L'11 e 12 agosto a Rotonda, in piazza Vittorio Emanuele, una due giorni dedicati ribadire la centralità del buon cibo e della corretta alimentazione come fonte di benessere. Sono previsti infatti talk, dibattiti e manifestazioni enogastronomiche che avranno al centro la valorizzazione di un corretto stile di vita e la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio, quali il fagiolo bianco e la melanzana rossa, entrambe DOP. La due giornate rientrano nella programmazione del progetto "Sentieri del Benessere" e sono organizzate dal Comune di Rotonda con il sostegno della Regione Basilicata. Tra gli ospiti del talk della prima serata, con inizio alle ore 19:30, che avrà come focus le attività del progetto che si svolgeranno a Rotonda, ci saranno: Laura Mongiello, l'assessore regionale con delega ad Ambiente, Territorio e Energia; Rocco Bruno, Sindaco di Rotonda; Annalisa Percoco, Senior Researcher della FEEM; Antonio Candela, co-progettista "Sentieri del Benessere"; Franco Carbone, Direttore Associazione Regionale Allevatori di Basilicata ; Maria Cerabona, Direttore provinciale di Coldiretti Potenza; Luciano Pignataro, giornalista e gastronomo; Renata Brancale, nutrizionista e scrittrice. La serata sarà poi conclusa dal concerto dei "NA MA'RA CUNTO.Il giorno seguente, lunedì 12 agosto, spazio ai laboratori per bambini e allo show cookig dello chef Andrea Palmieri che preparerà dei piatti con l'utilizzo dei prodotti tipici locali. A fine serata, dopo il talk sui 18 anni di Casa sanremo si esibiranno artisti di strada. In entrambe le serate, in piazza Vittorio Emanuele, saranno allestiti stand espositivi delle eccellenze enogastronomiche territoriali."Sentieri del benessere è un grande e ambizioso progetto, finanziato dalla Regione Basilicata, che mette in rete 5 comuni molto diversi tra loro proprio attraverso il tema del benessere e le sue declinazioni. Rotonda è il comune capofila e abbiamo deciso di amplificare un tema che già fa parte dell'identità del territorio stesso, ovvero il cibo di qualità per avere uno stile di vita corretto e salutare. Cuore della proposta progettuale è la realizzazione dell’Hub delle Eccellenze Mediterranee (HEM) nel Palazzo Amato di proprietà del Comune di Rotonda dagli anni ‘80. Questo Hub sarà il polo della ricerca scientifica, degli studi e del trasferimento tecnologico che formerà giovani ricercatori, provenienti dai paesi dell’area euro-mediterranea, startupper e nuovi imprenditori dei settori agroalimentari e dell’economia circolare. Ma anche spazi di coworking e co living per i giovani del territorio e per i “nomadi digitali e/o South Worker. All’interno dell’Hub saranno allestiti supporti tecnologici digitali attraverso i quali saranno raccontate la storia, le proprietà organolettiche e le azioni messe in campo per la tutela delle eccellenze mediterranee, a partire dalla Melanzana Rossa e dal Fagiolo Bianco, entrambe DOP e con chiare origini mediterranee. Verrà allestita una FABLAB/AGRILAB proprio sull’innovazione e la sostenibilità sui temi di interesse. La manifestazione che abbiamo organizzato nei giorni 11 e 12 di agosto ha come obiettivo quello di accendere i riflettori su alcuni temi centrali con relatori di eccellenza e coinvolgere la comunità attraverso laboratori di cucina, show cooking, momenti d'intrattenimento musicale e culturale". Così dichiara Rocco Bruno, sindaco di Rotonda, comune capofila del progetto, al quale si aggiunge anche la consigliere comunale di Rotonda con delega alla cultura e al marketing territoriale, Donatella Franzese, che commenta: "Due giorni nel cuore del Parco Nazionale del Pollino per parlare di cibo e benessere. Cibo che non solo nutre ma che è capace di raccontare ed evocare sensazioni. Cibo che si fa marcatore identitario di una comunità. Due giorni per parlare di quanto sia importante mangiare con consapevolezza ma anche per coinvolgere la comunità, a partire dai laboratori di cucina per i più piccoli. "Sentieri del Benessere" non è solo un progetto che come amministrazione stiamo mettendo in campo, ma rappresenta la base per aggiungere ulteriori tasselli alla programmazione strategica dell'ente, continuando a lavorare in sinergia su questo tema".
