Le storie di Fottuti e fottenti sono storie di vita vissuta e vivente, di amori e sessualità disordinate, di vittime e di carnefici, di soprusi e lacerazioni immedicabili, di ultimi che soccombono al pregiudizio ma anche, di tanto in tanto, di rivincite inattese, di esistenze marginali che provano a resistere e di perdenti che cercano e trovano riscatto.
Leggendo questi racconti, così intrisi del sapore delle nostre terre, si acquisisce facilmente una certezza: e cioè che il talento di Unaderosa rivela un carattere bruciante, quello delle anime inquiete esposte al sole, calate volenti o nolenti a sud del mondo e dello spirito.
“Il ragazzo fu risucchiato dal suo materasso, attraversò la rete di ferro, si stracciò la pelle e sfondò il pavimento fino a ritrovarsi nel grembo della sua ragazza, dove c’era un bambino minuscolo, che d’improvviso lo guardò diabolicamente dritto negli occhi sgranati e increduli; però non erano gli occhi di suo figlio, ma di sua madre Faustina che provava a svegliarlo da quell’incubo che lo faceva urlare alle quattro del mattino”.
Nata a Napoli, Unaderosa è un'artista eclettica, compone musica e scrive testi, non solo per i suoi album, ma anche per altri artisti. Ha composto e prodotto anche musiche per film, insieme ad Antonio Deodati. Ha musicato spettacoli teatrali in cui ha recitato anche alcuni ruoli e pubblicato dieci album col progetto musicale Renanera, grazie al quale è impegnata assiduamente in una concreta attività concertistica. Dopo la pubblicazione di Luce (2021), Fottuti e fottenti è la sua seconda opera letteraria.