È tornata a casa dopo 48 ore dall’intervento la paziente che nei giorni scorsi è stata sottoposta ad un delicato intervento di cardiologia interventistica presso l’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera.
Un intervento d’urgenza realizzato su una paziente fragile di 91 anni, che non poteva essere sottoposta all’intervento cardiochirurgico tradizionale o ad un trattamento di impianto percutaneo della valvola aortica (TAVI) in considerazione alle condizioni cliniche (stenosi aortica severa sintomatica) e del rischio proibitivo di comorbidità.
Tecnicamente si chiama “valvuloplastica aortica percutanea” ed è una procedura utilizzata per allargare la valvola aortica, laddove si è creato un restringimento (stenosi).
La procedura è stata eseguita da Giandomenico Tarsia, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia, Unità di terapia intensiva coronarica dell’ASM.
“Un risultato significativo - afferma il Commissario straordinario dell’ASM, Maurizio Friolo – l’utilizzo, per la prima volta in provincia di Matera, di una tecnica che ha trattato una paziente giudicata inoperabile con altri metodi in considerazione dell’età e delle diverse patologie associate. Un intervento che si è rivelato risolutivo sul piano della qualità della vita, permettendo di essere dimessa con un netto miglioramento del quadro clinico complessivo”.
Si consolida, dunque, sempre più, l’attività specialistica della cardiologia dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera; un lavoro di squadra e di sinergia realizzato dall’équipe dell’emodinamica in stretta collaborazione con il gruppo dell’elettrofisiologia.