“La nuova versione ibrida della Jeep Compass che sarà realizzata nello stabilimento di Melfi raccoglie le proposte del sindacato ed è un passo avanti importante per il rilancio, attraverso il motore ibrido, della produzione Stellantis in Basilicata e in Italia. Ma da sola non è sufficiente a salvare il comparto automotive di San Nicola di Melfi, in particolare l’indotto”. Così i segretari regionali di Uilm Marco Lomio e Uil Vincenzo Tortorelli dopo l’incontro di ieri sul piano esposto ai sindacati dall’AD di Stellantis, Carlos Tavares. “Per noi – aggiungono Lomio e Tortorelli, confermando il giudizio parzialmente positivo espresso dalla Uilm nazionale sull’esito dell’incontro – c’è ancora un percorso da compiere con Governo e Regione per mettere in sicurezza lavoratrici e lavoratori di Melfi. La partenza del percorso è il “Patto di Melfi” che mira principalmente a salvaguardare il lavoro e i livelli occupazionali. Purtroppo – dicono Lomio e Tortorelli – nonostante ben sei Tavoli nazionali al Ministero da Urso e numerosi incontri in Regione non si sono fatti passi avanti nella direzione che abbiamo indicato da tempo. Da parte del Governo non sono venuti segnali concreti sugli interventi e gli investimenti programmati e la Regione continua ad avere idee molto vaghe su cosa può e deve fare. Un esempio su tutti è la questione energia visto che nella nostra regione abbiamo ENI e TOTAL, è terra di idrocarburi e risorse energetiche, insomma la UIL da tempo chiede di far diventare la Basilicata hub energetico per rendere sempre piu' competitive le nostre aree industriali: se ne discute da un anno e mezzo ma di fronte alla sollecitazione di Stellantis di garantire il risparmio di spese energetiche si è fermi alla fase progettuale dell’idrogeno verde. Per questo insieme di ragioni – affermano i segretari Uilm e Uil – non basta il nuovo modello da produrre a Melfi, come non basterebbero altri. Si devono realizzare le condizioni – tutte – per rilanciare la competitività dello stabilimento lucano. Inoltre, tenuto conto della tempistica del piano industriale Stellantis, è necessario garantire, da adesso, gli ammortizzatori sociali necessari a lavoratrici e lavoratori per i prossimi due anni. Il sindacato – concludono Lomio e Tortorelli – continuerà a fare la sua parte. Giunta e Consiglio Regionali, a 40 giorni dal voto, accelerino l’iter istituzionale per tornare a lavoro al più presto ed affrontare questa come le altre prioritarie emergenze sociali”.