Redazione MJ News

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Educazione civica, lotta all’abbandono selvaggio dei rifiuti e salvaguardia dell’intero ecosistema: sono queste le parole chiave che caratterizzeranno la giornata del prossimo 25 luglio, appuntamento in cui, dando già seguito ad una serie di incontri istituzionali, il Comune di Policoro organizzerà una giornata di pulizia della Riserva naturalistica del Bosco Pantano.

Si tratta di un evento importante che mette al centro la difesa di questa bellissima area naturale sempre più deturpata dalla mano dell’uomo e dalla sua inciviltà: ecco quindi la presa di posizione dell’Amministrazione comunale che, in collaborazione con le associazioni WWF, Legambiente, Cova Contro, Protezione Civile Gruppo Lucano Policoro odv, A.E.O.P. e Lipu, prenderà parte attivamente di questa giornata di “bonifica”. Un evento che si ripeterà più volte durante l'anno sperando di combattere sempre più questo malcostume.

Il sopralluogo, effettuato nei giorni scorsi assieme ai soggetti organizzatori ed alla ditta titolare del servizio rifiuti, ha espresso un quadro chiaro sulla questione: la ditta, rappresentata dal responsabile La Carpia, ha assicurato che, oltre a partecipare alla raccolta, fornirà tutto l’occorrente necessario per la pulizia.

Una volta bonificate, tutte le aree saranno oggetto di fototrappole, in modo tale di arginare più possibile gesti di inciviltà cominciando anche a punire severamente i responsabili.

L’Amministrazione, dal canto suo, oltre ad organizzare presto un ennesimo tavolo istituzionale che coinvolgerà il neo assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, assente all’incontro precedente perché ancora non insediato, si occuperà di coordinare i lavori, favorendo anche la partecipazione di volontari che vorranno dare una mano per la tutela di quest’area che resta una delle bellezze, se non la prima e la più importante del territorio, come patrimonio ambientale.

Per chi volesse partecipare a questa giornata e aderire all’evento, si può accreditare presso l’ufficio della segreteria del Sindaco mandando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure contattando l’Ente al Tel: 0835/901960. 

L’appuntamento è per il 25 luglio, alle ore 08.00 per l’inizio dei lavori, partendo dalla piazza antistante l’oasi del WWF. 

 

L’assessore regionale alle Infrastrutture, Reti Idriche, Trasporti e Protezione Civile sull’opportunità di connettere lo scalo campano con il trasporto pubblico locale della Basilicata

“L’Aeroporto di Salerno – Costa d’Amalfi, con la recente riapertura al traffico aereo nazionale e internazionale, deve essere messo in connessione con il trasporto pubblico locale di cui si servono i lucani. Per questo ho chiesto al presidente del Consorzio Co.Tr.A.B. e alla Provincia di Potenza, che con la Regione hanno sottoscritto un contratto ponte di cooperazione, di istituire la fermata presso lo scalo aeroportuale, inserendola nella tratta già esistente Potenza-Salerno-Napoli”.

Così, in una nota, Pasquale Pepe, assessore alle Infrastrutture, Reti Idriche, Trasporti e Protezione Civile della Regione Basilicata.

“Senza dimenticare il contributo che stiamo dando per la trasformazione dell’aviosuperficie di Pisticci in aeroporto di aviazione generale, ritengo che tutte le possibilità di mobilità vadano colte. L’hub di Salerno consente l’accesso a importanti collegamenti, come Berlino, Londra, Parigi, Milano o Torino, solo per fare alcuni esempi. Dobbiamo trarre vantaggio da questa opportunità e creare un flusso semplificato negli spostamenti degli utenti della nostra regione, ma anche per quelli diretti nella nostra regione”.

“Il trasporto pubblico locale deve compiere un salto di qualità per abbattere gli ostacoli dell’emarginazione nei trasporti che la Basilicata patisce da sempre. Al riguardo, ho convocato un incontro con le sigle sindacali, il 19 luglio. Si tratta di un primo passo per pianificare un piano d’intervento di settore attraverso l’ascolto delle parti sociali”.

