“Cultura e turismo sono settori strategici per uno sviluppo sostenibile e inclusivo”
La nuova stagione del Mig, il Museo Internazionale della Grafica di Castronuovo Sant’Andrea, si è aperta oggi con la mostra dedicata alla rivista parigina “L’Estampe Moderne 1897-1899”, visitabile fino al 31 gennaio 2025. Sulla rivista pubblicarono le loro litografie a colori i più importanti artisti dell’epoca. Esposte le opere di 98 artisti tra i quali cinque donne, che spaziavano fra simbolismo, art nouveau, orientalismo, Belle époque e realismo. All’inaugurazione è intervenuto il presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, che ha evidenziato l’importanza del polo museale riallestito nel Palazzo Marchesale e del ruolo della famiglia Appella “che ci restituisce il senso autentico del legame con luoghi di origine. La lezione di questa esperienza - ha aggiunto - è che bisogna nutrire grandi ambizioni, che è possibile ovunque dar vita ad esperienza e poli culturali di rilevanza nazionale ed internazionale. Che a nessuno è preclusa la possibilità di esercitare un protagonismo se supportato da adeguata professionalità, competenza, qualità”.
Nell’evidenziare che la cultura costituisce una forza propulsiva per il territorio, Bardi ha spiegato che “il governo regionale è impegnato nel portare avanti una visione della cultura e del turismo come settori strategici per uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Attraverso investimenti mirati – ha sottolineato il presidente - cercheremo di sostenere meglio e con più efficacia queste iniziative. Intendiamo infatti lavorare per costruire un futuro in cui la cultura diventi sempre di più un volano di crescita economica e sociale, migliorando la qualità della vita e facendo della nostra Regione un punto di riferimento nazionale”.
A margine dell’incontro, il presidente Bardi ha annunciato il finanziamento di 12,4 milioni di euro per interventi relativi al consolidamento di un’area di Castronuovo Sant’Andrea oggetto di una vasta frana e comprendente via Roma e via Giardino. Per questi fondi – che derivano dall’accordo di coesione e sono destinati al dissesto idrogeologico – il paese rientra nella graduatoria Rendis che comprende, in totale, 35 milioni di euro assegnati alla Basilicata.