La pmi innovativa materana iInformatica si è aggiudicata il premio ‘Sostenibilità digitale’ del “Il Sole 24 ore-Vaticano” con il progetto Robocom Inclusion e Brainfriend
Innovazione e sostenibilità digitale per lo sviluppo di software che contribuiscono a ridurre l’emarginalità culturale. Con due progetti all’avanguardia, Robocom Inclusion e Brainfriend, l’azienda materana iInformatica, nota per il progetto Lucanum, si è aggiudicata il premio de “Il Sole 24 Ore-Vaticano" come impresa sostenibile nella categoria sostenibilità digitale.
L’azienda lucana si è distinta per aver introdotto politiche di ingegneria del software sostenibile e di ecodesign nell’ambito dei propri sviluppi sperimentali. “La pmi innovativa – si legge nella motivazione della commissione del premio - si è distinta per aver messo a punto un sistema brevettato che sfrutta la tecnologia aptica per la fruizione multisensoriale dei contenuti, permettendo in questo modo alle persone, incluso chi è ipovedente, di interagire in modo immersivo con mappe, storie e contenuti educativi cartografici, che vengono adattati tramite l’intelligenza artificiale”. Vito Santarcangelo amministratore e ricercatore di iInformatica srl nel podcast parla del premio e dei due progetti.
“Negli ultimi anni la nostra società ha attuato nei propri sviluppi politiche di ingegneria del software sostenibile – ha raccontato Santarcangelo – che riguardano una maggiore accessibilità alle applicazioni come interfacce intuitive e multisensorialità ed un’accessibilità alle informazioni per rendere fruibile il contenuto indipendentemente dalle barriere culturali. Con Robocom Inclusion è possibile fruire di opere d’arte e contenuti cartografici complessi mediante immagini, suoni e vibrazioni mettendo a valore tutti i sensi. Con Brainfriend è possibile far ‘adattare’ i testi dall’intelligenza artificiale generativa in funzione dell’età, tipo del bambino e del livello culturale specifico sull’argomento (base, intermedio, avanzato) consentendo così di ridurre l’emarginazione culturale. I due progetti sono stati case study di ingegneria del software sostenibile e consentono di rivolgersi anche a persone con diverse abilità cognitive e visive”.