Una serata di spettacolo di musica con 22 artisti e differenti generi musicali, ma anche di cultura (poesie sulla città), magia, cabaret: sono gli ingredienti del “Festival di Potenza” che è stato presentato a Palazzo della Cultura di Potenza dal direttore artistico Mario Bellitti, insieme al “testimonial” della 23/a edizione Michele Pecora, il maestro-chitarrista e ricercatore Graziano Accinni e l’assessore comunale alla Cultura Roberto Falotico. La manifestazione - che si svolgerà sabato 16 novembre presso il “Centro teatrale polivalente” nel rione Malvaccaro – è una vetrina per artisti, giovani talenti con l’obiettivo di contribuire alla crescita culturale e all’attrazione turistica del capoluogo. Michele Pecora ha spiegato il suo percorso artistico-culturale da “Era lei” (1989) che ne ha segnato il successo di cantante alla direzione di orchestra al Festival di Sanremo 1995 (condotto da Baudo) alle collaborazioni con artisti, musicisti, produttori. Nel 2019 ha vinto “Ora o mai più” programma tv condotto da Amadeus che ha avuto lo scopo di “ridare valore e dignità” ad artisti degli anni passati. “Per me – sottolinea – è stato il riconoscimento per una traccia che ho lasciato nel mio impegno artistico. Un ponte tra passato e presente e mi auguro il futuro”. Pecora sta dedicando impegno per la letteratura: negli ultimi anni ha vinto quattro premi tra i quali il Festival dei Due Mondi e la Biennale di Venezia. “Ho sempre ritenuto – ha spiegato – che la canzone, come il libro, è un messaggio che per me ha caratterizzato l’abbandono del mio paese, Agropoli, come tanti ragazzi di allora e di oggi e di tematiche di attualità”. Graziano Accinni, dopo 25 anni di collaborazione con Mango, da tempo si occupa di ricerca di canti popolari e devozionali lucani. “Quest’anno il concerto “Canto Minimo” a Parigi su invito dell’Istituto della Cultura Italiana in Francia - ha detto – ha segnato una tappa importantissima dopo quelle fatte con gli Etnos in Cina ed altre”. Per l’assessore Roberto Falotico “la passione, la tenacia e l’impegno di Mario Bellitti, patron e direttore del Festival, hanno consentito la prolungata esperienza di un Festival di cui la città deve sentirsi orgogliosa e deve quindi sentire suo. Uno sforzo di organizzazione, promozione che – ha aggiunto – è ancora più significativo tenuto conto che Bellitti non ha potuto contare sul sostegno del pubblico. Per questo è nostra volontà costruire un Progetto da sostenere candidandolo a finanziamento della Regione. La città ha una memoria corta ed invece deve ritrovare la sua identità culturale come accadrà con la sezione del Festival dedicata a Michele di Potenza e alle canzoni popolari. Il Festival è dunque – ha affermato Falotico – un punto di ripartenza per la programmazione culturale”. Tra gli altri artisti presenti, i Fantastic Fly, tribute Pooh da molti anni, Pino Persino, l’icona della musica italiana Valerio Liboni. Per la magia Cripton Magic – The Mentalist e per il cabaret Antonio Fiorillo. Due soli di Potenza: la giovane band Anestesia e Teresa Laurita. Una novità significativa di quest’anno è l’inserimento del Festival di Potenza all’interno del cartellone letterario autunnale del Comune. Questo connubio tra musica e poesia consentirà di ampliare l’offerta culturale della manifestazione, includendo spazi dedicati alla poesia con il dicitore-pittore Michele Ascoli, che celebrano la città e il suo patrimonio. Gli spettatori avranno l’opportunità di assaporare l’arte in tutte le sue forme, dalle melodie degli artisti emergenti alle parole dei poeti, creando un’atmosfera di dialogo e interazione. Bellitti ha evidenziato il lavoro di preparazione svolto riconoscendo all’assessore Falotico di “credere nell’iniziativa” e di sostenere l’impegno per farla crescere. Ci siamo candidati a diventare il Festival capo fila dei Festival del Sud continuando un percorso che già ci vede presenti a Festival in Campania, Puglia e Calabria per selezionare giovani talenti espressione di quei Festival. Il patron ha ricordato che il Festival è ripreso e distribuito in Italia e all’estero attraverso numerose emittenti televisive con l’intento di far arrivare il nostro spettacolo nelle case degli italiani.