Il paziente era giunto di sera al Pronto soccorso con difficoltà ad ingoiare, respirare e parlare. È stato immediatamente visitato dal personale medico e le condizioni sono apparse subito gravi, quadro avvalorato dalla consulenza dell’equipe di Rianimazione. Il paziente è stato sottoposto a visita specialistica di Otorino, eseguita dalla dottoressa Margherita Laguardia e, all’esito degli esami strumentali che hanno individuato il grave problema infettivo, il dottor Domenico Cifarelli ha disposto ed eseguito immediatamente l’intervento in urgenza per l’evacuazione dell’ascesso, coadiuvato dalla dottoressa Laguardia.
“Dal momento in cui il paziente si è rivolto al Pronto Soccorso – afferma Domenico Cifarelli, responsabile della UOC di Otorinolaringoiatria – in pochissime ore è stata eseguita l’intera procedura diagnostico-terapeutica. La difficoltà è stata quella di scegliere, in tempi rapidi, la procedura da adottare, se per via esterna, a cielo aperto sul collo (più invasiva) oppure endoscopica (più conservativa) trattandosi di una sede anatomica particolare, al crocevia della funzione di deglutizione e respirazione, in uno dei siti più angusti e complessi del distretto testa-collo. E’ stato possibile eseguire la procedura più conservativa, per via endoscopica, con risoluzione efficace del quadro patologico”.
Il paziente , dopo breve stazionamento in Rianimazione, è stato dimesso in buone condizioni dopo alcuni giorni. Dopo qualche settimana, i controlli, compresi gli esami istologici, hanno confermato il buon esito dell’operazione.
“Esprimo vivo apprezzamento – ha dichiarato il Commissario Straordinario dell’ASM, Maurizio Friolo- per la positiva risoluzione di questo caso particolarmente insidioso dal punto di vista clinico che ha comportato un lavoro di squadra interessando diverse unità operative. L’approccio coordinato e multidisciplinare per una patologia di difficile gestione, che poteva compromettere la vita del paziente, ha permesso di dare una risposta rapida ed efficace confermando l’efficienza della macchina sanitaria ospedaliera a cui va il mio ringraziamento”.