliche a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea. Seguono le 43.597 imprese delle Altre attività manifatturiere e dei servizi (20,8%) che comprendono importanti attività dell’artigianato quali la produzione di gioielleria e bigiotteria, ceramica e vetro e cornici, la lavorazione artistica di marmo, ferro, rame e altri metalli, la fotografia, i servizi alle persone come ad esempio centri benessere e palestre ed anche i servizi per animali domestici. Sono 41.902 le imprese di Abbigliamento e calzature (20,0%) che contribuiscono al nostro successo nel mondo della moda che è tra i comparti più rappresentativi all’estero del made in Italy e dello stile italiano. A seguire 33.911 imprese del Trasporto persone (16,2%) integrano l’offerta dello spostamento dei turisti mentre 29.733 Ristoranti e pizzerie (14,2%) e 13.828 Bar, caffè e pasticcerie (6,6%) – insieme si tratta di 43.561 imprese e del 20,7% del settore – mettono a disposizione dei turisti i prodotti di qualità prodotti dal comparto Agroalimentare contribuendo all’ospitalità. L’analisi territoriale evidenzia che a livello regionale il peso dell’artigianato nei settori a vocazione turistica rappresenta oltre un quinto delle imprese artigiane della regione in Sicilia con il 22,2%, in Toscana con il 21,6% e in Campania con il 20,1%. A seguire, con valori superiori alla media nazionale del 16,7%, si posizionano Marche e Calabria (entrambe con il 19,3%), Sardegna (19,2%), Lazio (18,2%), Provincia Autonoma di Bolzano (17,1%) e Umbria (16,9%).

A livello provinciale l’artigianato a vocazione turistica mostra a Prato l’incidenza più alta, pari al 39,2%, quota 2,3 volte la media nazionale; seguono, con quota superiore ad un quinto, Fermo (30,9%), Palermo (24,6%), Firenze (24,3%), Agrigento (23,9%), Arezzo (23,6%), Reggio Calabria (22,6%), Catania (22,2%), Messina (22,1%), Siracusa (21,8%), Napoli (21,7%), Caltanissetta (21,6%), Trapani (21,0%), Venezia (20,8%), Enna (20,7%) e Roma, Nuoro (nei confini diversi da quelli attuali) e Crotone (tutte con il 20,2%). 

Incatenato davanti la sede del Ministero della Giustizia a Roma con un unico vessillo, la bandiera italiana: è la protesta messa in campo dal segretario generale del S.PP., il lucano Aldo Di Giacomo, per riaccendere l’attenzione politico-istituzionale sull’emergenza carceri che ha toccato livelli mai registrati in passato e che tocca da vicino anche i tre istituti lucani (Potenza, Matera, Melfi) sia pure con problematiche differenziate. “Dopo il mio tour tra le carceri, iniziative di mobilitazione, decine di comunicati, incontri con i giornalisti e interviste ai media, ho scritto alla Premier Meloni e al Ministro Nordio – ha spiegato Di Giacomo – ma non possiamo più aspettare risposte formali perché in questo primo semestre dell’anno le carceri sono scoppiate e il rischio che in questa estate si possa superare la situazione delle carceri sudamericane è purtroppo più che reale. Siamo a 51 suicidi di detenuti più 5 di personale penitenziario contro i 28 suicidi di detenuti dello stesso periodo dello scorso anno, ma ci sono altre 56 vittime per le quali sono ancora numerosi i casi di cause da accertare e per le quali non si può escludere nulla; le aggressioni al personale di Polizia penitenziaria sono state 951 contro 688, con le carceri campane al primo posto, seguite da quelle lombarde e laziali; le manifestazioni di protesta collettive 604 contro 440, i ferimenti 296 contro 264 e le colluttazioni 2.223 contro 2.055. Ancora: i detenuti sono aumentati di 14mila unità, con una media complessiva di circa 300 al mese - sono complessivamente 61.468, a fronte di 47.067 posti regolarmente disponibili, per un indice di sovraffollamento pari al 130,59% -  e negli istituti per minori hanno raggiunto i 555 detenuti , di contro il personale è diminuito (per effetto dei pensionamenti) di 18mila unità, solo in piccolissima parte compensato da nuove assunzioni; il ritrovamento di stupefacenti e di telefonini segnano rispettivamente più 400% e più 600%.

