Le decisioni assunte da due primari ospedalieri – il dal dott. Adolfo Cuomo, primario di Ortopedia e Traumatologia a Melfi e il dott. Giampaolo Luzi, primario di Cardiochirurgia al San Carlo - di lasciare l’incarico scegliendo di trasferirsi fuori regione e la situazione delle Rsa sempre più allarmante impongono un confronto immediato, prima della pausa feriale, sul sistema sanitario e socio-assistenziale in regione. Così i segretari regionale della Uil e della UilFpl Vincenzo Tortorelli ed Antonio Guglielmi. In entrambi i casi – aggiungono i dirigenti Uil – l’effetto immediato è di allontanare gli utenti dalle nostre strutture ospedaliere, sanitarie e socio-assistenziali.
Se alla fuga degli utenti lucani verso strutture extraregionali si dovesse aggiungere quella di primari e medici specialisti ci troveremmo di fronte ad una situazione di non ritorno. Quanto al regolamento adottato per l’accreditamento delle Rsa non si possono ignorare i rilievi dell’Associazione di categoria. Non basta aver scongiurato in extremis il commissariamento del SSR. La salute dei lucani – dicono Tortorelli e Guglielmi - va messa in sicurezza e per farlo c’è bisogno innanzitutto di riprendere il dialogo con l’obiettivo prioritario di mettere mano al Piano Regionale Socio-Sanitario e di accelerare gli interventi e i progetti previsti dal Pnrr.
Continuiamo a chiedere un Tavolo sulla Sanità al Presidente Bardi e all'Assessore Latronico perché si torni al confronto con i sindacati partendo dai problemi più urgenti: su tutti le liste di attesa, la mobilità passiva e , soprattutto sull'incremento del personale sanitario con misure in grado di bloccare ogni altro esodo.