Bambini che leggono saranno adulti che pensano.
E a Tito, comune dell’hinterland potentino entrato nella cinquina finale per il titolo di “Capitale del Libro 2024”, di menti pensanti ce ne saranno molte.
Tito, infatti, già da due bienni, è stato insignito del titolo di “Città che legge”: un attestato di merito che viene attribuito ai comuni che promuovono la diffusione della lettura per influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
Grazie a questo attestato il comune lucano ha potuto presentare la candidatura a Capitale italiana del Libro 2024. In attesa della decisione ministeriale a Tito cresce l’attesa.
Ne parliamo con il vicesindaco Fabio Laurino e con Giulia Viggiani, presidente di Sotto il Castello: una delle associazioni che ha contributo a redigere il dossier di candidatura.
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