“In questi giorni stiamo analizzando e aggiornando i dossier sul settore idrico della Basilicata. Intendiamo procedere spediti verso la programmazione e l’esecuzione degli interventi sull’emergenza acqua che ha creato e crea disagi all’agricoltura, alla zootecnia e ai consumi domestici”.

Così, in una nota, Pasquale Pepe, vicepresidente e assessore regionale alle Infrastrutture, Reti Idriche, Trasporti e Protezione Civile.

“Tra i primi incontri in agenda, c’è stato quello con l’amministratore unico di Acquedotto lucano, Alfonso Andretta. Capitalizzare gli investimenti del Pnrr e del React-Eu deve essere una priorità da cogliere con la più ampia e qualificata capacità di spesa”.

“Dobbiamo aggiornare la mappatura delle reti idriche, per ottimizzarne la funzionalità e puntare all’azzeramento delle perdite. La manutenzione e il completamento delle infrastrutture idrauliche saranno temi ai quali ci dedicheremo con costanza, dialogando con i cittadini e le associazioni di categoria. La Basilicata, pertanto, dovrà avere un ruolo da protagonista nella costituita Acque del Sud spa, subentrata a EIPLI, acquisendone le funzioni, ma con compiti di gestione più completi e forniture in via di potenziamento”.

Il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi alla luce della riattivazione delle attività commerciali presso l’aeroporto di Salerno - Pontecagnano sottoporrà alla Giunta regionale l’opportunità che la Regione Basilicata mantenga le proprie quote nel Consorzio aeroportuale, sostenendo le politiche di rafforzamento della rete infrastrutturale lucana, inclusa la Pista Mattei a Pisticci Scalo, all’interno dello sviluppo della ZES unica.

“Occorre registrare positivamente - dichiara il Presidente – il rilancio dello scalo aeroportuale di Pontecagnano che dal 1° luglio, grazie al coinvolgimento di Volotea ed EasyJet, vede coprire cinque destinazioni estere e quattro nazionali, potenziando in modo rilevante il traffico aereo. Questo nuovo dinamismo potrà garantire peraltro migliori prospettive finanziarie per il Consorzio. Alla luce di questi fatti nuovi e delle opportunità che si aprono per il potentino e l’intera Basilicata di beneficiare della prossimità di questo scalo non ci sono ragioni per non intraprendere un nuovo percorso e riprendere un più intenso dialogo per massimizzare tutti i benefici che ne possono derivare”.

Nel giugno del 2022 la Regione Basilicata aveva deciso di recedere dalla società Consorzio Aeroporto di Salerno - Pontecagnano a.r.l., a causa della tendenza negativa del fatturato legata all'inattività dell’aeroporto, avviando le procedure per la vendita della quota societaria (6,78%) tramite un avviso pubblico e ricevendo tre manifestazioni di interesse, due delle quali da membri della compagine societaria. La Regione Basilicata possiede il 6,78893% del 5% di Gesac SpA, frutto della fusione della controllata Aeroporto di Salerno – Costa d’Amalfi SpA.

“In conclusione - dichiara il presidente Vito Bardi – il rilancio delle attività aeroportuali indica una situazione in evoluzione, spingendo la Regione Basilicata a considerare diverse opzioni riguardo alla sua permanenza nella società e una precisa valutazione della quota in relazione al mercato attuale, elementi questi che verranno sottoposti alla coalizione di governo e alla Giunta regionale per le decisioni conseguenti”.

Nel formulare gli auguri di buon lavoro all'assessore alla Sanità Cosimo Latronico, Francesco Toscani, referente Federlab Italia Basilicata, fa presente che le problematiche della sanità sul tavolo sono tante. Mi riferisco ovviamente a quelle che riguardano il comparto accreditato però – aggiunge - c'è grande fiducia tenuto conto che ci troviamo di fronte ad un esponente politico con alle spalle una lunga esperienza sia in ambito politico che in ambito istituzionale. Da parte nostra – continua Toscani - c'è tutta la disponibilità a dare il nostro contributo con impegno civile e costruttivo. Nonostante gli scenari che si prospettano all'orizzonte siano di grande difficoltà e preoccupazioni, soprattutto se teniamo conto di quanto si sta discutendo in ambito governativo, noi siamo pronti a fare la nostra parte con proposte e collaborazione. C’è fiducia, ma servono i tavoli di confronto in ambito istituzionale dove le problematiche vanno indirizzate verso la loro naturale risoluzione.
Francesco Toscani, referente Federlab Italia Basilicata

