Innanzitutto è necessario che nel generale clima di incertezza del comparto automotive si inquadri la specificità della situazione lucana con il peso specifico che Stellantis e Indotto hanno nel tessuto produttivo e nello scenario occupazionale lucano. Qui ci sono le potenzialità, anche professionali, per fare uno dei poli di eccellenza dell'automotive, ma di contro il cedimento senza alternative programmate rischierebbe di travolgere tutta l'economia locale.
Anche per questo, e siamo al secondo punto, servono misure mirate e non generiche. L'annuncio del ministro del bonus acquisto per le auto elettriche in programma dal mese prossimo, che agevola sia chi compra mezzi prodotti a Melfi sia chi ne sceglie uno realizzato all'estero, non va in questa direzione. E non vorrei che al Governo e alla Regione sia sfuggita la circostanza che lo scorso dicembre, per la prima volta da quasi un secolo (precisamente dal 1928, quando vennero avviate le rilevazioni) in Italia Volkswagen ha superato per vendite Fiat. Deve essere ben chiaro che dobbiamo sostenere il lavoro italiano e, per quanto ci riguarda, il polo di Melfi.