L'agricoltura è uno dei pilastri fondamentali per la vita economica e sociale della Basilicata. A partire da questo ruolo che gli si riconosce e in considerazione delle emergenze che in questo momento storico si affacciano, ma anche e soprattutto della necessità di fare una programmazione puntuale, ritengo doveroso partire dal ricostruire la fiducia con il settore produttivo attraverso azioni e fatti concreti.
Incominciando dall’ascolto della base, facendo sintesi in maniera pragmatica vorrei proporre al consiglio regionale e all’assessore Cicala di intervenire con misure immediate e tangibili per dare un chiaro sostegno al settore primario.
Proporrò di prendere in considerazione la possibilità di annullare i canoni irrigui e fissi del consorzio di bonifica per 2 anni; snellire le prassi burocratiche per la realizzazione di pozzi da attingimento; creare un fondo per permettere alle aziende agricole che hanno subito una perdita di fatturato per la crisi idrica di ripartire con un sostegno diretto per le spese di gestione. Proposte concrete che possano andare in parallelo con le misure già messe in campo dalla Regione.
Affrontata l’emergenza, condividendo le scelte con il mondo agricolo e le sue sigle sindacali utilizzando lo strumento dei tavoli (come quello “verde” già convocato e riunito alla presenza dell’assessore al ramo) bisognerà a mio modesto parere riprendere a programmare e sostenere tutti quegli interventi che potrebbero aumentare e migliorare la tenuta idrica per rendere sempre più efficiente ed all’avanguardia il nostro sistema agricolo mettendo al sicuro l'agricoltura lucana negli anni a venire. Con il cuore per la Basilicata sempre.
Il crollo della produzione di olio evo lucano, rispetto alla passata campagna olearia – secondo la stima di Oprol-Olivicoltori Lucani - è del 95%.
Paolo Colonna, presidente dell’OP, descrive “una situazione condizionata dalla siccità prolungata e dalle alte temperature. L’olivicoltura lucana – afferma – in Basilicata è pressoché azzerata, tranne qualche sporadica isola felice nella parte settentrionale della regione”.
Dopo la cerealicoltura, con la campagna pomodoro in affanno, è l'olivicoltura lucana in ginocchio. Il periodo prolungato di siccità è stato il colpo di grazia, al punto che – sottolineano i dirigenti Oprol - non solo è saltata la produzione nella sua totalità per la campagna di autunno, ma se perdurano le attuali condizioni climatiche, si metterà una pesante ipoteca sulla campagna 2025/26.
La richiesta prioritaria in questa fase di emergenza è il riconoscimento dello stato di calamità, per il settore agricolo nel suo complesso e nello specifico per quello olivicolo. “Chiediamo politiche a sostegno della olivicoltura lucana che – evidenzia Colonna – è fatta non dai grandi numeri, di aziende familiari, ma da eccellenze legate ai territori. Quindi mettere in un quadro di visione comune tutte una serie di proposte dove portare l'olivicoltura lucana”.
E’ tempo di passare agli impegni promessi a fatti concreto attraverso un maggiore sostegno alle organizzazioni professionali del settore come volano per le politiche commerciali e di salvaguardia del paesaggio. “Si immagina – spiega il presidente Oprol - una misura del Csr sulla scorta di un bando Agea- Pnrr già realizzato con enorme successo. Scopo centrale: dare indirizzi ad areali specifici vocati alla olivicoltura per un aumento della superficie oliveta con il chiaro obbiettivo dell'aumento della produzione. Ancora, sostenere l'aggregazione. Dove la filiera olivicola ha riscosso maggiore successi con chiari riflessioni sul settore socio economico”. Dunque interventi di emergenza accompagnati da un piano o meglio una visione condivisa della olivicoltura lucana fatta da chiari obiettivi: aumento delle produzioni; ricambio generazionale; contrastare l'abbandono; Recupero delle aree interne; favorire studi e ricerche su cultivar locali come la majatica che negli ultimi decenni facendo da campanello di allarme, sostanzialmente non produce più (fenomeno legato ai cambiamenti climatici).“Queste proposte – continua Colonna – vanno condivise e sostenute da una politica regionale che dia supporti certi come l'equa distribuzione delle risorse idriche con tutto quello che comporta. Ed una politica a sostegno di una manodopera che nella agricola da frutto non c'è più”. “L’olivicoltura rappresenta una parte fondamentale della nostra economia, della nostra agricoltura, ma anche un patrimonio culturale da valorizzare, eccellenza del made in Italy sicuramente in termini di prodotto, ma anche di paesaggio”. Infine la cooperazione in questo settore rappresenta un pezzo importante, può fornire una risposta efficace a tanti piccoli agricoltori. Il mondo cooperativo ha saputo svilupparsi e creare filiera, in grado di favorire la commercializzazione.