Palazzo Italia Bucarest è stato scelto quale “esempio” di buone pratiche ed esperienze di comunità e cittadinanza attiva in occasione dell’evento promosso dalla Provincia di Potenza dedicato alle Reti Ecologiche e agli Itinerari Culturali come volano di sviluppo e resilienza delle comunità. A parlare dell’esperienza dell’incubatore di imprese attivo a Bucarest da oltre trent’anni il fondatore e presidente Giovanni Baldantoni. Una delegazione Rumena con Palazzo Italia, presente al convegno, ha ribadito il sostegno a progetti sociali e culturali unitamente alla difesa all'ambiente che vengono svolti già da anni, in autonomia o in cooperazione con istituzioni, associazioni, scuole della Romania. “Collaboriamo alla valorizzazione e alla condivisione di elementi indispensabili per obiettivi di crescita”: ha detto Baldantoni, ricordando il protocollo tra Provincia di Potenza e Palazzo Italia e la recente missione di una delegazione della Provincia (guidata dall’ing. Alessandro Attolico) che si è svolta a Bucarest dedicata alle attività promozionali, agli scambi commerciali nel settore agroalimentare, agli scambi culturali dalla Basilicata alla Romania e viceversa.

 In tutta la Romania sono circa 700 i lucani residenti mentre la comunità romena è la più numerosa tra quelle estere residenti in Basilicata (7.200, pari al 29,8% del totale).

 Baldantoni ha sottolineato i compiti e le funzioni del “Desk Provincia di Potenza per la promozione culturale, turistica, economica in Romania e nei Balcani”. L’istituzione è avvenuta  con decreto, il presidente della Provincia Christian Giordano aderendo al Protocollo d’intesa con Palazzo Italia. Nel protocollo si sottolinea che l’organismo  è un incubatore d’imprese qualificato che si occupa della promozione del “Made in Italy”, ossia delle eccellenze italiane a tutti i livelli, che offre ed assiste professionalmente ed eroga servizi ad Enti , a persone ed aziende che intendono sviluppare la propria presenza in Romania e nei Balcani favorendo l’internazionalizzazione dell’immagine degli Enti stessi e che anche altri comuni del territorio provinciale hanno aderito all’iniziativa. Il convegno nella Sala del Consiglio Provinciale è stato pertanto utile a rafforzare le relazioni tra Palazzo Italia e Provincia.

Prima iniziativa concreta di cooperazione è stata la presentazione del Progetto “Historic Cafès Route” da parte di Arnold Klingeis, Presidente dell'HCR, che è stato  prima ricevuto dall’ing. Attolico  della Provincia di Potenza, ed ha partecipato all’evento con la manager Karin Hann. In programma  incontri con titolari e rappresentanti di caffè, ristoranti e alberghi storici di Potenza e Provincia. Gli eventi prevederanno presentazioni e approfondimenti sui vantaggi offerti dalla Strada dei Caffè Storici e sui passaggi necessari affinché i locali di Potenza possano essere ammessi a questa prestigiosa rete. Questi eventi segnano il debutto internazionale del nuovo mandato del Presidente dell’HCR, rafforzando i legami culturali e turistici tra Romania e Italia. La Romania è il 14esimo paese che partecipa alla “Strada dei caffè storici” e ha caffè storici

I Caffè Storici, con i loro arredi immutati e preservati con cura, sono cattedrali laiche. Punti di incontro e socializzazione di immenso valore: da sempre trovarsi “per un caffè”, non è un gesto fine a sé stesso, ma una pausa di benessere che può diventare riflessione, osservazione e sovente discussione. I Caffè, con i loro arredi curati e originali, sono testimoni silenziosi e immutati della storia e della cultura di un Paese e attirano turisti, appassionati e curiosi da tutto il mondo

Sarà presentato sabato 20 luglio alle 19 a Casa Cava, nel Sasso Barisano a Matera, il saggio di Virginia Zullo La doppia morte di Camille Claudel (Altrimedia Edizioni, introduzione di Saverio Simi de Burgis). Con l'Autrice interverranno la scultrice Margherita Serra e la professoressa aggregata di discipline afferenti all'ambito dell'Estetica presso l'università di Bari Margherita Trombetta. La serata sarà moderata dalla direttrice editoriale di Altrimedia Edizioni Gabriella Lanzillotta. Al termine della presentazione sarà offerto un aperitivo a buffet.