Sono numeri da “bollettino di guerra” che da soli giustificano la mia protesta e la mia sollecitazione ad un sempre più urgente intervento del Governo e del Parlamento. E’ una situazione intollerabile che ci angoscia profondamente con il pensiero rivolto alle famiglie dei nostri colleghi ai quali  non sono concesse ferie e che anzi sono attesi da straordinari con orari di servizio prolungati sino a 12 ore.

Il personale penitenziario non ce la fa più e non può ancora aspettare un Piano straordinario che affronti le emergenze continue.

Non siamo pronti a fronteggiare l’estate “caldissima” e, da servitori dello Stato, siamo stanchi di pagare con il rischio di incolumità personale il pezzo più alto di responsabilità che non ci appartengono.

Sono deciso a protrarre la mia protesta che ha assunto aspetti forti perché non c’è più tempo, nonostante leggiamo sui giornali di provvedimenti e decreti che sarebbero pronti, ma puntualmente vengono rinviati”.

Tra le 74 Pro loco che costituiscono la Rete nazionale delle Infiorate e delle Composizioni di Arti Effimere, presentata lo scorso 28 giugno al Ministero della Cultura, a Roma, anche otto Pro Loco lucane: una della provincia di Matera, la Pro Loco di Bernalda, e sette della provincia di Potenza: Bella, Castelsaraceno, Marsico Nuovo, Rotonda, Ruvo del Monte, Sant’Angelo le Fratte e Tramutola. La Rete, promossa dall’Unpli con il patrocinio dell’Anci, è nata come simbolo di unione dei maestri infioratori e volontari di tutta Italia impegnati nella tutela di un rito nato più di 4 secoli fa. All’incontro, moderato da Beppe Convertini, sono intervenuti: il Presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d'Italia, Antonino La Spina; il Presidente ICH NGO Forum, Robert Baro; il Dirigente del servizio III-Relazioni internazionali del Ministero della Cultura, Mariassunta Peci, il Dirigente del servizio II- Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura, Stefano Musco; il Presidente del Centro Studi per il Patrimonio Culturale-Fondazione Pro Loco Italia ETS, Fernando Tomasello; il Responsabile del Dipartimento Cultura ANCI, Vincenzo Santoro; il Presidente dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, Leandro Ventura e il Presidente ISTO Europa, Gianluca Pastorelli. La Rete ha lo scopo di promuovere un rito che ha radici antiche: l’Infiorata, dalle tecniche e materiali originali. In occasione dell’Infiorata Storica di Roma, che si svolge annualmente ogni 29 giugno e che vede Via della Conciliazione addobbata da quadri fioriti, anche quest’anno, nella XI edizione, per la Basilicata ha partecipato in modo attivo la Pro Loco di Rotonda, con l’esposizione di un’opera artistica ‘Diventate poeti di pace’ (realizzata da 33 volontari); un tappeto che ha fatto del sale colorato il suo materiale di composizione. A rappresentare, in queste giornate, il Comitato UNPLI Basilicata, il Presidente regionale Vito Sabia, e il Consigliere regionale Michele Zuardi. Vito Sabia ha commentato così: “Le Infiorate e le Composizioni di Arti Effimere rappresentano una straordinaria espressione della nostra cultura e tradizione. La Rete Nazionale delle Infiorate, promossa dall'Unpli, è fondamentale per valorizzare e diffondere queste antiche pratiche artistiche, unendo comunità locali in un dialogo continuo tra storia e creatività. La partecipazione della Pro Loco di Rotonda all’undicesima edizione dell’Infiorata storica di Roma e alla quarta edizione dell’Infiorata delle Pro Loco d’Italia è motivo di orgoglio per tutta la Basilicata. Essa dimostra il nostro impegno nel preservare e promuovere le tradizioni locali, portando l'essenza del nostro territorio su un palcoscenico nazionale. Questo evento è un’occasione unica per far conoscere il talento e la passione delle nostre comunità, contribuendo a mantenere viva una tradizione che affonda le sue radici nel cuore della nostra cultura”. Questa invece la dichiarazione di Michele Zuardi: “Quella delle Infiorate è un'arte vera e propria, tramandata di generazione in generazione anche qui da noi in Basilicata. Con la nascita della Rete delle Infiorate, si rafforza la collaborazione tra Pro Loco e Parrocchia visto che la maggior parte delle Infiorate si svolge in occasione del Corpus Domini. Grande lavoro del nostro Presidente Unpli, Nino La Spina, pronto a cogliere ogni occasione di salvaguardia e promozione delle tradizioni. Un grazie di cuore lo rivolgo ai meravigliosi amici della Pro Loco di Rotonda che anche questa volta hanno onorato il compito di rappresentare la Basilicata con la realizzazione di un quadro di grande pregio”. Il Presidente della Pro Loco di Rotonda, Massimo Desiderio, ha sottolineato: “I giorni 28 e 29 giugno a Roma, la Pro Loco Rotonda Eventi ha avuto l’onore di partecipare per la terza volta all’infiorata storica delle Pro Loco d’Italia. Il paese lucano, sede del Geo Parco Nazionale del Pollino, parco più grande d’Europa, ha rappresentato la propria regione nella capitale romana. La preghiera è stato il tema scelto per l’edizione 2024 dell’evento, che ha accolto rappresentanti da varie Pro Loco italiane. Il disegno è stato così apprezzato da far meritare a Rotonda il posto d’onore di fronte alla Basilica di San Pietro. Il team di più di 30 esperti addetti, ha realizzato in quasi 10 ore di lavoro durato tutta la notte un’opera che raffigura una colomba sorretta da una mano tesa al cielo, che conserva fra le dita un rosario. Il capolavoro è stato realizzato tramite l’uso del sale, in modo da non prevedere l’utilizzo di materiali poco sostenibili o non riciclabili. Il team di Rotonda, da anni membro del consiglio internazionale per le infiorate per Santiago e parte imprescindibile del cammino di S. Antonio è stata sostenuta dalla insostituibile presenza del Presidente Unpli Basilicata, Vito Sabia, che ha accompagnato il team in questi due giorni. Un altro prezioso traguardo per la comunità lucana e per la trasmissione della propria arte. Non ci sono parole, in qualità di presidente Pro Loco di una piccola comunità lucana, nel vedere la propria associazione essere presente e apprezzata a livello nazionale, dopo anni di volontariato. La nostra forza è rappresentata dalla coesione, che da sempre ci rappresenta”.

