Il percorso di ascolto ed osservazione delle realtà dei presidi sanitari della provincia di Matera non poteva non condurmi all’Ospedale Distrettuale “Angelina Lo Dico” di Tinchi, la cui storia ho vissuto da cittadina e da sindaco di Pisticci.Nella struttura centrale, interessata negli scorsi anni da interventi di consolidamento antisismico e ristrutturazione dell’area ambulatoriale, sono ad oggi operativi gli ambulatori di endocrinologia e diabetologia, medicina fisica e riabilitativa, cardiologia, servizi di chirurgia ambulatoriale, oltre al laboratorio analisi, una postazione di emergenza 118 e il Punto territoriale di soccorso.Ho potuto registrare, anche qui, la necessità di potenziamento dell’organico soprattutto relativamente ad alcuni servizi come quelli di riabilitazione, con sole tre fisioterapiste e un logopedista in servizio e un imminente pensionamento, a fronte di un volume elevato di utenza proveniente da tutta la regione. Un discorso a parte meriterebbe la vasca terapeutica, realizzata oltre un decennio fa, mai utilizzata ed oggi coperta dal pavimento di quella che, fino a qualche anno fa, era la palestra per la fisioterapia.Oltre ai servizi ambulatoriali ho potuto apprezzare una nuova implementazione del laboratorio analisi, recentemente affidato al dott. Domenico Dell’Edera, con la previsione a breve dell’apertura di un punto prelievi a Marconia e nuove dotazioni strumentali di alta qualità.Un ulteriore punto di forza dell’offerta sanitaria del presidio è sicuramente il Centro dialisi che, con le sue 15 postazioni per la terapia ed una struttura nuova e all’avanguardia, costituisce un punto di riferimento per l’area del metapontino, anch’esso, però, necessita di un incremento del personale in servizio.La criticità maggiore che riguarda la struttura è costituita sicuramente dal grande potenziale inespresso dell’area che, anni fa, ospitava i reparti di degenza, ad oggi del tutto inutilizzati nonostante contengano tutte le dotazioni strumentali idonee all’utilizzo dei posti letto disponibili.Eppure si tratta di una struttura strategica, sia per la sua posizione baricentrica e vicina ad arterie stradali quali la SS 407 Basentana e la SS 106 Jonica, per la cui valorizzazione nel corso degli anni i comitati civici e le amministrazioni, compresa quella da me guidata, si sono battute con forza.
Sarà questa una delle sfide principali da affrontare nel piano sanitario regionale, atto di programmazione non può rinviabile per mettere a sistema le strutture sanitarie, in modo da garantire servizi efficienti ai cittadini.Per Tinchi è fondamentale, oltre al potenziamento delle attività ambulatoriali con l’incremento del personale, mettere a valore i posti letto disponibili nella struttura (su cui, è bene ribadirlo, la regione ha investito ingenti risorse pubbliche per l’adeguamento antisismico), in un’ottica di integrazione e supporto con l’ospedale di Policoro. Le possibilità in esame sono diverse, dall’ospedale di comunità per la degenza post-acuzie, all’hospice per malati oncologici. Sarà compito della politica fare sintesi, partendo dall’ascolto dei territori, attività che mi sta portando, in queste settimane, a confrontarmi con le realtà sanitarie del territorio, ricevendo preziosi feedback dal personale sanitario, dai pazienti e dalle istituzioni cittadine.
Viviana Verri - Consigliera Regionale M5s