A dodici anni dalla morte di Antonio Distefano, già Sindaco di Brienza scomparso prematuramente a soli 45 anni, a causa di un male incurabile, la comunità burgentina (e non solo) lo ha ricordato riempendo piazza san Rocco. L’evento molto partecipato è stato organizzato dall' Associazione Antonio Distefano, preceduto dalla presentazione del lavoro letterario di G. Romaniello “Blue Community” rjpensare la comunita attraverso il valore e l'equita', concluso dallo spettacolo di cabaret del gruppo Villa per bene. Comunità, coesione sociale, solidarietà, identità locale e promozione territoriale sono i valori che racchiudono lo spirito dell’ associazione che punta a non disperdere l’eredità morale e civile di Antonio Distefano, contribuendo alla crescita dei giovani e nel contempo a valorizzare le espressioni della cultura, della promozione sociale e del tempo libero, attraverso un progetto educativo-formativo. L’obiettivo – nel nome di Antonio - è quello di favorire l’iniziativa dei giovani, grazie all’ausilio dei new media e di tutte quelle forme di espressione che diano nuova linfa al protagonismo delle future generazioni burgentine, da spendere per rinvigorire la propria terra. In tal modo le azioni formative, sociali, promozionali, culturali e assistenziali a favore dei giovani, rispecchieranno l’esplicito riferimento all’eredità civile e morale dell’amico Antonio Distefano. Michele Casale, presidente dell’Associazione ha sottolineato che “anche quest'anno abbiamo ricordato Antonio come piaceva a lui: con una riflessione sui temi che la comunità burghentina deve affrontare, ma lo abbiamo fatto con leggerezza, con l'ironia e la risata. L'ottimo riscontro di pubblico ci ha ripagato dell'impegno e ha rafforzato in noi il desiderio di continuare ad organizzare altre belle serate”. Un ringraziamento a tutti i componenti Associazione e alla Cittadinanza e a tutti i partecipanti da parte dei familiari.
La Polizia di Stato di Matera ha arrestato in flagranza di reato un 18enne materano, per maltrattamenti in famiglia aggravati e per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. A seguito di richiesta di aiuto pervenuta al 113, gli operatori delle Volanti si sono recati nell’abitazione di una donna che viveva con il nipote. La signora era spaventata e con il naso sanguinante, mentre il giovane appariva piuttosto agitato.
Dopo aver calmato il ragazzo, gli agenti hanno ascoltato quanto era successo poco prima: la nonna era stata aggredita per futili motivi dal nipote e colpita con un pugno in pieno viso.
L’attività di indagine è stata poi sviluppata dagli agenti della Squadra Mobile, che raccoglievano gravi indizi relativi ad una situazione familiare fatta di continui soprusi e vessazioni, psicologiche e fisiche, da parte del nipote, che avrebbe costretto la nonna ad assecondarlo in tutto, pur di non subire ripercussioni negative.
Gli investigatori hanno effettuato anche una perquisizione nella stanza da letto dell’indagato, rinvenendo e sequestrando 50 g. di hashish, suddivisi in 26 dosi, e 3 aste di ferro, alla cui estremità erano stati fissati, con del nastro isolante, coltelli da cucina. Rinvenuto e sequestrato anche un passamontagna.
Dopo aver informato l’Autorità giudiziaria, il giovane è stato arrestato e condotto in carcere, in attesa del giudizio di convalida.
Con la sottoscrizione di contratti di lavoro a tempo indeterminato per 13 figure professionali si potenzia l’offerta sanitaria dell’Asp e si garantisce un futuro stabile ai lavoratori
“Con la sottoscrizione di contratti a tempo indeterminato di tredici figure professionali nell’area medica si potenzia ulteriormente l’offerta sanitaria garantendo servizi e risposte nei vari ambiti di applicazione. Inoltre, si garantisce una stabilizzazione lavorativa dopo anni di precariato con contratti a termine”.