Lunedì, 01 Luglio 2024 15:48

Regione e Apt Basilicata a Becycle 2024

All’evento di Pittimmagine, a Firenze, le proposte lucane per gli appassionati delle due ruote

A Becycle la Basilicata è stata accolta come la novità tra le destinazioni turistiche per gli appassionati delle due ruote. Operatori turistici e della comunicazione provenienti da diverse parti del mondo hanno avuto modo di scoprire le tante opportunità offerte da un territorio incontaminato, con le sue 5 aree protette e i suoi borghi incastonati sulle montagne lucane.

A "BeCycle - Eccellenza italiana" svoltasi nei giorni scorsi alla Stazione Leopolda di Firenze su iniziativa di un brand come Pittimmagine e inauguratasi in concomitanza con la partenza del Tour de France da Firenze, la Basilicata cicloturistica è stata presente, oltre che con uno stand, in diverse occasioni di confronto. Tra queste, un interessante talk moderato dal giornalista RAI, Alfredo Digiovampaolo, con il direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, e il campione e testimonial lucano Domenico Pozzovivo.

Presentati al pubblico non solo la app "Basilicata free to move”, con i suoi 21 itinerari, ma anche i nuovi progetti come la piattaforma Routebasilicata e l'ultimissima guida prodotta sempre da Apt "L'anello dei parchi lucani in bicicletta".

Durante il suo intervento Nicoletti ha citato anche iniziative organizzate in Basilicata per gli amanti della bici come la Pollino Marathon, ricordata anche da Domenico Pozzovivo, la recente Maratea-Matera e il Basilicata bike trail.

Di Basilicata si è parlato anche in occasione dei talk su enoturismo e cicloturismo, e nel panel relativo a trail e gravel, con l’offerta di parchi, paesaggi e strade bianche lucane.

A Palazzo San Gervasio un concorso artistico e letterario. Domande di partecipazione entro il 31 luglio 2024

A Palazzo San Gervasio un premio artistico-letterario dedicato a due concittadini illustri, per far emergere le potenzialità creative dei cittadini contemporanei.

