Dopo qualche ora, a Lavello, l’autoradio di turno del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Venosa ha intercettato sulla SS 93, nei pressi del resort San Barbato, l’autovettura segnalata il cui conducente, alla vista del veicolo militare, ha accelerato la marcia cercando di far perdere le sue tracce. Ne è scaturito un inseguimento per diversi chilometri e conclusosi nei pressi dello scalo ferroviario di Rocchetta Sant’Antonio, in provincia di Foggia, dove i due occupanti della Stelvio sono stati costretti ad abbandonare il veicolo per una ruota forata e proseguire la fuga a piedi per le campagne del posto. La Stelvio, dopo gli accertamenti del caso, è stata quindi restituita al legittimo proprietario.
Un risultato operativo di assoluto rilievo per gli uomini del Maggiore Antonino Di Noia, Comandante della Compagnia di Venosa, e del Luogotenente C.S. Leonardo Corlianò, Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile, che testimonia l’importanza dell’azione preventiva e del presidio del territorio lungo i confini con le regioni limitrofe. Attività svolta quotidianamente dalle Compagnie e dalle Stazioni Carabinieri, imprescindibili presidi di legalità e sentinelle delle zone soprattutto di frontiera.