E’ quanto dichiarato dall’assessore alla Salute, Politiche per la persona e Pnrr, Cosimo Latronico, che ha partecipato questa mattina alla firma di contratti di lavoro a tempo indeterminato da parte dell’Azienda sanitaria locale di Potenza. Si tratta nello specifico di tredici unità: nove dirigenti veterinari indirizzati ai servizi veterinari e del benessere animale, due infermieri che andranno ad affiancare il personale addetto alla rete dell’emergenza e del 118, un tecnico sanitario di laboratorio biomedico e un operatore socio sanitario. L’Assessore nell’augurare buon lavoro al neo personale assunto ha ricordato l’importanza del ruolo svolto nell’ambito sanitario. “L’impegno – ha concluso Latronico – è di continuare a investire sulle professionalità per rendere sempre più qualificati ed efficienti i servizi alle persone e al territorio”.
Il presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, sta seguendo con la massima attenzione il caso della rivolta all’interno del Centro di permanenza per i rimpatri di Palazzo San Gervasio, esplosa ieri sera dopo che alcuni ospiti della struttura avevano appreso della morte di un giovane di origine africana.
Su quanto è accaduto al Cpr il presidente Bardi si è messo immediatamente in contatto con il prefetto di Potenza, Michele Campanaro, assicurando il proprio supporto costante sulla vicenda e, in generale, sul tema dell’accoglienza dei migranti. “La questione – ha ribadito Bardi – è al centro dell’agenda della Regione Basilicata, impegnata a migliorare la condizione degli ospiti e a ottimizzare la gestione dell’emergenza. Nonostante le difficoltà, l’obiettivo resta quello di fornire un’accoglienza dignitosa e favorire l’integrazione dei migranti”.
A partire dal 12 agosto prossimo sarà attivo un collegamento bus tra Potenza e l’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi, a Pontecagnano. Lo annuncia l’assessore regionale ai Trasporti, Pasquale Pepe: “Il servizio navetta – spiega Pepe - s’inserisce in un contesto più ampio di collegamenti che la Regione Basilicata sta garantendo nell’ottica di agevolare gli spostamenti dei lucani verso gli aeroporti più vicini, a cominciare da quello di Bari Palese per il quale è stato implementato il servizio con due nuove coppie di corse”.
Per l’aeroporto Costa d’Amalfi i pullman partono dal terminal bus di viale del Basento alle 5.50, alle 6.30, alle 13.50 e alle 18. Da Pontecagnano, invece, i bus diretti a Potenza, partono alle 15 e alle 19.30. In andata e ritorno sono previste fermate intermedie agli svincoli di Picerno, Sicignano e Battipaglia.
“L’obiettivo – conclude l’assessore Pepe – è quello di consentire ai cittadini lucani di raggiungere più agevolmente gli aeroporti vicini. Il collegamento bus con Pontecagnano sarà in via sperimentale per poter testare il flusso di utenti, tra pendolari e turisti, in modo da tarare il servizio in base all’esigenza e alla quantità dei viaggiatori”.
E’ stato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori co.co.co. di New Life Digital Matera. Lo rende noto la Uilcom-Uil riferendo che l’azienda, con sede legale a Bologna - che svolge attività di Contact Center e Contact Service, con commesse ricevute da Hera Comm e Vodafone - da 4 mesi non corrisponde il salario ai 25 lavoratori.
I lavoratori assistiti dalla Uilcom UIL regionale nell’assemblea tenutesi presso la sede Uil di Matera hanno all’unanimità approvato la proposta del segretario di proclamare lo stato di agitazione e successivamente, se non ci sono riscontri positivi, l’astensione dal lavoro. Va precisato che con grande senso di responsabilità le 25 risorse assegnate a Matera stanno garantendo l’attività nonostante le difficoltà economiche dovute alla mancata corresponsione della retribuzione.
La Uilcom e la Uil chiederanno alle istituzioni di intervenire nei confronti di questa azienda per salvaguardare la tenuta occupazionale e permettere a 25 lavoratori di poter garantire un minimo di sostentamento alle proprie famiglie.