“Le Passioni di Camillo e Giuseppe”: è il nome del concorso patrocinato dal Comune e dedicato a Camillo D’Errico, amante della cultura e dell’arte che ha lasciato una ricchissima eredità di quadri e di libri ospitati nella pinacoteca e biblioteca che porta il suo nome. Giuseppe, invece, è quel Mucciante che agli inizi del 1900 emigrò in America in cerca di fortuna e lavoro. E ne ebbe abbastanza a giudicare dal lascito che fece al suo paese d’origine. Con testamento del 12 giugno del 1978 Giuseppe, che oltreoceano era conosciuto col nome di Joseph Agostine, insieme alla moglie Mary destinò la somma di un milione di dollari per l'istituzione della biblioteca comunale di Palazzo San Gervasio.

Ne parliamo in questo episodio di “Basilicata in Podcast” con Nicola Palumbo, presidente del Consiglio di Amministrazione della Biblioteca Joseph and Mary Agostine, e Salvatore Sotera, conservatore della biblioteca e pinacoteca “Camillo d’Errico”.

Ascolta il podcast: https://open.spotify.com/episode/72b3IV4skkZEbMObrLBDqU

Leggi la notizia: https://www.regione.basilicata.it/giunta/site/giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3105834&value=regione

Nello scorso mese di aprile, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, disposta dal GIP del Tribunale di Matera, a carico di un 37enne di nazionalità pakistana. I reati ipotizzati nei confronti dell’uomo sono maltrattamenti in famiglia aggravati e costrizione al matrimonio, ai danni della figlia minorenne.

L’attività di polizia giudiziaria è stata svolta dagli investigatori della Squadra Mobile, dopo aver appreso di un episodio sospetto, avvenuto lo scorso 15 aprile, quando la ragazza si è recata in Pronto Soccorso, con diverse contusioni sul corpo. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la ragazza veniva sottoposta a gravi vessazioni, con una costante pressione psicologica ed emotiva da parte del padre, il quale voleva costringerla, anche tramite ripetute e brutali aggressioni fisiche, ad accettare un matrimonio già concordato con un cugino maggiorenne, che vive in Pakistan ed è sconosciuto alla ragazza.

Alla ragazza sarebbe stato proibito di scegliere liberamente le proprie amicizie, di uscire in compagnia di coetanei e sarebbe stato sottratto il telefono cellulare per lunghi periodi, in modo da impedirle di comunicare con gli amici. Quando il padre, la sera dello scorso 15 aprile, ha scoperto che la ragazza, contravvenendo ai suoi divieti, oltre a chattare con un ragazzo, lo aveva anche incontrato, ha preso un paio di forbici e le ha tagliato in malo modo i lunghi capelli. Poi, l’ha picchiata violentemente con il manico di una scopa, colpendola fino a romperlo, nonostante la figlia fosse riversa sul pavimento, inerme e sanguinante, e la moglie lo supplicasse di fermarsi. Soltanto fingendosi svenuta, la ragazza è riuscita a sottrarsi alla brutale punizione.

Quando, il giorno dopo, la figlia è stata condotta in Ospedale, dapprima veniva indotta a riferire di essersi procurata le lesioni cadendo dalla bicicletta e poi veniva costretta ad abbandonare il presidio sanitario senza essere visitata. È confortante, però, quanto è avvenuto il giorno dopo, quando a Matera è giunto il truck della Polizia di Stato, impegnato nella campagna itinerante “Una vita da social”, rivolta a studenti e insegnati delle scuole secondarie: durante l’iniziativa, in via confidenziale, è stato riferito quanto accaduto ad un operatore dell’OSCAD (Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori, della Direzione Centrale della Polizia Criminale), lì presente proprio per trasmettere l’importanza di prevenire e contrastare gli episodi di violenza e vessazione. Tale rivelazione, oltre ad essere stata utile per gli investigatori, ha dimostrato l’efficacia delle iniziative di educazione alla legalità, promosse dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, per bloccare ogni forma di intolleranza prima che degeneri in sofferenza, distruzione e morte.

L’esito delle indagini, riferito all’Autorità giudiziaria, ha portato dapprima all’adozione della custodia cautelare in carcere. La ragazza, invece, è stata subito sottoposta ai necessari accertamenti di natura sanitaria ed affidata ai Servizi Sociali, come previsto dal “Codice Rosso”. Successivamente, il provvedimento restrittivo della libertà personale nei confronti dell’uomo è stato convertito nel collocamento ai domiciliari.

