“Il Premio Maestri d’Eccellenza – ha sottolineato il Presidente Confartigianato Granelli – è un’ulteriore testimonianza dell’impegno di Confartigianato per valorizzare il saper fare ad arte, l’unicità delle competenze dell’artigianato e delle piccole imprese italiane. Grazie a questa iniziativa congiunta puntiamo a consolidare questa ricchezza produttiva e a costruire per i giovani un futuro di lavoro in settori del made in Italy che uniscono antiche tradizioni, innovazione, attenzione alla sostenibilità per realizzare capolavori apprezzati in tutto il mondo”.
Il Premio è riservato agli artigiani dei settori tessile, abbigliamento, calzature, sartoria, occhialeria, gioielleria, pelletteria, componenti del prodotto moda e, novità di quest’anno, arredo e complementi d’arredo, ed è articolato in tre categorie:
– Maestro Artigiano d’Eccellenza: dedicato ad artigiani esperti che si sono distinti per la qualità dei propri progetti e del proprio percorso professionale, per la strategia di sviluppo e la trasmissione del proprio saper fare legati alla tradizione italiana. Il premio è rivolto a professionisti ed imprese con una esperienza di almeno 5 anni.
– Maestro Emergente Artigiano d’Eccellenza: dedicato a talenti emergenti impegnati nell’artigianato e con un progetto promettente creato almeno nei 5 anni precedenti all’iscrizione al concorso.
– Maestro dell’Innovazione d’Eccellenza: dedicato ad aziende e professionisti che si sono distinti per la capacità di innovazione, preservando conoscenze e competenze storiche e reinterpretandole in chiave moderna.
Le iscrizioni sono aperte dal 21 febbraio al 15 maggio 2024 .
“La sartoria artigiana ed in generale gli accessori come le calzature – sottolinea Rosa Gentile, presidente Confartigianato Matera – sono la culla dell’alta moda italiana e il segreto del suo successo. Ma negli ultimi vent’anni è stata abbandonata a se stessa, scarificata sull’altare della moda di massa e delle griffe. Per fortuna la globalizzazione, la massificazione e l’omologazione hanno scatenato un fenomeno di pari forza ma opposto: la voglia di personalizzazione, originalità, qualità e buon gusto. E tutto questo è successo appena in tempo prima che “maestri e maestre” italiani sparissero per raggiunti limiti di età e, con loro, il patrimonio di competenze, conoscenze e cultura unici al mondo”.
“Il sistema moda – continua Gentile – non è solo grandi firme, ma è anche una vasta rete di piccoli artigiani, che dal disegno al taglio realizzano capi unici. La sartoria artigianale nonostante, o forse grazie alla crisi, è un settore ancora vivace, ed il sarto-sarta è una professione “a tutto tondo” riscoperta da giovani e meno giovani che voglio distinguersi. Il segnale più incoraggiante sul risveglio del settore è che il 17% delle imprese sono imprese giovani con titolari sotto i 35 anni. Un bel risultato visto che solo qualche anno fa una delle maggiori difficoltà era proprio il ricambio generazionale”. “La ricetta vincente –continua – è dunque presentarsi sul mercato con creatività e qualità. Lo spazio c’è. Oggi sappiamo che tra le professioni più richieste ci sono quelle di sarta modellista, professionalità importanti in cui la disponibilità è ancora superiore all’offerta”.