Purtroppo, assistiamo frequentemente a queste situazioni, dichiara Giovanni Letterelli Segretario Regionale Uilcom Basilicata - con aziende che nascono con un solo obiettivo di fare profitti ai danni dei lavoratori. Infatti da una verifica effettuata, ai lavoratori non sono stati versati per intero i contributi previdenziali previsti per i lavoratori co.co.co.
La Uilcom ha chiesto un incontro all’assessore regionale competente per un intervento istituzionale nei confronti di new Life Digital per ripristinare quanto richiesto dai lavoratori.
L’imposta di soggiorno, rimodulata e proporzionale al costo della camera (classificazione albergo), potrebbe costare molto di più. Per sfruttare al massimo l'ondata di turismo che sta spingendo l'economia italiana, la tassa di soggiorno potrebbe venire estesa a tutti i comuni che vorranno applicarla e potrebbe diventare più cara. Tanto basta alle imprese del settore alberghiero per contestare questo scenario, anche perché il gettito della tassa maggiorata potrebbe essere dirottato alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti, non più soltanto agli interventi nel settore del turismo come avviene adesso. Federalberghi Potenza sottolinea che le imprese del turismo non condividono la proposta di aumentare ulteriormente l’imposta di soggiorno. Il settore, che è tra i primi a contribuire alla crescita del PIL e dell’occupazione, ha da poco rinnovato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, sobbarcandosi un onere rilevante. L’obiettivo comune dev’essere quello di sostenerne la crescita, non di frenarla. Secondo una simulazione fatta da Federalberghi per una camera in un hotel a tre stelle dal prezzo di 100 euro, si pagheranno sino a dieci euro per notte, come se da un giorno all’altro il peso dell’IVA (che è pari al 10%) venisse raddoppiato. La federazione degli albergatori ricorda che sono trascorsi solo pochi mesi da quando, in vista del Giubileo, il tetto massimo dell’imposta di soggiorno è stato elevato del 40%, passando da 5 a 7 euro per notte e per persona ed è stata introdotta la possibilità di utilizzarla per coprire i costi della raccolta rifiuti, snaturando le finalità dell’istituto. A chi ha la responsabilità di definire la politica nazionale, Federalberghi chiede di imporre una corretta disciplina di bilancio agli enti locali, anziché fornirgli gli strumenti per peggiorare la situazione. Chiediamo inoltre – è scritto nella nota - che venga istituito con legge nazionale un fondo destinato a sostenere in via permanente la riqualificazione delle imprese turistico ricettive, e che ne venga garantito il finanziamento automatico attingendo a una parte del gettito dell’imposta di soggiorno. Federalberghi ribadisce altresì la proposta di finanziare le funzioni svolte dagli enti locali in campo turistico con modalità diverse dall’imposta di soggiorno. Per quanto riguarda la Basilicata – dove sono una decina i Comuni che applicano la tassa - il Comune di Matera è quello che incassa di più, a chiusura del 2023, secondo le ultime stime, il Comune di Matera dovrebbe incassare circa 1,400 milioni di euro dalla tassa di soggiorno; a Potenza invece circa 60 mila euro è il gettito dello scorso anno. “La nostra contrarietà – sottolinea Michele Tropiano, presidente Federalberghi Potenza – dipende principalmente dall’utilizzo della tassa ad opera dei Comuni. Non ci risultano investimenti consistenti in servizi a favore dei turisti. E poi dobbiamo fare i conti con il tasso di occupazione delle camere da noi tra i più bassi in Italia. Anche per questo ci siamo opposti all’introduzione con Delibera di Giunta n. 127 del 6 maggio 2022 a Potenza (Giunta Guarente): strutture ricettive alberghiere a 4 stelle € 2,00. strutture ricettive alberghiere a 3 stelle € 1,50”.
Sta di fatto che nel 2023 l'imposta di soggiorno ha fruttato complessivamente 702 milioni di euro. Per i comuni più grandi, come Roma che applica un prelievo medio di 5,5 euro (10 euro nelle strutture di lusso), significa incassi superiori ai 100 milioni di euro l'anno. Ad oggi l'imposta di soggiorno prevede il versamento di un importo che oscilla tra 1 e 10 euro. Questa particolare tassa è stata introdotta nuovamente nel 2011, dopo che era stata abolita vent'anni prima.