“Siamo una comunità”: è la parola d’ordine del Consiglio Confederale Uil Basilicata che si è svolto nella sala conferenze del Centro Polifunzionale Caritas di Tito Scalo. Dopo il saluto del sindaco di Tito Fabio Laurino, interventi di Mons. Davide Carbonaro, presidente Cei Basilicata e arcivescovo di Potenza; Marina Buoncristiano, direttrice e Carmen Tito, Caritas Potenza; Gennaro Sansone, capofiliale di Potenza Banca d’Italia; Vincenzo Tortorelli, segretario regionale Uil Basilicata; conclusioni di Santo Biondo, segretario confederale Uil nazionale.

Sintesi relazione Tortorelli.

Sindacato di comunità. Abbiamo avviato un metodo sicuramente innovativo per far diventare il sindacato di comunità azione condivisa, rafforzando i valori di appartenenza e di partecipazione, che sono i valori storici del riformismo della UIL. Comunità, una parola che per noi significa condividere con le lavoratrici, i lavoratori e tutte le persone l’obiettivo comune del bene collettivo.  A preoccuparci è soprattutto la condizione in cui si ritrova il Sud Italia. Da tempo il Governo nazionale ha avviato una narrazione su un “altro Sud” che non è quello che noi percepiamo. Di certo non sono e né possono essere il reintegro della decontribuzione al Sud e nè la ZES unica, accentrata a Roma, a risolvere i problemi storici, incancreniti del Mezzogiorno che saranno amplificati dall’autonomia differenziata. Noi sosterremo - come abbiamo già fatto martedì scorso partecipando al presidio davanti la Regione promosso dal coordinamento popolare contro l’autonomia - tutte le mobilitazioni per tenere unito il Paese e siamo pronti a raccogliere le firme per il referendum.

Un cambio di passo.  I dati e il profilo statistico della regione ci dicono una cosa sola: o si prende un cammino nuovo e si impostano scelte di politiche regionali diverse, dal passato recente e precedente, o si rischia un inevitabile declino della regione. Serve un cambio di politiche nei grandi quadri dell’economia e della società: il manifatturiero, l’agricoltura attraverso agroalimentare, enogastronomico e ruralità sostenibile, un ammodernamento e rilancio del comparto turistico, l’accelerazione dei lavori pubblici e dei piani di rigenerazione urbana, la rete tra Università-Enti di ricerca e Imprese, l’innovazione green, progetti di investimento orientati alla digitalizzazione, politiche attive del lavoro, formazione e politiche sociali e socio-sanitarie mirate alle sacche di povertà e disagio economico, educativo e socio-culturale.

Nuova Giunta Regionale. Presenteremo alla prossima giunta regionale un documento strategico perché la nuova pianificazione regionale deve prendere la forma di un vero Piano del lavoro.  Questo è l’impegno strategico che chiederemo al nuovo Governo Bardi sempre pronti a riprendere la mobilitazione se non si creeranno le condizioni di una svolta nel metodo della concertazione.  Negli ultimi anni abbiamo più volte segnalato la mancanza in Basilicata di un corretto metodo di confronto, sia istituzionale che politico con le forze sociali della regione. Troppo spesso siamo stati chiamati a consultazioni formali con decisioni politico-amministrative già prese. Questo non possiamo più permetterlo e non lo accetteremo!!! Il futuro e il presente della nostra comunità non si risolvono con il bonus gas e magari aggiungendo il bonus acqua di visione corta. Sono strumenti che ci ricordano il bonus carburante, utili solo alla sopravvivenza.

STELLANTIS. Dobbiamo guardare ai prossimi due anni, nei quali si produrrà pochissimo, non si lavorerà e saranno solo ammortizzatori sociali.  Serve allora mettere in campo tutta una serie di iniziative per salvaguardare le aziende dell'indotto, a maggiore rischio, soprattutto quelle senza commesse. La conferma dei cinque modelli da parte di Stellantis a Melfi con la nuova versione ibrida della Jeep Compass  è un passo in avanti  importante per il rilancio, attraverso il motore ibrido, della produzione Stellantis in Basilicata e in Italia. Ma da sola non è sufficiente a salvare il comparto di San Nicola di Melfi, in particolare l’indotto. Serve che la Regione faccia la sua parte condividendo il Patto per Melfi proposto unitariamente e che ha tra gli obiettivi quello di  legare i lavoratori alle commesse future, perché attraverso l'elettrico nascono tante nuove opportunità che dovranno rimanere a Melfi e per i lavoratori di Melfi.