"Il saggio di Virginia Zullo è decisamente dalla parte di Camille Claudel. – afferma Saverio Simi de Burgis nell'introduzione – E ciò si avverte non tanto nella meticolosa ricostruzione della drammatica vicenda personale vissuta in prima persona da questa sensibilissima artista, ma anche perché, attraverso tale assurdo dramma esistenziale, l’autrice, alla fine, ci induce a indagare incondizionatamente la sua arte che finalmente ciascuno di noi dovrebbe sentire di dover riconoscere come percorso fondamentale nella ricerca scultorea del ‘900.

L’amore totale non corrisposto, prima dall’uomo tanto desiderato, poi addirittura affossato, a seguito della morte del padre, unico a credere in lei e a sostenerla non solo affettivamente, da una perfida madre che per colpire la sua fragilità già incrinata, non esita a farla relegare in manicomio, annientando definitivamente una certa predisposizione guerriera nel vivere liberamente una precaria, all’epoca, e sensibile condizione femminile.

Non una ma tante morti, che non possono che farci riconsiderare la portata della sua vita e della sua arte che, con una leale onestà intellettuale da ripristinare nell’ambito dei nostri attuali sistemi critici, poetici e artistici, dovrebbe ricondurci a comprendere meglio e definitivamente la portata morale di questa grande scultrice.

Ed è proprio quello che ci invita a fare Virginia Zullo con questo bel saggio, finemente introspettivo e delicatamente persuasivo".

 

L'Autrice, laureata in filosofia, è storica dell’arte e del costume, giornalista, autrice TV, scrive per testate come Il Sole 24 ore, Il Fatto Quotidiano e tante altre. Vive e lavora a Roma. In TV inizia a collaborare nelle strutture dirette da Giovanni Minoli come inviata nel programma Art News (per la quale nel 2015 realizza un servizio a Matera sulla mostra "Splendori del barocco defilato"). Ha ideato, diretto, scritto e condotto alcune puntate per Rai Storia dedicate a grandi personaggi dello spettacolo. Ha scritto, ideato e diretto programmi sperimentali come "Blow Up" e "Donna, tutto si fa per te", "A spasso con l'arte" e "Voci al femminile".

Lo scrittore Francesco Montemurro, tra documentazione archivistica e invenzione narrativa, ci riporta al decreto del 1861 che prevedeva la chiusura

dei piccoli conventi per la confisca dei beni della Chiesa

A Bernalda la presentazione del romanzo “I frati ribelli” di Francesco Montemurro, pubblicato dalla casa editrice Edigrafema di Matera. L’evento si svolgerà venerdì 19 luglio, alle ore 18.30, nel chiostro del Municipio, in piazza Plebiscito. Oltre all’autore, interverranno l’editrice Antonella Santarcangelo, le rappresentanti dell’Amministrazione cittadina Francesca Matarazzo e Rocchelia Scarcella, le giornaliste Stella Montano ed Eva Bonitatibus. In programma anche degli intermezzi musicali a cura di Francesco Giordano (pianoforte) e Giuseppina Pistoia (voce).

Con questa nuova opera, lo scrittore lucano appassionato di storia ci porta nelle atmosfere vissute all’indomani dell’emanazione del decreto che, nel 1861, prevedeva la chiusura dei piccoli conventi con l’obiettivo di confiscare i beni della Chiesa, che da lì a poco sarebbero passati nella titolarità del Demanio dello Stato. Anche in Basilicata, così come in altre parti d’Italia, si registrarono episodi di opposizione al provvedimento e alla cacciata dei frati dai rispettivi domicili. Protagonisti coraggiosi di questa “disobbedienza” furono i frati stessi e una parte del popolo, entrambi sostenuti dalla società elitaria filoborbonica.

