Oggi, per rimediare allo sbilancio senza pari nella storia della sanità lucana Bardi e la sua maggioranza non hanno esitato a impiegare i soldi destinati a dare un futuro di sviluppo ai nostri figli e quelli che le compagnie petrolifere versano per opere che compensino l'impatto ambientale che le estrazioni hanno sulla nostra terra. Soldi tolti al lavoro, all'ambiente, a salute e monitoraggio ambientale e sanitario, con un'operazione dalla dubbia regolarità amministrativa e legale (anche perché si spenderebbe soldi che in parte dovrebbero maturare solo nel 2025), ma dalla certa inadeguatezza politica. Stiamo letteralmente ipotecando il futuro della nostra terra togliendole ogni possibilità di riscatto per mascherare l'incapacità di un gruppo dirigente.
In fondo è la stessa operazione fatta col bonus acqua, con la Regione che ha esentato le compagnie dall'obbligo già contrattualizzato di creare lavoro in regione in settori diversi da quello petrolifero per uno sconto nella bolletta delle famiglie di una decina di euro.
Oggi il centrodestra non può più rispondere che si tratta di denunce da campagna elettorale perché il voto c'è già stato. Ma c'è da dire purtroppo, che se non si trova subito il modo di bloccare questa deriva il futuro della Basilicata è a rischio.