PETROLIO . Dopo trent’anni di estrazioni e di significativi introiti , è cruciale che Eni sia chiara e trasparente nella pianificazione del futuro. De Scalzi ha il dovere di presentare i piani futuri e discuterli anche con chi rappresenta i lavoratori. Noi siamo pronti a fare le nostre proposte. Lo abbiamo denunciato nel recente Consiglio Territoriale della UILM a Grumento: c’è una percezione di "silenzio apparente" che desta preoccupazioni. Non possiamo perdere nemmeno un posto di lavoro. L'Osservatorio Paritetico Territoriale della Val d’Agri (OPT), un organismo che in passato ha prodotto importanti risultati verso l’attuazione degli impegni con le comunità e i lavoratori, negli ultimi anni ha perso efficace. Voglio ricordare che nel rapporto sull’economia regionale la Banca d’Italia ha segnalato che nel settore estrattivo la produzione di petrolio greggio nello scorso anno è diminuita del 3,4 per cento rispetto all’anno precedente e quella di gas naturale si è ridotta in misura più intensa (-9,3 per cento). La prima conseguenza è una riduzione delle royalties corrisposte alla Regione e ai Comuni lucani interessati dalle attività estrattive per l’anno in corso, ancora più marcata in quanto il valore della produzione a prezzi correnti, che era aumentato nel 2022, ha risentito inoltre del calo delle quotazioni, riducendosi in base alle stime di Bankitalia di quasi un quinto per il petrolio e di quasi un quarto per il gas. Si determina dunque una situazione che richiede un monitoraggio urgente e trasparente soprattutto per le finanze della Regione specie a seguito dell’operazione di anticipazione delle royalties 2024 decisa dalla Giunta Regionale per ripianare i debiti nella sanità.

SANITA’. C’è da affrontare la partita squadernata del socio-sanitario, nella difficile prova dell’autonomia differenziata e dei passi conseguenti la recente legge approvata.

Dal 2001 gran parte delle competenze sono già regionali, lo sappiamo, e da quello schema federale che avrebbe dovuto risollevare chi era in difficoltà le cose non sono andate bene perchè le diseguaglianze tra Nord e Sud sono rimaste, anzi i dati ci dimostrano un peggioramento. E’ verosimile che questa legge accentui queste tendenze mettendo cittadini ed operatori nelle condizioni di cercarsi il luogo e la regione dove ci si può curare meglio. E’ necessaria una svolta per costruire un nuovo modello di assistenza territoriale. La parola chiave è la garanzia della prossimità al cittadino, come capacità di assicurare in ogni parte del territorio, la possibilità di usufruire di servizi di qualità, eccellenza e funzionalità, riordinando e migliorando la rete ospedaliera nei punti avanzati del S. Carlo elevato a Policlinico e della rete degli ospedali territoriali.

Cosa si chiede alla politica. La verità è che cerchiamo la politica, quella vera, quella nobile e visionaria, quella che guida i processi e non si nasconde nei calcoli e tattiche quotidiane di corto respiro, quando invece le cose da fare sono determinanti per la comunità regionale. Così non è stato finora. Ma aspettiamo il profilo della nuova Giunta e ci aspettiamo da questa non solo il cambio del metodo ma un confronto vero nel merito praticando l’unica strada che conosciamo che è la concertazione sociale. I temi della coesione territoriale, delle politiche sociali, non potranno essere affrontati realisticamente, senza il sistematico coinvolgimento delle forze sociali e delle diverse rappresentanze organizzate della società civile.