Ma fu resistenza autentica o si trattò di atti di ribellione animati da motivazioni di comodo quale quella di perdere un tetto sicuro? Le agitazioni di popolo furono genuine, per il dispiacere e il senso di disorientamento di perdere dei riferimenti religiosi nelle rispettive comunità, o furono istigate dai nostalgici dei Borbone che, ancora numerosi, convivevano con i vittoriosi sostenitori dell’Unità d’Italia?

Tra prefetti, viceprefetti, uomini della Real Arma dei Carabinieri, frati e “donnicciuole”, Montemurro nel libro ricalca accadimenti tra il serio e il faceto e, tra documentazione archivistica e invenzione narrativa, lascia al lettore la sensazione che spesso la faziosità dei “vincitori” porti a trascurare episodi della realtà degni di essere raccontati.  

Francesco Montemurro è avvocato civilista. Ha pubblicato quattro romanzi storici: “Il segreto della vedova Fox” (2014), “L’ultimo della lista” (2016), “La cantina di via Occidentale” (2018), “Le zelanti lettere dell’arciprete” (2020), tutti con la casa editrice Edigrafema. Con il volume “Il Barone de Bernaudo e l’infelice matrimonio di sua figlia Cornelia” (2021) Cacucci editore, è risultato vincitore della sezione saggistica della XXIV edizione del Premio letterario nazionale Carlo Levi.

 

Il governatore Bardi e l’assessore regionale alla Salute, Latronico, commentano con soddisfazione le ultime pagelle sui Livelli Essenziali di Assistenza

“È certamente una bella notizia per la Basilicata la promozione ottenuta dal Ministero della Salute nelle ultime pagelle sui LEA, i Livelli essenziali di assistenza”. Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. “L’obiettivo – spiega – è quello di continuare a lavorare per offrire a tutti i cittadini cure di alta qualità e risposte tempestive alle loro esigenze di salute”.

Nella relazione sul Monitoraggio dei LEA attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia (Nsg), a cura di Ministero della Salute - Ex Direzione generale della Programmazione Sanitaria, si prende a riferimento il 2022, anno in cui si registrano delle discrepanze notevoli tra le regioni con un punteggio oltre la soglia di sufficienza (60 punti) e quelle che si attestano sotto tale soglia. La Basilicata rientra tra le regioni promosse a pieno titolo in tutte le macro-aree. Le fanno compagnia Piemonte, Lombardia, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Puglia.

Il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG) è realizzato in collaborazione con i referenti istituzionali e tecnici delle Regioni e con gli esperti epidemiologi e statistici provenienti dal mondo universitario e della ricerca ed è stato introdotto con il Decreto Ministeriale 12/03/2019 ed è un sistema descrittivo, di valutazione, monitoraggio e verifica dell’attività sanitaria erogata in tutte le Regioni. Inoltre si integra con il sistema di Verifica degli Adempimenti a cui sono tenute le Regioni per accedere alla quota integrativa del fondo sanitario nazionale (FSN).

L’articolazione del sistema di indicatori associa a ciascun LEA gli attributi rilevanti dei processi di erogazione delle prestazioni in termini di efficienza e appropriatezza organizzativa, efficacia e appropriatezza clinica, sicurezza delle cure. Gli indicatori considerati sono 88 distribuiti per macro-aree (o macro-livelli) di assistenza e riguardano 16 indicatori per la prevenzione collettiva e sanità pubblica, 33 per l’assistenza distrettuale, 24 per l’assistenza ospedaliera, 4 sono gli indicatori di contesto per la stima del bisogno sanitario, uno l’indicatore di equità sociale, 10 quelli per il monitoraggio e la valutazione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA).