Conclusioni. Giuseppe De Rita , padre del Censis, e vecchio amico della Uil, fotografa l’attuale situazione, con la saggezza che lo contraddistingue : «La crisi è sociale, non economica. Gli italiani sono spaventati perché senza obiettivi. Non si vive senza traguardi» Da questo insegnamento prende linfa la nostra “mission” di comunità per restituire speranza, per indicare un traguardo, perché una visione lungimirante, vuol dire investire sul futuro, vuol dire preoccuparsi della comunità delle persone,  vuol dire prestare prioritaria attenzione ai giovani, alla loro formazione e alle loro necessità.  Vuol dire costruire l’eredità che dobbiamo consegnare alle generazioni future

AUTONOMIA DIFFERENZIATA - “La UIL non si sottrarrà ai tavoli Regionali che verranno convocati sul tema, ma contrasterà con tutte le sue forze e in tutte le forme democratiche a disposizione l’applicazione di questa Legge, anche attraverso un impegno diretto nella costituzione di Comitati referendari per la sua abrogazione.  Non ci possiamo permettere che i diritti di cittadinanza vengano garantiti a seconda della zona geografica in cui si nasce o si risiede. la Uil ritiene che la legge sull’autonomia differenziata approvata è una norma profondamente sbagliata che non dà prospettive di crescita sociale, economica ed occupazionale all’intero territorio nazionale. L’autonomia differenziata per il numero di materie oggetto di devoluzione creerà 21 Regioni a Statuto speciale. Per la UIL vanno respinte le differenziazioni, che tendono ad aumentare le disuguaglianze, non solo tra Nord e Sud del Paese, ma anche tra aree urbane e aree interne. La UIL è convinta che questo processo di decentramento di funzioni non porterà benefici nel breve e soprattutto nel medio e lungo termine a tutte le persone. Il nostro Paese ha bisogno di ridurre i divari territoriali e sociali e di garantire i livelli essenziali delle prestazioni uniformi su tutto il territorio nazionale. Non ci possiamo permettere che i diritti di cittadinanza vengano garantiti a seconda della zona geografica in cui si nasce o si risiede. Per la UIL il punto fondamentale consiste nell’assicurare a tutte le persone i diritti fondamentali e i livelli essenziali delle prestazioni, attraverso un forte sistema perequativo. Per la UIL è, invece necessario, trovate risorse adeguate ad assicurare i LEP in modo uniforme su tutto il territorio nazionale e introdurre i fabbisogni standard, finalizzati a finanziare tali prestazioni essenziali al posto della limitante e discriminante spesa storica. Altro aspetto critico della Legge è l’assenza di un fondo di perequazione tra territori ad alta capacità fiscale con quelli a bassa capacità fiscale in grado di assicurare la necessaria coesione nazionale. 

 

L’impresa sociale fondata da Ligia Suarez si occupa di accoglienza e inserimento lavorativo.

Human Flowers, fiori umani, è il nome che Ligia Maria Suarez, cubana di Santiago ma potentina di adozione, ha dato all’associazione di cui è presidente. Un’impresa sociale nata nel 2015 che si occupa dell’accoglienza di migranti e dell’inserimento lavorativo di stranieri e cittadini lucani.

Dalla consulenza legale all’assistenza psicologia e sanitaria, Human Flowers prende in carico e si prende cura dei migranti che arrivano a Potenza.

Con il Comune di Potenza l’associazione ha avviato un progetto che ha sapori esotici e spezie e aromi con profumi che arrivano da lontano: la cucina multietnica.

Ascolta il podcast: https://open.spotify.com/show/4be7xGFX8IZa6BzOiS5BXP

Leggi la notizia: https://www.regione.basilicata.it/giunta/site/giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3105799&value=regione

"Risolvere l'emergenza idrica in Basilicata deve diventare una priorità. La crisi di questi giorni deve richiamare tutti ad un'assunzione di responsabilità e all'adozione di atti e misure in grado di mitigare le conseguenze che cittadini, imprese e agricoltori stanno vivendo sulla loro pelle. In questo senso va istituita in tempi brevi una task force tecnico - scientifica in grado di individuare soluzioni possibili da mettere in campo nel breve e nel lungo periodo e vanno altresì promosse nuove politiche, più efficaci e lungimiranti, per la gestione della risorsa idrica, anche rivedendo la governance pubblica del comparto. In questo senso, con i consiglieri regionali di Azione lavoreremo per portare in Consiglio una proposta seria e articolata. Serve una netta e ben evidente discontinuità nella gestione dell'acqua, basando il nuovo approccio su una visione moderna e coraggiosa, e su competenze in grado di affrontare concretamente le conseguenze dei cambiamenti climatici per dare ai lucani un servizio sempre più efficiente."Lo dichiara Donato Pessolano, segretario regionale di Azione Basilicata

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