Gli ultimi si riferiscono ai 6 Percorsi diagnostici terapeutici ed assistenziali in riferimento a broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), scompenso cardiaco, diabete, tumore della mammella nella donna, tumore del colon, tumore del retto e consentono di monitorare e valutare il percorso diagnostico-terapeutico specifico per ciascuna delle patologie di riferimento. Inoltre, 22 degli 88 sono “core” e quindi di fondamentale importanza tanto che 6 riguardano la prevenzione, 9 la sanità territoriale e altri 6 le prestazioni ospedaliere in riferimento ad interventi chirurgici e tempistica di intervento. Le tre macro aree in cui la Basilicata viene promossa riguardano le prestazioni del sottoinsieme “core” in fatto di prevenzione con un punteggio di 68.46, mentre guadagna il 78.03 nelle prestazioni ospedaliere e un punteggio di 61,92 nelle prestazioni della sanità territoriale. Nelle stesse aree, nel 2020 i punteggi erano attestati rispettivamente a 57.07, 62.85 e 51.90.

“Il dato che va sottolineato – ha aggiunto, Cosimo Latronico, assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona - è anche quello di una discrepanza che ha influenzato le prestazioni in pieno periodo pandemico da Covid-19, tanto che nel 2020 le regioni insufficienti erano state sette, tra cui la Basilicata che solo per le prestazioni ospedaliere aveva raggiunto la sufficienza. Oggi, la situazione è in miglioramento e siamo certi che nelle prossime statistiche la Basilicata manterrà numeri positivi grazie agli sforzi che verranno messi in campo e agli impegni che verranno mantenuti dal dipartimento per migliorare l’intero sistema sanitario regionale”.

Il Commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, Maurizio Friolo, ha incontrato questa mattina i rappresentanti del “Comitato per la radioterapia a Matera” per fare il punto della situazione sullo stato di avanzamento dei lavori del Bunker in costruzione presso l’Ospedale Madonna delle Grazie. All’incontro con Friolo erano presenti, Giovanni Tortorelli, presidente Comitato, Erminia D'Adamo, vicepresidente, Daniele Fragasso, Consigliere Comunale di Matera e Anna Lucia Manicone, vicepresidente commissione dell’Albo Assistenti Sanitari Basilicata.

Ad oggi sono state ultimate tutte le strutture in cemento armato del bunker e si sta procedendo alla realizzazione del collegamento sopraelevato che unirà il presidio ospedaliero con il nuovo edificio. Successivamente si passerà alla predisposizione degli impianti tecnologici e ai lavori di finitura esterni ed interni, prima di allocare le strumentazioni diagnostiche e mediche.

“I lavori– ha assicurato Friolo- proseguono speditamente, nel pieno rispetto del cronoprogramma. Sto seguendo costantemente l’andamento del cantiere in stretto contatto con l’ufficio tecnico dell’Azienda. Qualche settimana fa abbiamo dato l’ok per il secondo stato di avanzamento lavori, a conferma che le opere finora eseguite procedono secondo quanto previsto dal progetto esecutivo”.

Soddisfazione è stata espressa a margine dell’incontro dai rappresentanti del Comitato. “Apprezziamo la disponibilità del Commissario Friolo al dialogo e al confronto – ha detto il Presidente Tortorelli-, ma soprattutto l’impegno profuso nel rispettare il cronoprogramma. Quello che ci sta a cuore è dare una risposta ai bisogni dei cittadini ed il nuovo impulso dato ai lavori dal Commissario va proprio in questa direzione. Ci auguriamo che la Regione confermi Friolo come Direttore Generale alla guida dell’ASM per dare continuità a questo impegno”

"Sono felice – ha aggiunto Fragasso- che si stia dando seguito a questa mozione presentata dal sottoscritto in Consiglio Comunale di Matera nel 2017 e approvata all’unanimità. Cogliere oggi i frutti di quell’impegno è per noi motivo di grande soddisfazione. Come consigliere, a nome dei cittadini, ringrazio il commissario Friolo per aver preso a cuore questo progetto portandolo avanti in maniera rapida e concreta".

Alla fine dell’incontro, il manager dell’ASM e i rappresentanti del Comitato hanno convenuto di aggiornarsi a fine settembre per valutare nuovamente lo stato dell’opera finanziato dalla Regione Basilicata con circa 4 milioni di euro

“L’attivazione del servizio di radioterapia a Matera, che mi auguro di poter inaugurare con il Comitato - ha concluso Friolo- rappresenta una risposta concreta al problema dell’emigrazione sanitaria ed un potenziamento dell’offerta dell’Ospedale Madonna delle Grazie, a completamento della rete oncologica regionale”.

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